(Rinnovabili.it) – “Costruire con la terra ci lega al territorio”, sostiene Angels Castellarnau dello studio Edra Arquitectura. Ma la sua ultima opera, un’abitazione che affianca legno e paglia alla terra cruda, a quello stesso territorio si ispira e porta beneficio. Infatti la casa in terra cruda che ha realizzato ad Ayerbe, nell’Aragona spagnola, prende spunto dall’architettura tradizionale e riesce a dimezzare le emissioni di CO2, ottenendo un’impronta ecologica minima certificata dall’analisi del ciclo di vita dell’edificio. Caratteristiche che gli sono valse di recente anche l’approdo tra i progetti finalisti del Terra Award 2016.
Non è una semplice casa in terra cruda, perché alle tecniche standard lo studio spagnolo ha aggiunto una lunga serie di accorgimenti e strategie per migliorare il comportamento termico dell’edificio e l’efficienza energetica complessiva. I materiali sostenibili impiegati – oltre alla terra, anche pietra, paglia, legno, lana e calce idraulica naturale – sono stati reperiti tutti entro un raggio massimo di 150 km e compongono l’80% del peso totale dell’edificio. Una scelta a km 0 che ha permesso di tenere basse anche le emissioni di CO2 del cantiere e dare un beneficio all’economia locale.
Le pareti sono spesse 45 cm, composte non soltanto di terra cruda ma da un impasto in cui è stata incorporata anche della paglia, in modo da migliorare le prestazioni termiche della casa, situata nella regione dei Pirenei. Per i muri è stato utilizzato un intonaco di calce realizzato con la tecnica del calicostrado, basata sull’argilla locale. Per quanto riguarda l’isolamento, inoltre, il tetto ha uno strato di 20 cm di lana di pecora, mentre i solai sono in legno e pannelli di sughero naturale. Le finestre sono orientate in modo da massimizzare la quantità di luce naturale che può filtrare all’interno, riducendo ulteriormente i consumi energetici. Completano il quadro delle caratteristiche sostenibili un sistema di riscaldamento a biomassa che fornisce anche l’acqua calda e una cisterna interrata nel cortile per raccogliere l’acqua piovana, che viene riutilizzata.
in general seguo volentieri senza commentare la vostra rivista online. Ma in questo articolo mi permetto di farvi notare che ci sono alcune imprecisioni.
La più evidente è questa casa è dichiarata rammed earth e non viene indicato che si tratta di una miscela contenente cemento.
è molto importante la differenzazione tra i due stili: rammed.earth senza o con cemento.
sono 2 tipi MOLTO diversi di costruzione, uno è Pisè l’altro no…
Senza- ad esempio è tutto il nord africa e gli edifici di martin rauch.
Con- sono edifici moderni principalmente in america e australia.
A mio parere le case in misto cemento-terra sono delle bellissime case in cemento armato, ma non hanno niente a che vedere con le proprietà e la sostenibilità di quelle prive di cemento.
( ho progettato e realizzato una casa in Pisè in toscana nel 2011, e abbiamo studiato molto prima di decidere di NON utilizzare cemento nella miscela)
Buon lavoro!
In qualità di geotecnico e nel limite del possibile gradirei conoscere le percentuali di miscele usata, i risultati delle prove svolte su campione. Grazie cordialità