L’industria chimica europea accelera verso la sostenibilità

L’ad di Versalis, Daniele Ferrari, è il nuovo presidente del CEFIC. “L’industria chimica europea è il motore tecnologico per rendere circolare l’economia reale”

L’industria chimica europea accelera verso la sostenibilità(Rinnovabili.it) – Daniele Ferrari, CEO di Versalis (Eni) e Presidente di PlasticsEurope è stato eletto ieri presidente del Cefic, l’associazione europea dell’industria chimica. Una nomina che tinge di verde un settore oggi in piena trasformazione, come dimostra la recente adozione della Chemical Sector SDG Roadmap, iniziativa nata per esplorare e realizzare il potenziale celle chimica negli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Ed è lo stesso Ferrari ad evidenziare il ruolo strategico del comparto in questa direzione “È in grado di fornire soluzioni adeguate alle grandi sfide mondiali: la sostenibilità ambientale e i cambiamenti climatici, la gestione più efficiente delle risorse e, in termini più ampi, l’economia circolare”. “Rispetto ai competitor mondiali, Asia e Stati Uniti, l’Europa può vantare una specializzazione che nasce dai continui investimenti in ricerca e innovazione – ha spiegato il nuovo presidente Cefic -. Negli ultimi anni la produzione chimica europea ha continuato a crescere e, da cinque trimestri, risulta in espansione anche l’occupazione (+1,7%)”.

 

Oggi , con una produzione annua di 542 miliardi di euro, l’industria chimica europea è il secondo player mondiale dopo la Cina. Segno, secondo Ferrari, che le imprese si stanno dotando di nuove risorse e nuove competenze per far fronte alle sfide tecnologiche e di mercato. “La mia ambizione è quella di promuovere un ambiente europeo in cui l’industria chimica possa crescere e sostenere la transizione verso una società sostenibile, verso il modello economico circolare. Allo stesso tempo, continueremo ad aiutare il settore ad attrarre investimenti e a prosperare a livello globale […] Un’economia forte ha bisogno di un’industria chimica forte: opereremo per poter crescere in Europa, fornendo il nostro contributo decisivo per lo sviluppo di prodotti ad alto contenuto tecnologico e processi sempre più sostenibili ed efficienti, dimostrando di essere, al tempo stesso, un fattore di attrattività per nuovi investimenti”.

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