Idrogeno da sole e vento, in South Australia un nuovo record mondiale

La francese Neoen realizzerà l’Hydrogen Superhub, mega progetto per la produzione di idrogeno da acqua, sole e vento

idrogeno

 

Sarà il più grande impianto di produzione d’idrogeno “rinnovabile” al mondo

(Rinnovabili.it) – L’Australia meridionale rivendica un nuovo progetto energetico da record. Dopo il sistema di batterie al litio più grande del mondo e la centrale elettrica virtuale da Guinness dei primati, è la volta dell’idrogeno. Il governo statale ha annunciato oggi i piani per finanziare la realizzazione a Crystal Brook, a nord di Adelaide, di un impianto di elettrolisi industriale da 50 MW. Una taglia impressionante, che fa impallidire il progetto presentato solo qualche settimana dalla Hydrogen Utility per Port Lincoln. Ma l’idea dietro la nuova centrale – che sarà realizzata dalla francese Neoen – che è pressoché la stessa: immagazzinare il surplus di energia elettrica rinnovabile sotto forma di idrogeno.

 

Il complesso combinerà un nuovo impianto ibrido eolico-solare, per una capacità totale di 300 MW, a un sistema di accumulo a batterie al litio da 400 MW e a un elettrolizzatore: quest’ultimo impiegherà l’energia rinnovabile prodotta da sole e vento per ottenere idrogeno dall’acqua.

Per Neoen si tratta ormai di ordinaria amministrazione. L’azienda è la stessa che gestisce il mega impianto di storage realizzato dalla Tesla e il progetto di accumulo “eolico” per la più grande serra del Paese. Ma con il nuovo progetto, denominato Hydrogen Superhub, lo sguardo finisce direttamente oltre oceano: la società è convinta di poter gettare le basi per esportare grandi quantità di “idrogeno rinnovabile” in Asia, come alternativa ecologica al GNL. A regime il superhub produrrebbe fino a 20.000 kg di idrogeno al giorno.

 

>>Leggi anche La prima centrale elettrica a idrogeno “verde” dell’Australia<<

 

Il governo del South Australia fornirà una sovvenzione da 1 milione di dollari australiani per aiutare Neoen a completare lo studio di fattibilità, con un ulteriore prestito da 20 milioni se il progetto dovesse andare avanti. Le risorse verrebbero rese disponibili attraverso il Fondo per le tecnologie rinnovabili, lo stesso meccanismo che ha fornito finanziamenti per la grande batteria firmata Elon Musk e numerosi altri progetti d’energy storage annunciati negli ultimi mesi. “La nostra roadmap dell’idrogeno ha gettato le basi affinché l’Australia meridionale diventi leader mondiale in questo settore emergente, beneficiando delle opportunità economiche che ne derivano“, ha spiegato il ministro per l’energia Tom Koutsantonis. “Più energia rinnovabile significa energia più economica”.

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5 Commenti

  1. Sbaglierò, ma a me sembra che il futuro dell’energia pulita sia proprio questo.
    Non sono un’esperta, ma ho letto che l’idrogeno può essere facilmente usato come il gas naturale e si può mescolare al metano e allora, trovato il modo di produrlo con sistemi economici e sicuri, tramite l’energia rinnovabile in eccesso, avremmo la perfetta quadratura del cerchio. Meglio di così…

    • Ti voglio dire ciò che so da varie letture che ho potuto fare nel corso degli anni riguardante l’idrogeno.
      Intanto devo sfasare il mito che l’idrogeno è pulito e non inquina, in verità è stato studiato che nell’utilizzo dell’idrogeno (ad esempio in un automobile) non si rilascia soltanto acqua e aria ma anche altre sostanze di cui alcune in concentrazioni alte potrebbero arrecare danni molto gravi all’ambiente ( ad esempio se tutti i veicoli in Italia fossero ad idrogeno), ( ti ricordo che non esiste idrogeno nel ambiente ma è sempre legato particelle chimiche).
      Poi io non scriverei mai e non metterei mai allo stesso livello l’idrogeno con il metano o il gas naturali, come spero saprai il metano e il gas naturali non sono prodotti puliti ( in ogni maniera li produci).
      Se proprio vogliamo dare una vera svolta l’unica energia che si dovrebbe usare e produrre è quella elettrica, e dovrebbe essere prodotta da fonti realmente rinnovabili e pulite ad esempio “fotovoltaico verde” prodotto da alghe o da materiali leggeri, eolico ( messo nei luoghi giusti), il termodinamico puro solo da concentrazione solare, costruito in zone adatte e a basso impatto ambientale può essere installato il micro idroelettrico , non c’è altro per ora di veramente pulito e soprattutto non inquinate nelle sue parti o mentre è in funzione.

  2. finalmente ci sono arrivati alla faccia dei cervelloni .fonte di energia il sole per produrre idrogeno illimitato immagazinarlo e usarlo in mancanza di sole ,una grande risorsa per il pianeta ,addio petrolio ,l,idrogeno e il futuro esiste in tutto l,universo

  3. Interessante: se un impianto da 50MW costa 20 milioni possiamo pensare che con 2 miliardi (molto meno di quanto spendiamo ogni anno per incentivi, A3) potremmo fare 5GW, che potrebbero risolvere in Italia i problemi di intermittenza di sole e vento.
    In dubbio: per produrre 20 tonnellate (~800MWh) l’impianto deve lavorare almeno 16ore, quindi non sembra pensato per produrre (esempio) idrogeno di giorno ed usarlo di notte, ma per produrlo e verderlo o per produrlo in (esempio) primavera ed usarlo in autunno, è così ? Se sì, ci sono già posti e tecnologie per immagazzinarne e trasportarne abbastanza ?

  4. Vi ringrazio di non aver pubblicato la mia risposta che avevo fatto a Ritamir, cosi da non potergli dare una vera e scientifica informazioni ( del tutto provata) che non avete voluto postare.

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