Pronto a marzo il fotovoltaico galleggiante più grande d’Europa

Istallati i primi 200 moduli sul bacino idrico del comune britannico di Walton. A regime produrrà 5,8 GWh di energia pulita

Pronto a marzo il fotovoltaico galleggiante più grande d’Europa

 

(Rinnovabili.it) – Rinnovabili.it aveva dato notizia del progetto solo lo scorso ottobre. Ora il fotovoltaico galleggiante più grande d’Europa è (quasi) pronto per il taglio del nastro. Termineranno infatti a marzo i lavori di realizzazione sulle acque del bacino idrico di Walton (UK) della speciale centrale flottante della United Utilities. I primi 200 moduli sono già stati messi a dimora, ma a regime l’impianto sarà costituito da ben 23mila pannelli solari galleggianti, che copriranno circa un decimo di tutto il bacino.

 

Lo sviluppatore – la Lightsource Renewable Energy – ha rivelato che il progetto una volta completo, avrà una capacità di picco totale installata di 6,3 MW, con una produzione stimata di 5,8 GWh nel suo primo anno: in altre parole dovrebbe generare elettricità sufficiente a soddisfare il fabbisogno di circa 1800 famiglie locali. Una potenza tale da farne, a ragione , l’impianto fotovoltaico più grande Europa. L’assessore Andrew Kelly è entusiasta di quella che egli stesso definisce una “grande idea”: “L’energia rinnovabile è sempre la benvenuta, ma in questo caso, in modo particolare. Rappresenta un uso innovativo di un serbatoio idrico e allo steso tempo un grande modello da imitare. E grazie alla sua particolare posizione, è nascosto e non causa alcun danno visivo all’area”.

 

Impianti di questo tipo si compongono essenzialmente di tre elementi chiave: una base, generalmente costituita da tubi in polietilene, che garantisce il galleggiamento della struttura, una piattaforma di sostegno e i tradizionali moduli fv in silicio. Una simile scelta progettuale permette di superare alcuni degli svantaggi delle istallazioni tradizionali, a partire dal piùscontato: il consumo del suolo. Inoltre, la presenza dell’acqua permette di realizzare un sistema di raffreddamento naturale e, abbassando la temperatura, è in grado di garantire che le celle non perdano di potenza per eventuali surriscaldamenti. In aggiunta, la superficie dell’acqua riflette i raggi solari, comportandosi come una sorta di concentratore a specchio: in questo modo i moduli possono catturare anche la luce riflessa aumentando ulteriormente la produzione.

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4 Commenti

  1. 23.000 pannelli per generare 6,3 MW. Una sola pala eolica basta per generare questa potenza. Il fotovoltaico è ancora molto lontano dall’essere efficiente…

  2. Troppo poco effettivamente, 23.000 pannelli per 1800 famiglie, non sono pannelli di ultima generazione, era meglio comprarne di meno (ma di ultima tecnologia) e produrre lo stesso quantitativo…

  3. Oltretutto non viene preso in considerazione il fatto che la parte di luce assorbita sarebbe andata a sostentare le alghe del fondo. Mettendole in ombra morirebbero sicuramente e potrebbe innescarsi un processo di Eutrofizzazione

    • In realtà viene preso in considerazione: il bacino su cui sorge l’impianto è artificiale e i moduli hanno il compito di proteggere l’acqua sottostante

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