Il condominio intelligente che non teme il caldo torrido

    Inaugurato il primo edifico dello smart district di Porta Romana: gli interventi di riqualificazione e la gestione efficiente degli impianti garantiscono il confort anche nelle giornate di caldo torrido

    condominio intelligente

     

    Consumi e confort sono sorvegliati speciali nel nuovo condominio intelligente di Sharing Cities

    (Rinnovabili.it) – Parla milanese il primo condominio intelligente ad alte prestazioni del progetto europeo Sharing Cities. Inaugurato ieri nello smart district di Porta Roma, l’edificio è stato oggetto di un profondo processo di riqualificazione strutturale ed energetica che ha coinvolto ogni parte comune: dalle facciate ai basamenti, dai sottotetti e ai cassonetti delle finestre, fino all’impiantistica. Il risultato? Oggi i suoi abitanti possono contare su un risparmio energetico del 59% e alti livelli di confort interno, con temperature più uniformi tra gli appartamenti con diverse esposizioni, taglio dei picchi, e umidità relativa costante. Secondo le ultime valutazioni effettuate, infatti, la temperatura media delle abitazioni si è assestata sui 25 gradi anche a fronte di punte di calore esterne sopra i 30 gradi.

    Spiega Cecilia Hugony, A.D. di Teicos Group, azienda di costruzione partner dell’iniziativa “Siamo riusciti a mettere in valore, a beneficio dei condomini, un concentrato di tecnologie e applicazioni che hanno consentito grandi efficienze e risparmio. I dati di monitoraggio confermano il valore della riqualificazione energetica nella democratizzazione del comfort abitativo in tutto l’edificio condominiale”.

     

    Gli interventi realizzati nel condomino intelligente

    Il processo di riqualificazione ha abbracciato gli ultimi trend dell’edilizia 4.0, a cominciare dall’utilizzo della tecnologia BIM (Building Information Modeling), che consente di creare un modello informativo virtuale contenente tutte le informazioni che riguardano l’intero ciclo di vita dell’edificio. 

    Come parte dello sforzo di “smartizzazione”, il condominio ha integrato le soluzioni innovative per il monitoraggio del comfort e dei consumi energetici domestici elaborato dal Progetto SPICA, iniziativa finanziata dalla Regione Lombardia e avviata da Teicos Group, Future Energy e Cefriel.

    La sensoristica d’avanguardia di SPICA, assieme alla telegestione degli impianti, è lo strumento fondamentale per tenere sotto controllo il benessere indoor.  Sul fronte della domanda energetica un ulteriore aiuto arriva invece da un più efficiente generatore di calore e dai nuovi pannelli fotovoltaici.

     

    >>Leggi anche Prosumer condominiali, come realizzare le prime mini comunità energetiche<<

     

    L’innovazione non è solo data dalla tecnologia. Il progetto ha scelto un approccio consapevole alla sostenibilità da parte dei utenti, coinvolgendo i residenti per andare in contro alle loro esigenze. D’altra parte il comportamento dei condòmini è essenziale per garantire il buon funzionamento di una casa efficiente. Per questo motivo Sharing Cities mira anche incentivare le buone pratiche messe in campo dai residenti, attraverso sistemi di premialità e valutazione delle conseguenze energetiche dei propri comportamenti domestici.

     

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