L’amministrazione Obama pensa a riformare il solare “small size”

Dalla FERC una riforma che ridurrebbe sia i tempi che i costi per l’elaborazione delle richieste per le istallazioni fotovoltaiche su piccola scala

(Rinnovabili.it) – Consentire ai proprietari di piccoli impianti fotovoltaici di poter contare su alcuni benefici, come un processo di interconnessione alla rete elettrica più rapido. Questo quanto proposto in questi giorni dalla Federal Energy Regulatory Commission (FERC) statunitense che ha elaborato un pacchetto di riforme da dedicare ai progetti solari “small size”. La riorganizzazione proposta fa riferimento all’ordine No.2006, entrato in vigore nel 2005 per stabilire le procedure di interconnessione nazionali applicabili ai progetti di generazione sotto la soglia dei 2 MW. Dal momento che la domanda di energia solare è cresciuta significativamente dall’anno in questione, la Solar Energy Industries Association (SEIA), aveva sottolineato come alcuni aspetti dell’ordine stessero inevitabilmente ponendo difficili sfide al processo di allacciamento.

 

In tale contesto il FERC ha riconosciuto la necessità di aggiornare le norme vigenti, rivelando che le riforme sono oggi possibili grazie ad un nuovo mercato interno, cambiato in parte grazie agli obiettivi energetici rinnovabili della Casa Bianca e dalle politiche statali. In caso di approvazione, la riforma ridurrebbe sia i tempi che i costi per l’elaborazione delle richieste per le istallazioni fotovoltaiche su piccola scala, pur mantenendo l’affidabilità e la sicurezza del sistema elettrico. Tra le novità introdotte da FERC anche la possibilità per gli utenti di chiedere una relazione pre-applicazione che possa aiutarli a valutare meglio i punti di interconnessione prima di presentare una formale richiesta di allaccio. Il SEIA ha accolto con favore le notizie delle riforme proposte ritenendo che possano contribuire a raddoppiare la quantità di energia solare considerato all’interno del processo “fast track”.

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