La finanza europea dovrà promuovere gli investimenti verdi

Conto alla rovescia per il Piano d’Azione europeo sulla finanza sostenibile. La Reuters rivela in anteprima alcuni contenuti della bozza

investimenti verdi

 

Dall’Europa una nuova definizione per gli investimenti verdi

(Rinnovabili.it) – L’Unione Europea intende portare il movimento del divestment ad un nuovo livello. Secondo quanto emerso da alcuni documenti che anticipano i contenuti del Piano d’azione sulla Finanza sostenibile, Bruxelles modificherà le attuali norme in materia di consulenza finanziaria per promuovere gli investimenti verdi. L’obiettivo? Recuperare quel gap di risorse da dedicare ai progetti sostenibili. La Commissione Junker ha calcolato, infatti, che per portare a termine la transizione energetica e rispettare l’Accordo di Parigi sarebbero necessari 180 miliardi di euro l’anno da destinare a clima ed energia.

 

Le finanze pubbliche non sono ovviamente sufficienti e per coinvolgere il settore privato in questo impegno si richiede un cambiamento sistemico nella cultura dell’investimento. Un cambiamento che l’esecutivo intende definire nel suo nuovo Piano d’azione sulla finanza sostenibile. La Commissione europea ha già raccolto le indicazioni elaborate dal gruppo di esperti ad alto livello, messo insieme nel 2016 (leggi anche Finanza sostenibile, la strategia UE per evitare la bolla verde). Il prossimo passo sarà quello di trasformare in azioni concrete le raccomandazioni fornite dagli esperti.

 

“Il ri-orientamento del capitale privato verso investimenti più sostenibili richiede un ripensamento completo di come funziona il nostro sistema finanziario”, riporta la bozza del piano d’azione consultata in esclusiva dalla Reuters. Uno degli elementi fondamentali sarà l’istituzione di un sistema di classificazione inteso a chiarire meglio ai mercati ciò che s’intende per “sostenibile”, elaborando di pari passo una lista di controllo degli investimenti e delle attività di finanziamento ritenute “verdi”. Tale lista verrebbe utilizzata dalle autorità di regolamentazione per alleggerire i requisiti patrimoniali delle banche che concedono prestiti a progetti sostenibili.

 

>>Leggi anche I progressi della finanza verde: 7 azioni da replicare<<

 

Il documento riporta anche l’intenzione di modificare le norme relative ai titoli e alle assicurazioni all’interno del Blocco in maniera tale che gestori patrimoniali e consulenti finanziari tengano conto delle “preferenze di sostenibilità” del cliente. “I gestori dei fondi e gli investitori istituzionali dovranno rivelare come considerano i fattori di sostenibilità nella loro strategia e nel processo decisionale di investimento”, afferma la bozza. Il piano sarà presentato formalmente il prossimo 22 marzo in occasione della Conferenza d’alto livello “Financing sustainable growth”.

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