Power Road recupera il calore dalle strade per darlo agli edifici

L’idea è di incorporare nell’asfalto uno scambiatore di calore, che stocchi l’energia termica del sole e la reindirizzi agli edifici circostanti

Power Road

 

Power Road, la nuova strada energetica francese

(Rinnovabili.it) – Due anni fa, il lancio in Francia di Wattway, la strada solare della Colas, aveva riscosso parecchio successo mediatico e interesse pubblico.  L’allora ministro all’Ecologia Segolene Royal aveva promesso di pavimentare con questa tecnologia ameno 1000 km entro 5 anni, stanziando 5 milioni di euro a sostegno dell’iniziativa. Oggi Eurovia spera che lo stesso benvenuto posso essere dato anche alla sua Power Road. Si tratta di una “strada a energia positiva”, ma Wattway e Power Road “non sono paragonabili“, chiarisce Pierre Anjolras, presidente di Eurovia. “La prima produce energia elettrica, mentre la seconda produce calore e senza modificare l’aspetto superficiale”.

 

Il principio su cui si basa Power Road, marchio registrato dalla società che fa capo al gruppo Vinci, ricorda il riscaldamento domestico a pavimento radiante. L’idea è di incorporare nell’asfalto uno scambiatore di calore, un sistema chiuso di tubature nelle quali circola un fluido termovettore. Il calore accumulato durante il giorno dal manto stradale passerebbe così al fluido che potrebbe a sua volta essere sfruttato “per il riscaldamento domestico o dell’acqua sanitaria negli edifici circostanti”, aggiunge Anjolras. Non solo. Se accoppiato a un sistema geotermico, d’inverno può anche essere utilizzato per rimuovere la neve e il ghiaccio dalla superficie delle strade o dalle piste degli aeroporti, riducendo così i costi di manutenzione. In estate, potrebbe invece dare una mano a ridurre gli effetti delle isole di calore.

 

 

La Power Road è stata testata per la prima volta nel 2013 con la semplice funzione di rimozione della neve. Un altro test è stato lanciato nel mese di luglio 2017 su 500 m² di parcheggio, in una zona di sosta lungo l’autostrada A10, collegando il sistema al vicino immobile. “Questo è il primo test sulla capacità di riscaldamento d’un edificio, la sfida è quella di misurare il contributo di Power Road in questo senso ed è ciò che farà la società di ingegneria Burgeap”.

 

Power Road

 

Ma non si tratta solo di esperimenti. La società ha già firmato il primo contratto ripavimentando lo scorso agosto 3.500 m² di parcheggio di una scuola nella città di Pontarlier. Il progetto prevede di collegare il sistema alla rete di teleriscaldamento locale. La tecnologia richiede solo il 15% di tempo in più nei lavori di realizzazione o riparazione ma il costo iniziale è decisamente alto. “Power Road costa circa 250 euro al m². Un po’ più del doppio del prezzo di un rivestimento semplice”, continua Anjolras. “Tuttavia, deve essere messo in prospettiva con i costi  di un aeroporto o una strada chiusi a causa di neve o ghiaccio”.

Articolo precedenteEventi climatici estremi: i 10 maggiori pericoli in Europa
Articolo successivoEurodeputati chiedono di vietare il glifosato entro il 2020

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!