La Cina punta ad un mercato del carbonio unico già nel 2016

I sette programmi pilota per lo scambio di emissioni, lanciati a livello locale dalla Cina, dovrebbero dar vita ad un mercato del carbonio unico prima del previsto

La Cina punta ad un mercato del carbonio unico già nel 2016

 

(Rinnovabili.it) – La Cina vuole bruciare le tappe, e avviare un mercato del carbonio nazionale entro la fine del 2016, o al più tardi a inizio 2017. Il Paese ha promesso di raggiungere il picco di emissioni nel 2030, e ora sta lavorando per raggiungere l’obiettivo. Il governo ha dichiarato di voler utilizzare appieno, nel processo, i meccanismi di mercato per raggiungere gli obiettivi. Al momento sono in funzione 7 programmi pilota a livello locale, e l’obiettivo è quello di estendere la copertura al resto del paese entro il 2016.

«C’è un sacco di lavoro da fare se vogliamo far partire un mercato del carbonio nazionale entro il 2016, e la data di lancio dipende dai progressi che facciamo – ha detto Wang Shu, un funzionario della National Development and Reform Commission (NDRC) – Personalmente penso che sia più pratico iniziare dal 2017, ma l’ultima parola spetta alle autorità superiori». Wang ha anche rivelato che il progetto dovrebbe essere incluse negli impegni sul clima (INDC’s) che il Paese sottoporrà alle Nazioni Unite entro la fine di giugno.

 

La Cina punta ad un mercato del carbonio unico già nel 2016-

Non tutti sono entusiasti della scelta cinese di accorciare i tempi per il commercio del carbonio.  Wang Huitong, ricercatore dell’Università centrale di Economia e Finanza, ha spiegato che il Paese dovrebbe prima porre le necessarie basi legali e regolamentari. Inoltre, dovrebbe risolvere il problema dell’eccesso di offerta. I programmi pilota hanno mostrato che l’attività di trading è piuttosto lenta in Cina: le aziende che entrano nel sistema non hanno così grossi incentivi a comprare. I regolatori, riluttanti a imporre oneri troppo grevi per le imprese durante la prima fase, hanno distribuito la gran parte dei crediti gratis. Un rallentamento della crescita economica ha ridotto la produzione industriale, allentando la pressione sulle imprese per tagliare le emissioni e lasciando nelle loro tasche un surplus di crediti di carbonio.

La fase pilota si chiuderà nel giugno 2016, e il lancio del nuovo sistema dipenderà da quando la Cina riuscirà a fissare obiettivi sul carbonio a base nazionale. Se non farà in tempo, si procederà ancora con lo scambio a livello locale. Con un problema: i programmi pilota operano in modo indipendente, e hanno diverse regole di negoziazione e criteri di ammissibilità. Questo rende più complicato il commercio cross-platform, e serve una soluzione. Secondo Wang Huitong, le autorità di regolamentazione stanno discutendo modalità di conversione dei crediti locali in prodotti che negoziabili a livello nazionale.

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