Tetto fotovoltaico, è grid parity in 10 Stati degli USA

Secondo la Deutsche Bank gli impianti solari domestici saranno in grid parity completa in tutti e 50 gli stati della federazione entro il 2016

Tetto fotovoltaico, è grid parity in 10 Stati degli USA

 

(Rinnovabili.it) – Buone notizie per i cittadini statunitensi che volessero solarizzare la propria abitazione. In questo momento, il costo di un tetto fotovoltaico ha raggiunto la grid parity in almeno 10 stati della nazione. Un risultato considerevole, ma che secondo l’analista di settore della Deutsche Bank, Vishal Shah, sarebbe solamente l’inizio. Secondo la valutazione effettuata da Shah infatti, le spese di acquisto da parte degli utenti ed i costi di finanziamento sarebbero in netto calo in tutta il territorio stelle e strisce; le prospettive a breve – anzi brevissimo termine – sono così buone da ipotizzare addirittura un raddoppio delle vendite di fotovoltaico domestico e il raggiungimento della grid parity completa in tutti e 50 gli stati della federazione entro, solo, il 2016.

 

I grafici pubblicati dalla Deutsche Bank mostrano con chiarezza come nel 2013, gli Stati Uniti avessero installato sui tetti residenziali circa un 1 GW fotovoltaico, ovvero poco di più di quanto istallato nello stesso anno in Australia, nonostante l’evidente differenza demografica. Tale dato dovrebbe però sestuplicare nell’arco dei prossimi due anni, mentre di pari passo il resto del mercato fotovoltaico nello stesso periodo passerà dai 5 ai 16 GW. Dietro questo favorevole trend la società d’analisi ravvede soprattutto la nuova disponibilità di finanziamenti. E se attualmente i cittadini devono trattare attraverso strutture di capitale ispirati all’Investment Tax Credit (ITC), uno dei più importanti meccanismi politici federali per sostenere lo sviluppo dell’energia solare che impone un 30 per cento del credito d’imposta sugli investimenti, il futuro si prepara ad essere molto diverso. La Deutsche Bank sostiene che vi sarà una diffusione di nuovi modelli di finanziamento determinati da un costo di finanziamento in calo verso il 5,4 per cento già entro il 2015.

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