Unione energetica: la Germania fa da sé senza aspettare l’UE

Berlino sta già realizzando un’alleanza energetica con paesi come Norvegia e Svezia definendo regole comuni di mercato

Unione energetica: la Germania fa da sé senza aspettare l’UE

 

(Rinnovabili.it) – La Commissione europea è troppo lenta nel realizzare l’Unione Energetica prospettata ai Ventotto? La Germania, allora, passa al fai da te e si mobilita per realizzare un mini mercato unico dell’energia alleandosi con i suoi vicini. La notizia riportata dal sito Euractive non sorprende neppure tanto visto le ultime mosse energetiche di Berlino, e soprattutto la ritrosia di alcuni Stati membri ad affidare a Bruxelles il pieno potere sulla propria politica energetica.

 

Secondo quanto annunciato Rainer Baaker, Segretario di Stato per l’energia presso il Ministero degli affari economici il Governo avrebbe preparato una serie di accordi da firmare con Paesi quali la Svezia e la Norvegia. La neo-alleanza ha già una strategia per affrontare uno dei problemi più urgenti che, come indicato da Baak, è quello di definire regole comuni e condivise in grado di impedire eventuali carenze o black out. Più in particolare, l’accordo prevede di consentire fluttuazioni dei prezzi sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica: in questo modo i paesi partecipanti potrebbero fare affidamento sulle forze di mercato invece che affidarsi agli strumenti di premialità concessi a società di energia elettrica convenzionali per la manutenzione delle centrali fossili. In altre parole la mini unione energetica della Germania scavalca completamente il concetto di capacity payment a cui invece la nuova Commissione Europea sembrerebbe essersi subito affezionata.

 

Per Bruxelles infatti uno degli strumenti chiave per raggiungere la sopracitata Energy Unione è proprio quello di estendere dentro i confini comunitari regole standardizzate per il mercato di capacità, che prevede di pagare alle centrali convenzionali la possibile potenza impegnata in caso di instabilità della rete. Ma per la Germania quest’ultima sarebbe una soluzione assolutamente non necessaria. A dimostrarlo ci sono anche i risultati del report commissionato dal ministero dell’Economia tedesco secondo cui la fornitura di energia elettrica rimarrà molto sicura nella nazione e nei paesi vicini fino al 2025 anche senza capacity payment e con una probabilità del 100% di successo nel bilanciamento del carico.

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