Le turbine eoliche volanti contagiano il Medio Oriente?

Un nuovo studio individua le aree mediorientali dove lo sfruttamento dei venti d’alta quota risulta avere maggiori potenzialità

turbine eoliche volanti

 

 Uno sciame di turbine eoliche volanti per l’Arabia Saudita

(Rinnovabili.it) Sfruttare i venti d’alta quota per rendere la produzione eolica costante. In questi anni l’idea ha fatto proseliti soprattutto in Italia, Svizzera, Germania ed Olanda, ma le relative tecnologie di sfruttamento sono ancora ad uno stadio embrionale. Nonostante ciò le “turbine eoliche volanti” sembrano aver gettato un seme anche in Medio Oriente. Un nuovo progetto di ricerca della KAUST (King Abdullah University of Science and Technology), finaziato dalla Saudi Basic Industries Corporation (SABIC), ha individuato le aree mediorientali più favorevoli per i sistemi di eolico ad alta quota. “Siamo molto entusiasti di portare avanti questo lavoro”, spiega Udaya Gunturu, ricercatore della KAUST, specializzato nello studio dei processi atmosferici.

 

“Le turbine eoliche sulla superficie terrestre soffrono del problema di un approvvigionamento intermittente”, ma nella troposfera, ossia ad un’altezza dal suolo compresa tra i 7 e i 16 km,  le correnti oltre ad essere più intense, sono anche maggiormente costanti. Riuscire a sfruttarle significherebbe dunque poter aumentare la produzione eolica con minori investimenti per unità di potenza producibile.

 

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I ricercatori hanno utilizzato le informazioni sull’intensità del vento a diverse altitudini, rese disponibili dall’agenzia spaziale statunitense NASA. Hanno quindi elaborato questi dati grezzi, per identificare le aree più favorevoli a impianti di turbine eoliche volanti, pendendo in considerazione anche le possibili variazioni  giornaliere e stagionali.

Le altitudini ottimali per le turbine variano in base alla regione, al periodo dell’anno e all’ora del giorno”, aggiunge Andrew Yip, primo autore del paper pubblicato su Nature. “Ma, in linea generale, l’abbondanza delle risorse eoliche aumenta con l’altitudine”.

 

Il team ha concluso  la massima densità d’energia sfruttabile in Medio Oriente si trova nei cieli dell’Arabia Saudita e dell’Oman, entrambi caratterizzati da una scarsa variabilità annuale. Negli studi futuri, il gruppo si concentrerà sulla caratterizzazione dell’impatto regionale di questa tecnologia, elaborando stime annuali di produzione per i differenti Paesi della Regione in maniera da offrire un’idea del potenziale sfruttabile dalle rispettive reti elettriche nazionali. “Il nostro lavoro  – concludono gli scienziati – può aiutare la tecnologia eolica in Arabia Saudita a compiere un salto in avanti verso il futuro e ad realizzare la sua Vision 2030 sullo sviluppo delle risorse energetiche rinnovabili.

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