Trasferimento statistico di rinnovabili, intesa tra Lituania e Lussemburgo

I due Paesi sono i primi ad utilizzare lo strumento di cooperazione europeo che permette di scambiarsi quote virtuali di energia pulita

 

Trasferimento statistico di rinnovabili

 

(Rinnovabili.it) – Per raggiungere il suo obiettivo 2020 di energia pulita, il Lussemburgo utilizzerà il surplus della Lituania. I due Paesi hanno firmato ieri un accordo sul cosiddetto Trasferimento statistico di rinnovabili, meccanismo che permette ai Ventotto di scambiarsi, solo sulla carta, quote produttive per raggiungere i rispettivi target nazionali. Nonostante si tratti di uno strumento disciplinato da oltre 7 anni (Direttiva sull’energia rinnovabile 2009/28 / CE), è la prima volta che due Stati Membri ricorrono a questo meccanismo di cooperazione.

 

Nello specifico, l’intesa copre il periodo tra il 2018 -2020, anni in cui la quota in eccesso di energia pulita nei consumi finali lituani sarà virtualmente tolta dai calcoli di Vilnius e spostata in quelli del Lussemburgo. Il piccolo Stato europeo deve raggiungere per il 2020 un 11% di fonti rinnovabili nella domanda, ma al 2015 la sua quota era ancora fissa al 5%, lì dove molti paesi (Italia compresa) avevano già raggiunto il loro target. Uno di questi è proprio la Lituania, oggi sopra al 25,8% di rinnovabili nei consumi finali, a fronte di un obiettivo 2020 del 23%.  Una situazione di vantaggio rispetto agli obblighi comunitari che potrebbe mantenersi tale anche negli anni successivi: la nuova strategia energetica lituana, che sarà discussa a breve dal suo Parlamento, stabilisce di aumentare la quota di FER nel mix produttivo al 30% nel 2020, al 45% nel 2030 e all’80% nel 2050.

 

 

Trasferimento statistico di rinnovabili, come funziona?

Tutti gli Stati Membri dispongono di risorse energetiche rinnovabili domestiche da sfruttare, ma le condizioni geografiche e meteorologiche di alcune aree offrono naturalmente un potenziale maggiore di altre. Ad esempio, alcuni paesi possono avere un maggior numero di fiumi idonei allo sfruttamento idroelettrico, mentre altri possono migliori condizioni di irraggiamento.

Al fine di creare un mercato unico dell’Energia, l’UE ha messo a punto alcune misure per sfruttare queste particolarità regionali  a beneficio dell’intera comunità. Nell’ambito della direttiva sull’energia rinnovabile del 2009 ha creato specifici meccanismi di cooperazione – i progetti comuni, i regimi di sostegno condivisi e il trasferimento statistico di rinnovabili.

 

Il funzionamento di ques’ultimo è abbastanza semplice: previo accordo, una quantità di energia pulita viene tolta dai progressi nazionali di un determinato Paese verso il suo target e aggiunta ad un altro. Si tratta esclusivamente di una procedura contabile, senza nessun scambio effettivo di energia. Permettendo di ricorrere al trasferimento statistico di rinnovabili, l’UE offre agli Stati Membri un ulteriore incentivo allo sviluppo dell’energia pulita dal momento  che il paese “donatore” può essere pagato per il trasferimento delle quote.

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