Le vele fotovoltaiche EnergySail sfideranno il mare dal prossimo anno

L’imbarcazione test partirà per un vero e proprio viaggio della durata di 12-18 mesi. Saranno monitorati i risparmi ottenuti in carburante ed emissioni

vele fotovoltaiche

 

Un viaggio di 18 mesi per testare le vele fotovoltaiche

(Rinnovabili.it) – Il sogno di riuscire ad alimentare le navi commerciali con le energie rinnovabili non si arresta. Nonostante una serie di progetti falliti o ritirati, c’è ancora chi crede di poter portare in mare un nuova generazione di imbarcazioni ecologiche. Come nel caso di Eco Marine Power (EMP), compagnia giapponese creatrice delle vele fotovoltaiche Energy Sail. La società ha annunciato in questi giorni d’aver iniziato a preparare i test in mare per il primo prototipo navale dotato di vele solari.

Le sperimentazioni inizieranno nel 2018 e coinvolgeranno alcuni partner strategici come l’armatore nipponico Hisafuku Kisen KK, con cui la società sta conducendo uno studio di fattibilità. Aquarius, questo il nome della nave sperimentale, non potrà ancora contare su un’alimentazione tutta “green” ma permetterà di capire come sfruttare al meglio la tecnologia dell’Energy Sail.

 

>>Leggi anche Helios, la barca solare tutta italiana<<

 

Realizzate in acciaio ad alta resistenza e fibra di carbonio, le vele fotovoltaiche sono delle strutture rigide incastonate su un palo rotante, che possono essere però abbassate e nascoste in caso di tempeste o condizioni meteo critiche. Le celle solari che ne tappezzano la superficie insieme a quelle che ricoprono il ponte (fino a 1 MW di potenza totale) saranno utilizzate essenzialmente per fornire energia ai generatori ausiliari.

Non solo. Il pacchetto fornito da EMP prevede (ovviamente) anche una batteria, un sistema avanzato di propulsione elettrica, un design ottimizzato per lo scafo e tecnologie di recupero di calore. Questa combinazione potrebbe portare a un risparmio di carburante pari al 40 per cento o più e ridurre drasticamente anche l’emissione di ossidi di zolfo (SOx) e ossidi di azoto (NOx). L’imbarcazione partirà il prossimo anno per un vero e proprio viaggio della durata di 12-18 mesi, registrando i parametri sul consumo e le emissioni. Nel frattempo i lavori di EMP proseguono a per migliorare ancora le vele fotovoltaiche creando una versione in grado di catturare energia solare anche quando abbassata.

Articolo precedenteRiciclo fotovoltaico, cosa succede ai pannelli a fine vita?
Articolo successivoDiscariche abusive, Tar: non escludere a priori la responsabilità Stato

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!