“Crediamo che il futuro sarà fatto da energie rinnovabili”. Come ha spiegato da Parigi l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi la politica ambientale della azienda è più che chiara. E lo appare ancora di più se si guarda alle grandi innovazioni raggiunte in questi anni dai programmi di ricerca portate avanti dal cane a sei zampe. Con il dichiarato obiettivo di ridurre l’impronta ambientale delle attività Eni, il lavoro di R&S nell’area Renewable Energy and Environment ha dato vita ad un ampio portafoglio di tecnologie per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili, con un focus privilegiato sul fotovoltaico, lo stoccaggio energetico e la valorizzazione energetica delle biomasse. L’obiettivo dell’azienda è quello di sviluppare tecnologie innovative finalizzate alla produzione di energia elettrica, che sappiano essere contemporaneamente sostenibili e competitive. Un impegno che caratterizza il programma di ricerca Eni dal 2007, anno in cui l’Istituto Donegani di Novara, struttura dedicata sino ad allora alla chimica industriale, è diventato il Centro specializzato per la Ricerca sulle Energie “Non Convenzionali”. Tra le diverse tecnologie un posto speciale lo occupa l’energia solare in tutta la sua filiera produttiva, dalla cattura della radiazione alla trasformazione della luce in elettricità al suo immagazzinamento, e in questo contesto uno dei progetti su cui Eni sta lavorando è lo sviluppo di concentratori solari luminescenti (Luminescent Solar Concentrator – LSC).
Cosa sono i concentratori solari luminescenti
Si tratta di lastre di materiale trasparente dotate di coloranti fluorescenti, ossia sostanze in grado di assorbire una quota della radiazione ricevuta dal sole e di riemetterne una parte all’interno della lastra medesima. La radiazione emessa, sfruttando il fenomeno della “riflessione totale interna”, è condotta fino ai sottili bordi della lastra dove viene concentrata su piccole celle solari che la trasformano in energia elettrica. Nel dettaglio gli LSC sono costituiti da una lastra di plastica o vetro sulla cui cui superficie o all’interno della quale sono disperse le molecole fluorescenti; queste devono essere dotate di elevato coefficiente di assorbimento ed esteso intervallo di spettro solare che deve essere “in accordo” con la risposta spettrale ottimale della cella fotovoltaica.
La ricerca Eni inaugura la nuova Era delle rinnovabili
In realtà la fisica alla base del funzionamento degli LSC è nota fin dagli anni ’60; da allora ad oggi però, proprietà ottiche insufficienti e la scarsa stabilità dei coloranti utilizzati ne hanno ritardato lo sviluppo in ambito energetico. E’ qui che entra in gioco Eni, con coloranti originali e processi unici. Ad oggi sono state depositate dal Centro Ricerche Eni Donegani ben 16 domande di brevetto per altrettanti coloranti fluorescenti con caratteristiche ottiche adatte all’utilizzo in LSC. Un impegno che è valso all’azienda il premio Oscar Masi 2010 per l’innovazione industriale dall’Associazione Italiana per la Ricerca Industriale.
I vantaggi della tecnologia LSC
A differenza dei dispositivi fotovoltaici tradizionali, i sistemi di questo tipo funzionano bene anche in condizioni di scarsa illuminazione diretta proprio in virtù del fatto che la concentrazione della radiazione migliora l’efficienza di conversione delle celle fv disposte ai bordi. Inoltre i pannelli LSC permettono di ottenere diversi vantaggi, sia sul fronte del contenimento dei costi di investimento che su quello della manutenzione, dal momento che la concentrazione selettiva riduce il surriscaldamento delle celle. Le caratteristiche di questi dispositivi li rendono perfetti per l’integrazione edilizia, attraverso il ricorso a finestre o lucernari fotovoltaici, involucri edilizi, serre, e tutte quelle applicazioni in generale nelle quali è richiesta una produzione energetica e, contemporaneamente, l’illuminazione degli ambienti.
In esperimenti condotti in collaborazione con il Politecnico di Milano (dove alcuni pannelli LSC sono stati inseriti nella parte superiore di alcune finestre) è stato osservato che la tecnologia permette di migliorare il comfort visivo indoor. Nel dettaglio l’aggiunta di un piano orizzontale che separi la parte inferiore della finestra dalla parte superiore permette di diffondere la luce trasmessa verso il soffitto mentre quella assorbita viene impiegata per la produzione di energia elettrica. Il primo edificio ad esser dotato di pannelli LSC è stato la sede della Divisione Refining & Marketing di Eni a Roma: l’impianto, realizzato su scala dimostrativa, è composto da 192 lastre fotoattive gialle trasparenti per una superficie totale di 60 m2 ed è in grado di produrre una potenza di 500 Wp. Tutta l’energia così ottenuta è impiegata per la ricarica di biciclette elettriche. Inoltre la speciale pensilina solare è utilizzata come “laboratorio a cielo aperto” per studiare il comportamento dei concentratori nel tempo e in varie condizioni di luce, al fine di aumentarne l’efficienza e la stabilità e di rendere i costi maggiormente competitivi.
