Torino si aggiudica l’International Architecture Awards 2012

Uno dei più importanti riconoscimenti per la qualità della pianificazione urbana, destinato a progetti che hanno saputo valorizzare materiali innovativi coniugando aspetti ambientali e sociali.

(Rinnovabili.it) – Grande notizia per la città di Torino che quest’anno si è aggiudicata l’ambito premio “International Architecture Awards 2012”, promosso dal Chicago Athenaeum – Museum of Architecture and Design e destinato a mettere in luce i progetti internazionali di pianificazione urbana che meglio hanno saputo investire sulla qualità della progettazione, sull’utilizzo di materiali innovativi e sull’attenzione all’impatto ambientale.

A ricevere il tanto ambito riconoscimento è stato il progetto per il Parco Dora Spina 3 di Latz + Partner e STS S.p.A., che ha rappresentato uno degli interventi più importanti ed estesi degli ultimi anni, andando ad intervenire su una porzione di territorio di oltre 450.000 mq, riqualificando contemporaneamente in una serie di aree industriali dismesse e valorizzando gli aspetti paesaggistici, ambientali ed urbanistici dell’area.

“Il riconoscimento internazionale mi rende orgoglioso e mi fa piacere” ha commentato il Sindaco, Piero Fassino, sottolineando che “oltre ad essere un segnale molto positivo che viene dal mondo del design e dall’architettura è la riconferma che l’enorme opera di rinnovamento urbanistico della città è stata ispirata a una grande visione d’insieme e che la trasformazione urbana di Torino ha accresciuto significativamente la dotazione di spazi verdi ed elevato la qualità ambientale delle aree restituite ai cittadini”.

Il progetto del Parco Dora ha riguardato principalmente tre aspetti: l’integrazione visiva e funzionale del parco con il fiume, la metamorfosi estetica e funzionale delle preesistenze industriali conservate e la connessione urbana; sono queste le caratteristiche che gli hanno consentito di sbaragliare gli altri 81 concorrenti provenienti da ben 28 differenti nazioni, dimostrando ancora una volta le potenzialità del territorio italiano.

Articolo precedenteBiodiesel: non è tutto oro quel che luccica
Articolo successivoFuel cell, il mercato è in crescita