Il fotovoltaico PERC bifacciale aumenta del 27% la resa del sistema

Sotto l’impulso della ricerca cinese, i moduli solari ad alta efficienza conquistano nuovi spazi di mercato abbassando i prezzi

fotovoltaico perc

 

La rivoluzione del fotovoltaico PERC bifacciale è iniziata

(Rinnovabili.it) – Ci sono voluti oltre 30 anni prima che il fotovoltaico PERC arrivasse sul mercato ma oggi questa tecnologia rappresenta uno dei trend più promettenti dell’industria solare. E dalle poche linee pilota del 2013, siamo passati a una capacità produttiva mondiale che è quasi un terzo di quella totale. Gran parte del merito va alla politica cinese: la Repubblica Popolare che rappresenta oggi il principale produttore di moduli e celle, sta spingendo fortemente sull’innovazione del settore attraverso il suo programma Top Runner, piano statale che incentiva la progettazione, produzione e installazione di moduli fotovoltaici ad alta efficienza. Un obiettivo non solo pienamente raggiunto ma che ha modificato (e sta facendo ancora) il mercato solare globale (leggi anche I trend del fotovoltaico: è l’anno di celle PERC e monocristallino).

In questa ricerca di alta efficienza la tecnologia PERC (Passivated Emitter and Rear Cell) gioca un ruolo di primo piano. Dietro questo acronimo si cela un nuovo tipo di cella in silicio che, grazie ad uno strato passivante aggiunto sul retro, è capace di riflettere e recuperare la luce non assorbita dal wafer. In questo modo è possibile trasformare in elettricità una maggior quantità di energia solare, incrementando le performance della cella.

 

I miglioramenti nella resa si toccano con mano. Come sottolinea il produttore cinese LONGi Solar, rispetto ai tradizionali moduli, con il fotovoltaico PERC sono necessari dal 10 al 12 percento di pannelli solari in meno dal momento che sono fino al 12 per cento più efficienti. Allo stesso tempo si riducono anchi costi del balance of system (termine che racchiude le varie voci di perdita energetica in un impianto). “Grazie ai moduli ad alta efficienza, se si dispone di un sistema fotovoltaico da 100 megawatt, sono necessari meno pannelli per ottenere lo stesso output”, spiega Hongbin Fang, direttore del marketing tecnico della LONGi Solar. La società ha recentemente condotto dei test sul campo confrontando il rendimento energetico del fotovoltaico PERC bifacciale con le controparti tradizionali in silicio mono e policristallino. Gli esperimenti hanno impiegato due configurazioni: fissa e inseguimento solare. In entrambi i casi la soluzione bifacciale ha mostrato un rendimento superiore, rispettivamente dell’11% e del 27%.

 

>>Leggi anche Mini trappole “sussurranti” per aumentare l’assorbimento del fotovoltaico<<

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