Se volete veramente incrementare la diffusione di queste tecnologie dovete anche insieme l’indirizzo delle società , in modo che chi è interessato, possa contattare il giusto referente.
Grazie
Alessandro Cappelli
Abito a Patti,un paesino della Sicilia.La mia casa indipendente ha un tetto con due lucernari di cm.70 circa.Mi piacerebbe sapere se sono idonei per LSD. Grazie.Buon Natale A tutti. Maurizio.
Grazie
Sono molto interessata a questo progetto perchè ho delle verande da coprire,e anzichè utilizzare
una copertura tradizionale, potrebbe essere interessante utilizzare una soluzione alternativa.
Si potrebbero avere maggiori informazioni e possibili contatti.
Vorrei essere contattata, poiché interessata a realizzare un impianto
Sono interessato al tipo di impianto fotovoltaico con pannelli LSC
avento appartamento di mq.65 con pergolata esterna verandata + giardino
vorrei essere contattato per realizzare eventuale impianto
60 Metri quadrati per 600 watt , se ho capito bene sono pochissimi
walter chiodi
Tutti gli ospedali Devono Esser dotati per legge. Tutte le scuole, tutti gli edifici publici. Le caserme. Se non si impone l obbligo ci si scontrera contro l intereste di chi fa acquisti di energia. Auguries di successor alla technologia.
Io abito in un condominio di Roma con una terrazza di oltre 200mq ma ci sono 30 appartamenti. Sono anni che aspetto una soluzione per chi è nella mia situazione, ma tutti i privati contattati mi hanno detto che ancora non ci sono soluzioni per chi abita in un condominio. Mi chiedo quando sarà trovata una soluzione per casi come il mio visto che nei grandi centri abitati sono la tipologia di abitazione più diffusa.
Spero di ricevere presto una soluzione al mio caso.
Grazie mille.
Vorrei avere informazioni sul prezzo al metro quadro per un abitazione.. circa 4kw o 6kw grazie
il freno alla diffusione a tutte queste nuove tecnologie penso sia il costo molto alto dei relativi prodotti necessari al loro uso.
vorrei conoscere i nominativi delle ditte interessate ai concentratori solari grazie
è possibile avere un fascicolo,illustrativomdei Concentratori Solari Luminescenti o d’avere in visita un tecnico con cui capire e ragionare di mpdalità d’impianto e di prezzi?
Anche noi siamo interessati. Possiamo avere contatti e/o referenti? Grazie
bellissima questa cosa che avete inventato!! sono interessata per casa mia, ho un velux e poi li ho visti in un giardino all’alpe di siusi e non avevo capito cosA FOSSERO!!quindi si potrebbero anche appendere come dei pannelli? vorrei essere contattata per parlarne, per sperimentazione, collocazione e costi se fossero già disponibili ( e su come collegarli alla rete elettrica; necessita un accumulatore immagino…)
grazie mille! cordialità
Federica
Interessato a questa tecnologia, chiediamo gentilmente ulteriori ragguagli.
Grazie.
credo si tratti di una applicazione di estremo interesse; vorrei saperne di più: costi, rendimenti e …. soprattutto basso propensione a essere rubati come capita spesso con i pannelli fotovoltaici in certi posti ..
Buongiorno,
richiedo un vostro contatto, con cortese urgenza, per approfondire l’argomento in quanto la tecnologia LSC mi
può interessare sia a livello personale che professionale.
Resto in attesa e saluto cordialmente.
anch’io sono interessato ai pannelli LSC, ma senza indirizzi di venditori e dati tecnici non mi azzardo a sognare un loro utilizzo in casa mia.
Vorrei averen notizie
Vorrei conoscere di più di questo sistema, modalità d’uso e costi d’applicazione, quindi conoscere ed interloquire con qualcuno che possa darmi delucidazioni, grazie
vorrei sapere con chi parlare per avere più dettagli
Molto interessato ad un contatto diretto.
Come gli altri sopra avrei bisogno di sapere a chi rivolgermi pe rifare un ampio lucernario adottando questa tecnologia. Visto che le lastre immagazzinano la luce hanno un coefficiente di trasmissione del calore più alto o più baso di un doppio entrò con intercapedine di 1 cm? Attendo risposta grazie
Vorrei avere numeri telefonici o contatti X delucidazioni sui pannelli LSC X uso privato
Ho una casa antica con camere con lucernai e sarei interessata all istallazione