Alto Adige: in 3 anni i trasporti a idrogeno hanno percorso 1mln di km

Tra le prime regioni in Europa a impegnarsi nei veicoli con celle a combustibile. E per il futuro, la provincia di Bolzano rilancia

trasporti a idrogeno altoatesini

 

Dai trasporti a idrogeno centinaia di tonnellate di diesel risparmiato

(Rinnovabili.it) – La Provincia di Bolzano ha un piano preciso per il futuro della sua mobilità. È una strategia fatta di provvedimenti ritagliati sulle esigenze territoriali e completamente votati alla sostenibilità ambientale. Il pacchetto di misure, che la giunta ha approvato nel mese di ottobre 2016, premia la mobilità ecologica con uno stanziamento, all’interno del bilancio provinciale, di ben 5,6 miliardi di euro.

Entro la fine del 2020, il territorio avrà riprogettato in chiave “eco” gli spostamenti dei propri cittadini, accelerando su veicolo elettrici, a idrogeno e a metano.

 

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Non si tratta solo di un impegno nella lotta all’inquinamento. Per la Provincia significa anche mantenere l’ottimo posizionamento raggiunto in questi anni nel panorama europeo della mobilità sostenibile e, in particolar modo sui trasporti a idrogeno.

Dal 2006 l’amministrazione ha rivolto serie attenzioni allo sviluppo di veicoli a fuel cell. Oggi Bolzano conta dieci auto a idrogeno, cinque autobus e già oltre un milione di km percorsi, anche grazie ai progetti europei HYFIVE e CHIC. Qui, inoltre è stato realizzato il primo Centro Idrogeno in Italia, l’impianto H2-Alto Adige, uno dei più grandi e innovativi a livello mondiale. I tre elettrolizzatori modulari sono in grado di produrre fino a 180 Nm³/ora a condizioni normali (Nm³= m3 a 15°C). L’idrogeno compresso e stoccato sotto forma gassosa attualmente può rifornire fino a 15 autobus urbani (con tratte giornaliere di 200-250 km) o fino a 700 vetture.

 

L’Alto Adige con la sua funzione ponte tra Stati e Regioni e con il suo particolare paesaggio culturale è votato alla sostenibilità, specie nelle forme di mobilità ecocompatibili che ci permettono di tutelare non solo la salute e la qualità di vita delle persone ma anche di assicurare un significativo contributo all’ambiente e alla natura”, ha detto il presidente della Provincia Arno Kompatscher. L’Alto Adige è stato tra le prime Regioni in Europa a impegnarsi attivamente nei veicoli con celle a combustibile, “e intende restare all’avanguardia in Europa come sito di riferimento per l’idrogeno nell’attivazione e nello sviluppo della tecnologia”.

 

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Dal 2014 a oggi si contano ben 4765 rifornimenti di veicoli e una produzione di 58.720 kg di idrogeno, che ha permesso un risparmio di 380 tonnellate di diesel, di oltre 1000 tonnellate di anidride carbonica, più di 10 tonnellate di ossidi di azoto e molti kg di polveri sottili. “L’e-mobility è al 100% a emissioni zero quando l’energia nel serbatoio o nella batteria proviene da fonti energetiche rinnovabili”, ha osservato l’assessore all’ambiente e energia Richard Theiner. In tal senso il Centro Idrogeno di Bolzano svolge un’importante funzione di smart grid che consentire appunto di gestire la rete elettrica in maniera efficiente per la distribuzione energetica e per un uso più razionale dell’energia minimizzando eventuali sovraccarichi della tensione elettrica, ha notato Theiner, ricordando anche il masterplan provinciale per la modernizzazione dell’infrastruttura di rete elettrica e l’incentivazione dei veicoli elettrici.

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1 commento

  1. Un milione di km in 3 anni vi sembra un gran risultato?
    Lasciate perdere l’idrogeno è una sciocchezza anche dal punto di vista ambientale visto che l’idrogeno viene comunque prodotto dal metano.
    Tanto vale puntare direttamente sul metano e poi sull’elettrico: l’idrogeno come TUTTI i casi nei quali si è provato in Italia va bene solo per buttare soldi pubblici: andate a vedere dove sono finiti tutti quei mezzi e quanto sono costati.
    Il primo politico che punta all’idrogeno lo obbligherei PRIMA ad acquistare e utilizzare per un anno a SUE SPESE una auto a idrogeno…forse così capisce.

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