L’Olanda vince per la 7° volta la gara mondiale delle auto solari

L’auto migliore per efficienza e aerodinamicità: così l’olandese NUNA9 e il suo team tagliano il traguardo della World Solar Challenge d’Australia

auto solari

 

Il coast to coast australiano delle auto solari

(Rinnovabili.it) – Non c’è nulla da fare: quando di tratta di mettersi alla prova sotto il cielo australiano a bordo di auto solari, i Paesi Bassi hanno una marcia in più. Quella stessa marcia che ha permesso agli olandesi di Nuon Solar di vincere, per la settima volta, World Solar Challenge d’Australia. La competizione sfida ogni anno team universitari, provenienti da tutto il mondo, nella progettazione del veicolo più efficiente al mondo. Tre classi di gara– Challenger, Cruiser, Adventure – e una pista di ben 3000 km, su cui darsi battaglia: dalla città di Darwin, nel nord del Paese, da Adelaide, nell’estremo sud. Un percorso che la squadra olandese ha compiuto a bordo della loro NUNA9, nonostante le pessime condizioni meteo, in appena 37 ore, 10 minuti e 41 secondi, aggiudicandosi la vittoria nella classe Challenger.

 

 

Ma non si tratta gara di velocità (il miglior tempo l’hanno registrato i giapponesi della Tokai University con appena 29 ore e 49). La competizione valuta nella classe Challenger l’efficienza dei veicoli, il loro design aerodinamico e la porzione di collettori solari che ne riveste la scocca. Il giudizio si sposta su consumi, carico utile e praticabilità delle auto solari nell’uso comune per la Cruiser, la cui competizione rimarrà aperta fino a domani. L’Adventure invece è una classe espositiva e  non competitiva, che dà spazio a chi non riesce a soddisfare i requisiti tecnici della gara.

 

L’auto solare del Nuon Solar Team

Cosa fa della NUNA9 il miglior veicolo tra le 42 auto solari della World Solar Challenge 2017? Essenzialmente, una progettazione che ha saputo fare delle nuove sfide imposte dagli organizzatori, i propri punti di forza. La squadra, composta da giovani studenti della Delft University of Technology, spiega così l’evoluzione del progetto: “Le regole di questa edizione sono cambiate drasticamente, rendendo la Nuna9 molto più piccola dei suoi predecessori”. L’auto ha ridotto tutto tranne l’efficienza: 2.64 m² di celle solari in arsenurio di gallo al posto dei 6 m² di silicio cristallino che coprivano il modello precedente, un peso di 141 kg, ossia 21 kg in meno di NUNA8 e delle dimensioni ancora più compatte.

 

NUNA9 ha saputo tener testa alle nuvole, la pioggia e i forti venti degli ultimi giorni, mantenendo una velocità media di crociera di 81,5 km / h. Il capo squadra, Sander Koot, ha spiegato con raffiche che soffiavano fino a 60 km all’ora, i piloti sono stati costretti a cambiare strategia e stile di guida per poter sfruttare questa energia come sei il veicolo fosse una barca a vela.

 

>>Leggi anche Studenti creano Lightyear One, l’auto solare con 800km d’autonomia<<

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