Nove mercati dove sicurezza energetica fa rima con rinnovabili

Un nuovo report mostra come nove mercati energetici abbiano aggiunto una quota importante di solare ed eolico senza mettere a rischio l’affidabilità della rete

rinnovabili

 

 

(Rinnovabili.it)- La crescita della componente rinnovabile non programmabile sta obbligando i mercati elettrici a far i conti con nuove sfide. Gli operatori di sistema devono oggi riuscire a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e l’affidabilità della rete, tenendo ben a mente che la penetrazione delle fonti rinnovabili sta aumentando rapidamente. Esiste un compromesso fra energia pulita e sicurezza energetica? Secondo dell’Istituto per l’economia e l’analisi finanziaria dell’energia (IEEFA) sì e le opzioni per attuarlo sono diverse. Nel report Power-Industry Transition, Here and Now, la IEEFA spiega come alcuni Paesi abbiano attualmente una quota “fuori misura” di eolico e fotovoltaico nei loro sistemi nazionali, senza subire impatti estremamente negativi sull’offerta. Il documento offre 9 casi studio in cui l’integrazione delle green energy è stata supportata da strumenti che hanno incrementato la flessibilità di rete.

 

Sotto la lente dell’Istituto sono finiti: Danimarca, Australia meridionale, Uruguay, Germania, Irlanda, Spagna, Texas, California e lo stato indiano del Tamil Nadu.

“Mentre parliamo, le energie rinnovabili vengono integrate in questi stati e nazioni a livelli fino a 10 volte superiori le medie globali, utilizzando una serie di opzioni e azioni”, spiega Gerard Wynn, consulente IEEFA e autore del rapporto. “Gli strumenti per far crescere in modo spettacolare la produzione globale di energia eolica e solare in tutto il mondo esistono già”.

 

Il documento descrive diverse soluzioni applicabili:

  • Investimenti tempestivi nella rete di trasmissione per ridurre le perdite di energia e la congestione: è quello che ha scelto di fare il Texas collegando gli impianti eolici alle aree più popolate dello stato. Oggi il Texas conta una quota di energia eolica in rete superiore al 18 per cento.

  • Migliorare l’interconnessione tra i mercati energetici e la cooperazione transfrontaliere. È il caso della Danimarca e della California, entrambe con una forte interconnessione transfrontaliera.

  • Priorità alle risorse di generazione flessibile per bilanciare l’energia eolica e solare. L’Uruguay ha utilizzato l’energia idroelettrica per bilanciare la crescita di sole e vento. Il Paese beneficia anche di interconnettor con il Brasile e l’Argentina, attraverso i quali esporta il surplus di energia eolica.

  • Riforma del mercato per incentivare le forniture di back-up flessibili e promuovere l’efficienza: si va dal bilanciamento in tempo reale della domanda con l’offerta, all’introduzione dei prezzi negativi. Secondo IEEFA, i migliori esempi sono la Germania e l’Irlanda.

  • Supportare la flessibilità dal lato della domanda: in seguito al blackout del 2016, l’Australia meridionale ha approvato un piano energetico a sostegno di nuove fonti di flessibilità includendo batterie e gestione lato domanda. In Europa, la Germania si rivolge a gare giornaliere per rendere più facile per gli operatori eolici e solari presentare offerte basate sulle previsioni.

  • Migliorare le previsioni su sole e vento per aiutare gli operatori a gestire meglio le reti: è il caso della Spagna dove Sipreolico fornisce previsioni sull’andamento del vento ogni ora per un massimo di 10 giorni.

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