Fotovoltaico: I nuovi piani solari dell’India fanno paura

Il governo di Nuova Delhi prevede di mettere all’asta 20 GW di capacità solare da oggi alla fine del 2018 e altri 60 GW fino al 2022. E strizza l’occhio all’eolico offshore

Fotovoltaico
(Foto di SAM PANTHAKY/AFP/Getty Images)

 

L’India rilancia su fotovoltaico ed eolico

(Rinnovabili.it) – I piani solari dell’India? Un vero di trionfo di ambizione e frenesia, che è secondo solo alla Cina. Il Governo ha annunciato in questi giorni la nuova strategia nazionale con cui arrivare, entro il 2022, all’obiettivo dei 200 GW rinnovabili dagli attuali 60 GW: un’escalation di gare e target che molti analisti non hanno esitato a definire “completamente irrealistici”.

Chi ci crede fortemente, almeno sulla carta, è R.K. Singh, Ministro delle energie nuove e rinnovabili (MNRE). In una conferenza stampa con i giornalisti, Singh ha annunciato che la nazione accelererà gli sforzi per arrivare a installare entro marzo 2021 oltre 80 GW di fotovoltaico e 30 di eolico. “Con queste modalità – ha commentato il ministro – supereremo facilmente i 200 GW entro il 2022”.

 

È facile notare come l’energia solare abbia la parte da leone. Nuova Delhi ha già annunciato i contingenti delle prossime aste, su cui riversa tutta la sua fiducia: l’India metterà in gara 20 GW di fotovoltaico durante l’attuale anno fiscale 2017-2018, (per 3,6 GW sono già state aperte le offerte) che diverranno 30 GW in ciascuno dei due anni successivi. I primi tre GW a dicembre 2017, altri tre a gennaio 2018, cinque a febbraio e 6 a marzo.

 

Ritmi serrati per numeri allucinanti che, se da un lato potrebbero dare all’industria solare quella fiducia di cui ha oggi quantomai bisogno, dall’altro sconcertano profondamente gli analisti di settore. “Non c’è chiaramente alcun dettaglio su come il governo realizzerà o implementerà una strategia così ambiziosa e sembra proprio che questo piano semplicistico miri a colmare l’attuale gap piuttosto che prendere in considerazione le varie sfide sul campo e cerca di risolverle una per una”, commenta Vinay Rustagi, amministratore delegato della società di consulenza Bridge to India, a PV Tech.

 

Quello che è sicuro è che il Governo intende continuare a crescere nel fotovoltaico sostenendo l’industria manifatturiera nazionale. “Venti gigawatt saranno messi all’asta con la condizione che possano partecipare solo le compagnie che utilizzino la produzione di qui”, ha dichiarato Singh. “Noi vogliamo un’industria fotovoltaica e quando aumenteranno le istallazioni solari in India non ci sarà motivo di importare (i prodotti) dagli altri Paesi”. Il ministero sta anche valutando il potenziale di progetti solari galleggianti su dighe, di sistemi ibridi di eolico e fotovoltaico assieme, nonché di impianti eolici offshore, che potrebbe aggiungere ulteriori 10 GW di capacità.

 

>>Leggi anche L’India rinuncia a 14 GW da carbone: l’energia solare conviene di più<<

 

Articolo precedenteIl business dell’idroelettrico fa male all’ambiente
Articolo successivoAsta messicana: l’offerta record per il solare era in realtà eolico

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!