Greenbuilding, ecco i progetti finalisti dell’Aga Khan Award

    Ecco progetti più attenti a bioarchitettura, resilienza e riuso dei materiali tra i 19 finalisti selezionati nell’ambito dell’Aga Khan Award for Architecture

    (Rinnovabili.it) – Architettura galleggiante, attenzione al riuso e soluzioni resilienti. Sono i punti di forza di alcuni dei 19 progetti votati al greenbuilding che si contendono l’Aga Khan Award for Architecture. Selezionati tra quasi 350 contendenti provenienti da 69 paesi, i finalisti attendono il pronunciamento della giuria che assegnerà al primo classificato la bellezza di 1 milione di dollari.

    L’Aga Khan Award for Architecture è un premio che viene assegnato su base triennale a quei progetti che si sono distinti per nuovi standard di eccellenza nel design, nel social housing, nello sviluppo e nel rafforzamento dei legami di comunità, senza tralasciare l’attenzione per le tradizioni e la storia dei luoghi e per il riuso dei materiali.

     

    Il premio è stato istituito nel 1977 e ha fra i suoi indirizzi principali quello di incoraggiare soluzioni creative e inclusive ai bisogni delle comunità in cui c’è una presenza musulmana. Gran parte dei progetti finalisti sono realizzati nel mondo arabo, in Iran o nel sud-est asiatico, ma non mancano proposte per la Danimarca o la spagnola Ceuta.

    Ecco alcuni dei progetti più interessanti in ottica greenbuilding.

     

    Greenbuilding, ecco i progetti finalisti dell’Aga Khan Award

    Makoko Floating School di Lagos

    Makoko ha 80mila abitanti e una sola scuola dove si insegna in inglese, lingua fondamentale per questa parte meridionale della Nigeria. Ma il terreno dove si trova l’istituto è a fortissimo rischio inondazione. La soluzione dello studio NLE punta sulla resilienza di una semplice ma funzionale architettura galleggiante. I banchi di scuola sono su un barcone di 100 mq, riparato da una struttura triangolare alta 10 m. Materiali usati: legno di origine locale, bambù e barili di plastica riciclati. Il design è scalabile e quindi adattabile alle circostanze e ai bisogni locali.

     

    Greenbuilding, ecco i progetti finalisti dell’Aga Khan Award

    Friendship Centre di Gaibandha

    Questo centro si trova in una zona agricola del Bangladesh particolarmente soggetta a terremoti e inondazioni, il cui suolo inoltre è molto cedevole. La soluzione adottata dallo studio URBANA consiste in una struttura in mattoni fatti a mano da materiale locale (ispirati a un importante monastero nelle vicinanze, nel sito archeologico più antico del paese). Pietra e legno sono usati per le rifiniture, mentre l’orientamento e le frequenti aperture permettono una ventilazione naturale. L’edificio, in gran parte ipogeo a causa della natura del terreno, sfrutta tetti verdi e un sistema di pompaggio dell’acqua per prevenire le inondazioni.

     

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    Thread, il centro culturale nel Senegal rurale

    Hub per la cultura, l’arte, ma anche l’agricoltura. Questo centro ha la sua particolarità più evidente nel tetto. Esso è modellato per raccogliere l’acqua piovana attraverso una trasformazione parametrica di un tradizionale tetto spiovente. L’acqua raccolta è una risorsa importante per la coltivazione dei campi durante gli 8 mesi della lunga stagione secca. La struttura si trova a metà strada tra alcuni dei pozzi principali, i campi e l’unico sito di ricarica dei cellulari del villaggio.

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