Clini: avanti con gli incentivi sul FV ma adeguati ai ‘costi’

Secondo il Ministro dell’Ambiente il costo dei pannelli FV, attualmente inferiori del 75% rispetto al 2004, renderebbe gli incentivi troppo ‘generosi’

(Rinnovabili.it) – Con un costo dei pannelli fotovoltaici attualmente inferiore del 75% rispetto al 2004, il sistema incentivante, (soprattutto per i grandi impianti), è diventato ‘generoso’ – lo ha comunicato ieri il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini nel corso di un’audizione alla Camera dei Deputati, aggiungendo che “le agevolazioni garantisce ai produttori un rendimento ‘non sano’ intorno al 20% mentre normalmente altri tipi di investimento rendono il 7-8%”. La dichiarazione, si inserisce anche nel quadro dei tagli ufficiali agli incentivi per gli impianti fotovoltaici a terra in area agricola, ad ‘effetto retroattivo’ inseriti a sorpresa nel recente decreto liberalizzazioni che causerebbe – secondo le stesse associazioni di settore quali Anie/Gifi, Aper, Assosolare etc – dei gravi danni alle imprese FV che attualmente stanno avendo degli investimenti in corso.

Secondo Clini comunque, il contesto attuale indica “qualcosa di disturbato nel meccanismo incentivante”, e proprio per questo motivo forse, il CDM avrebbe accolto favorevolmente la proposta del ministro dell’Agricoltura per lo stop all’utilizzo dei terreni agricoli destinati alla generazione di elettricità. Nonostante tutto, l’importanza del settore fotovoltaico resta ancora una “priorità” di Governo: gli incentivi infatti, continueranno ad essere erogati fino al raggiungimento della grid parity e, come annunciato dallo stesso Clini nel corso di un suo precedente convegno a Padova, occorrerà puntare molto sulla ricerca e la produzione di tecnologie FV più efficienti. “L’utopia – ha dichiarato – sarebbe quella di catturare l’88% di energia che non viene attualmente utilizzata, riducendo contestualmente le dimensioni degli impianti.” Tutto questo riguarderà ovviamente non solo il solare, ma anche il comparto geotermico e delle biomasse, “dove si potranno ancora raggiungere dei risultati elevati in termini di rendimenti” con dei margini anche per il mini eolico.

Infine il Ministro ha auspicato di chiudere il pacchetto dei nuovi incentivi per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico entro febbraio: – “Di concerto con Passera e il ministro dell’Agricoltura – ha sottolineato Clini – ci si concentrerà su alcuni punti”, quali ad esempio, la definizione delle tariffe incentivanti per le fonti non fotovoltaiche e la chiusura delle partite delle aste.

 

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