eVolo Skyscraper 2013: grattacieli dal futuro

Architettura senza confini e senza tempo, quella dei grattacieli protagonisti del concorso di eVolo. Grattacieli creativi per immaginare un futuro urbano più sostenibile

 

(Rinnovabili.it) – I progetti più stravaganti e creativi del panorama internazionali, raccolti in un unico concorso dalle grandi aspettative: eVolo Skyscraper 2013 e le calotte polari avranno un ombrello.

 

Torna anche quest’anno l’esclusiva rassegna dei progetti più innovativi e stravaganti per i grattacieli del XXI secolo. Stiamo parlano del concorso Skyscrapers 2013 indetto dal magazine eVolo, che nel corso dei sui 7 anni di vita ha raccolto oltre 5.000 proposte rivoluzionando completamente il modo di concepire l’architettura verticale e la sua relazione con l’ambiente naturale e costruito.

Come il concorso Skyscraper 2012, i tre vincitori e le 24 menzioni d’onore di questa edizione, selezionati a partire da 625 progetti provenienti da 83 Paesi diversi, sono stati scelti per la loro creatività e per la capacità di adattare comunità dinamiche e verticali a condizioni reali.


1° Polar Umbrella – Derek Pirozzi (USA)

 

 

“The winner is…” Derek Pirozzi dagli Stati Uniti, con il suo progetto Polar Umbrella, ideato per ricostruire le calotte polari assottigliate dal surriscaldamento globale. Nonostante la quasi certa irrealizzabilità del progetto, le basi su cui poggia sono assolutamente veritiere: negli ultimi 20 anni infatti le calotte polari si sono sciolte più rapidamente che negli ultimi 10.000 anni portandoci a conseguenze drammatiche e inarrestabili.

La gigantesca cupola Polar Umbrella, larga quanto l’altezza dell’Empire State Building (433m), è concepita per proteggere lo strato di ghiaccio dal guadagno solare, immagazzinando nello stesso tempo energia da riutilizzare all’interno della struttura. Più che un ombrello, il grattacielo di Pirozzi è una vera e propria metropoli galleggiante dotata di centrali per la produzione energetica, laboratori di ricerca, un maxi impianto di desalinizzazione osmotica per produrre acqua potabile, dormitori, strutture ecoturistiche ed un’area destinata alla preservazione dell’habitat e della fauna locale.

 

2° Skyscraper Phobia –  Dario Maïkoff e Elodie Godo (Francia)

 

Il secondo posto è stato assegnato al progetto “Skyscraper Phobia” realizzato per rivitalizzare una vasta area industriale di Parigi, attraverso un ingegnoso sistema di unità abitative prefabbricate. La proposta prevede di riutilizzare i materiali di scarto e di demolizione per la costruzione di una struttura modulare a torre, raggruppati attorno ad aree verdi. Tutti gli alloggi di Skyscraper Phobia sono dotati di display multimediali che forniscono in tempo reale all’utente numerosissime informazioni generali e specifiche, a partire dal tasso di occupazione della comunità fino ad arrivare ai singoli consumi energetici ed alla produzione ottenuta grazie al sistema di recupero dell’acqua piovana e di produzione energetica.

Nonostante la solidità della struttura, il grattacielo è concepito per poter essere assemblato e smontato con la stessa facilità, modificando ogni singolo componente modulare secondo le esigenze dell’utente.

 

3° Light Park – Ting Xu e Yiming Chen (Cina)

 

 

Città sempre più affollate. Centri storici rasi al suolo per fare posto a nuove abitazioni. Sempre meno verde e sempre più cemento. Niente paura, la soluzione è il grattacielo galleggiante piazzatosi al terzo posto di Skyscraper 2013. Il progetto intitolato Light Park immagina la creazione di megalopoli galleggianti, sospesa grazie ad un enorme pallone ad elio ed alimentata grazie all’energia solare prodotta dai pannelli fotovoltaici che ricoprono la struttura. Ogni grattacielo sarebbe dotato di tutti i servizi, residenze, centri commerciali, campi da gioco, serre, parchi pubblici per accogliere buona parte della popolazione urbana, liberando così le aree a terra restituendo prezioso spazio verde e soprattutto contribuendo a diminuire la congestione del traffico e l’inquinamento.

 

 

Menzioni d’onore

Sono moltissimi i progetti presentati al concorso Skyscraper 2013 che esplorano un futuro urbano sostenibile creando strutture visionarie capaci di ridurre l’inquinamento atmosferico o di produrre l’energia necessaria ad alimentare intere nazioni. Come la proposta cinese per il  PH Conditioner Skyscraper una sorta di medusa galleggiante che raccoglie i gas inquinanti e le emissioni nocive, neutralizzandone gli effetti negativi per trasformarle ad esempio in concime o in acqua potabile. O ancora il progetto per il Volcano Skyscrape posizionato direttamente sopra i vulcani attivi per catturare l’energia geotermica. Il grattacielo che propone di realizzare il 7° Continente con tutti gli scarti ed i rifiuti dispersi nell’Oceano Pacifico, fino a proposte più concrete come quella di Big Wood, per costruire un prototipo per un grattacielo in legno a Chicago.

 

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