Eco-Grattacieli che guariscono l’ambiente, l’edilizia salda il debito

    Menzione d’onore al progetto Heal-Berg che immagina un futuro non troppo lontano dove il greenbuilding sia in grado di combattere attivamente il cambiamento climatico

    Eco-Grattacieli che guariscono l’ambiente, l’edilizia salda il debito

     

    (Rinnovabili.it) –  In un pianeta dove gli allarmi sul riscaldamento globale e l’inquinamento si rincorrono giorno dopo giorno, non basta più che l’architettura insegua l’autosufficienza e una bassa impronta ecologica per esser sicura di aver fatto la sua parte nella lotta climatica. È arrivato il momento per l’edilizia di restituire qualcosa all’ambiente. Sfida accettata da Heal-BERG, progetto premiato con una menzione d’onore nel 2017 Evolo Skyscraper Competition. Presentato dai progettisti Luca Beltrame e Saba Nabavi Tafreshi, Heal-BERG non tradisce lo spirito della competizione, da 12 anni impegnata a disegnare il futuro del greenbulding: eco-grattacieli galleggianti in grado di guarire l’ambiente che li circonda e invertire gli effetti dei cambiamenti climatici. Per ora è solo fantascienza, ma come ogni racconto di sci-fi che si rispetti il progetto parte da tecnologie più che attuali e prova a immaginarne sviluppi estremi.

     

    Eco-Grattacieli che guariscono l’ambiente, l’edilizia salda il debito

     

    Sul piano puramente estetico Heal-BERG ricorda una sorta di un iceberg spaziale, asettico e minimalista. Il suo cuore invece è decisamente verde e multi sfaccettato. Secondo Beltrame e Tafreshi, il progetto potrebbe contribuire a migliorare l’ambiente grazie a quattro differenti approcci, primo dei quali consisterebbe nella pulizia e purificazione dell’aria mediante laser. Il riferimento è al lavoro svolto dall’Università della California.  Qui un team di ricercatori ha trovato un modo spezzare le molecole di CO2 e ottenere atomi di carbonio e molecole di ossigeno grazie all’impiego dell’ultravioletto “spinto” o “da vuoto”.

     

    “La nostra visione per Heal-BERG – si legge nella presentazione del progetto – è quella di creare complessi indipendenti (in termini di energia e mobilità), progettati per fermare, guarire e invertire il processo di cambiamento climatico e il suo impatto sulla Terra. Siamo andati in missione per raccogliere alcune delle più recenti innovazioni tecnologiche provenienti da tutto il mondo, e combinarle assieme come elementi di un’inclusione più grande che operano insieme per raggiungere un obiettivo, la sopravvivenza”.

     

    Altro elemento qualificante degli eco-grattacieli galleggianti, la capacità di rendersi autosufficienti sul fronte energetico. Entrano qui in campo tecnologie rinnovabili più o meno mature come l’eolico – attraverso turbine integrate nella struttura aerodinamica dell’edificio – e impianti che sfruttano il gradiente salino (scopri come si ottiene energia pulita dall’osmosi). Chiudono la vision, materiali costruttivi d’avanguardia come il grafene in 3D ottenuto dalla stessa rimozione e conversione della CO2 atmosferica in carbonio e ossigeno, e modalità di trasporto a zero emissioni, come il futuristico Hyperloop (leggi qui i progressi di Hyperloop) e i droni che faciliteranno gli spostamenti tra le diverse unità del complesso.

     

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