Photon Energy lancia “Global Investment Protection”

La Photon Energy, ha costituito la società “Global Investment Protection“ (GIP) per fornire strumenti di protezione agli investitori nel settore delle energie rinnovabili

110117_green_funds_growth(Rinnovabili.it) – La società Photon Energy, che opera nel settore dell’energia solare, ha costituito la società „Global Investment Protection“ (GIP) per fornire strumenti di protezione agli investitori nel settore delle energie rinnovabili. Con sede in Svizzera, GIP si propone agli investitori per fornire servizi che vanno dalla formulazione della strategia e della strutturazione dell’intervento per proteggere i propri investimenti, purtroppo alla luce di quanto sta accadendo in vari paesi, con misure governative volte ad un vero e proprio meccanismo di esproprio illegittimo. Inizialmente, i mercati chiave di riferimento per GIP saranno l’Italia, la Repubblica Ceca e la Bulgaria in relazione proprio alle misure retroattive che questi paesi stanno avviando a discapito degli investitori del settore.

Global Investment Protection AG offre agli investitori soluzioni efficaci di protezione per difendersi contro queste misure distruttive emanate dai governi, che si stanno diffondendo rapidamente in tutta Europa, a partire ad esempio dalla ri-statalizzazione dei sistemi sanitari e pensionistici in Slovacchia e Polonia fino alle misure fiscali emesse dall’Italia, Repubblica Ceca, Bulgaria e altri paesi dell’Unione Europea contro l’industria fotovoltaica.

I mercati chiave sui quali GIP sta avviando l’iniziativa sono Italia, Repubblica Ceca e Bulgaria. Nel lungo termine GIP intenderà fornire i suoi servizi a tutti quegli investitori del settore che stanno affrontando il pericolo proveniente da misure governative sconsiderate, vere e proprie usurpazioni illegali. Pur partendo dal settore fotovoltaico, GIP si prepara ad avviare questa iniziativa anche con investitori provenienti da altri settori, in futuro anche fuori dall’Europa. Una effettiva protezione degli investimenti è infatti fondamentale per tutti gli investitori internazionali che stanno operando attualmente in realtà molto vulnerabili. Una tassazione eccessiva e l‘espropriazione di un diritto per le industrie operanti nel settore delle risorse naturali o nei confronti di banche, assicurazioni, operatori dell’industria delle telecomunicazioni e delle utilities elettriche in diversi stati membri dell’UE, come nel caso dell’Ungheria, dimostrano che gli investitori del fotovoltaico non sono un’eccezione.

Nel 2010 Photon Energy ha vissuto in prima persona l’attuazione di misure retroattive devastanti emanate dal governo ceco, per cui una tassazione del 26% sui ricavi degli impianti fotovoltaici fu solo la punta dell’iceberg. “Data la nostra esperienza abbiamo ritenuto necessario condividerla per la difesa legale contro tali provvedimenti governativi che violano chiaramente le legittime aspettative degli investitori del nostro settore e di tutti gli investimenti in generale“, spiega Georg Hotar, CEO di Photon Energy N.V. e Amministratore Delegato di Global Investment Protection AG. “Con queste misure che distruggono gli investimenti e si stanno diffondendo come un cancro, rileviamo un crescente disagio tra gli investitori e globalmente anche tra i finanziatori dei progetti stessi. Qualcosa deve essere fatto e per questo abbiamo sviluppato un concept che consenta a chi ha messo in piedi strutture solide e inattacabili, di difendersi in modo efficace. Il momento di agire è ora, gli investitori più prudenti devono reagire con la massima urgenza “, avverte Hotar.

La recente ondata di misure regolamentari e fiscali retroattive nei confronti degli investimenti nelle energie rinnovabili coincide con lo sforzo enorme da parte della Commissione Europea di smantellare la tutela degli investitori nell’Unione Europea. Fino ad ora tutto questo è stato tutelato da trattati bilaterali di investimento (BIT) e dall‘Energy Charter Treaty (ECT). Tuttavia, è evidente che l’UE sia oggi più che mai decisa a consentire ai suoi stati membri di colpire pericolosamente investitori industriali, finanziari e privati attraverso misure ingiuste, inique e retroattive.

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