Dai camini idrotermali l’energia per esplorare i fondali

Un gruppo di ricerca giapponese ha messo a punto delle batterie naturali che sfruttano le sorgenti idrotermali comunemente presenti sul fondo dell’oceano

Batterie naturali dai camini idrotermali(Rinnovabili.it) – Esplorare le profondità oceaniche presenta enormi sfide tecniche, molte delle quali potrebbero essere superate se esistesse un modo economico ed efficiente per fornire energia ai macchinari mentre si trovano a viaggiare chilometri sotto la superficie del mare. Per affrontare questo problema, un gruppo di ricerca giapponese sta studiando la messa a punto dei batterie naturali che sfruttino le sorgenti idrotermali comunemente presenti sul fondo dell’oceano.

 

Lo scienziato Ryuhei Nakamura del Center for Sustainable Resource Science e i colleghi dell’Università di Tokyo hanno creato un sistema robotizzato che funziona come una famiglia pile capaci di catturare l’energia dei fluidi idrotermali. Si tratta di acqua geotermicamente riscaldata, localizzata comunemente nei pressi di aree vulcanicamente attive e ricca di ioni negativi. Mettendo un elettrodo nel fluido idrotermale e un altro nella vicina acqua di mare (ricca di ioni positivi) si è in grado di creare un gradiente chimico, che a sua volta produce corrente elettrica.

 

La nostra sfida più grande è stata quella di costruire sistemi elettrochimici ad azionamento remoto per il funzionamento di fuel cell nelle profondità marine”, spiega Nakamura. “Questa è in assoluto la prima dimostrazione di una cella a combustibile elettrochimica in un camino idrotermale”, ha aggiunto il ricercatore, affermando che i primi test hanno dato risultati piccoli ma soddisfacenti: il prototipo per ora genera energia sufficiente per illuminare tre lampade a Led.

 

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