Geotermia: il governo Uk dice no all’aumento del valore dei ROC

Il governo britannico ha confermato che non aumenterà il valore dei Renewable Obligations Certificates assegnati all’industria geotermica in base alla produzione di energia

(Rinnovabili.it) – Dopo l’annuncio del fermo al progetto di CCS scozzese il governo Uk ha annunciato che non verrà aumentato, all’interno del Renewables Obligation, il valore degli incentivi destinati allo sviluppo della geotermia. Questo cambiamento di programma, annuncia il settore, spingerà gli investitori a volgere lo sguardo all’estero impoverendo così il mercato britannico.

La consultazione avvenuta ieri ha proposto di mantenere il corrente valore di vendita dei Renewable Obligations Certificates (ROC) rilasciati alle centrali geotermiche a 2 ROC per MWh, per poi diminuire a 1,9 ROC nel 2015/16, e 1,8 ROC nel 2016/17.

L’industria ha però fatto appello per una maggiore considerazione del settore che ha bisogno di sussidi al fine di portare il Regno Unito ad occupare un posto privilegiato nel mercato geotermico mondiale.

Il ministro del cambiamento climatico Greg Barker ha affermato di essere a favore dell’aumento dei sussidi per sostenere l’industria nascente, che attualmente è composta da un numero esiguo di progetti proposti in Cornovaglia, Southampton e Newcastle, rafforzato dai dati del Dipartimento dell’Energia e dei cambiamenti climatici che ha riconosciuto che la tecnologia potrebbe fornire fino a 480MW di capacità entro il 2020 e 4GW entro il 2030.

“La nuova tariffa tedesca è di € 300/MWh, il doppio rispetto al Regno Unito” ha commentato Ryan Law, amministratore delegato della Geothermal Engineering. “L’industria nel suo complesso è delusa e sorpresa”, ha concluso Law mentre Gaynor Hartnell, amministratore delegato dell’Associazione Energie Rinnovabili ha affermato che il mantenimento del livello attuale del valore dei ROC “invia un segnale sbagliato agli investitori, che avevano l’impressione che il governo stesse cercando di favorire questa tecnologia emergente”. Di contro un portavoce del DECC ha giustificato la scelta del governo affermando che la geotermia continuerà a fare parte dei progetti di integrazione al mix energetico futuro dell’Uk ma che al momento le risorse economiche devono essere concentrate altrove, verso tecnologie più convenienti che aiutino il paese a raggiungere gli obiettivi energetici europei al 2020.

 

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