Eco-cooler: aria condizionata fai-da-te senza elettricità

Realizzato con semplici bottiglie di plastica riciclate, aiuta a ridurre le temperature interne senza bisogno dell’elettricità.

Eco-cooler: aria condizionata fai-da-te senza elettricità

 

(Rinnovabili.it) – Oltre la metà della popolazione del Bangladesh vive in baracche di lamiera, situate in prossimità delle periferie industriali e in aperta campagna. Durante la primavera e l’estate, le temperature esterne raggiungono con facilità raggiungono i 45 ° C, rendendo queste capanne letteralmente arroventate. Per realtà abitative ancora troppo lontane dai dettami della climatizzazione passiva una soluzione ponte potrebbe essere rappresentata da Eco-cooler, sistema di condizionamento che non richiede energia elettrica per funzionare ed è ottenuto a partire da comuni rifiuti: bottiglie di plastica e cartone.

Sembra troppo bello per essere vero eppure il sistema esiste ed è stato sperimentato proprio in Bangladesh dimostrando di poter abbassare la temperatura di 5 gradi centigradi. L’idea è venuta in mente ad alcuni impiegati della Grameen-Intel, società con sede a Dacca, che fornisce soluzioni IT agli imprenditori delle comunità rurali.

 

L’invenzione si è tramuta in un progetto, free e senza diritti d’autore, grazie alla creazione di un sito web da cui è possibile scaricare le informazioni per auto-fabbricarsi in casa il sistema di condizionamento.

La “ricetta” è semplice e non richiede più di sei passaggi.

Per costruire Eco-Cooler basta un pezzo di cartone delle stesse dimensioni delle finestre della propria abitazione e delle bottiglie di plastica usate a cui tagliare il fondo. Il cartone va forato in maniera da inserire i colli delle bottiglie nelle aperture. Come spiega il video, il design è semplice e funziona seguendo lo stesso principio con cui cambia la temperatura dell’aria quando la soffiamo con la bocca  aperta (aria calda) o semichiusa (aria più fredda). Le bottiglie funzionano nello stesso modo: l’estremità più grande prende l’aria calda esterna e la variazione di pressione nel passaggio attraverso il collo raffresca l’aria.

https://www.youtube.com/watch?v=jPuh8IFbIzQ

 

 

In un’intervista a Mumbrella Asia, Syed Gousul Alam Shaon, managing partner e direttore creativo di Grameen-Intel, ha dichiarato: “Dopo i test iniziali, i progetti  sono stati messi on-line perché potessero essere scaricati gratuitamente da tutti. Le materie prime sono facilmente reperibili, rendendo quindi Eco-Cooler una soluzione conveniente ed ecologica”.

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5 Commenti

  1. Scientificamente parlando, la spiegazione che viene data è sbagliata. Dire che l’aria entra dal lato largo ed esce “compressa” dal lato stretta, implica un riscaldamento adaibatico del gas che poi viene recuperato dall’espansione in uscita: risultato nessun raffreddamento dell’aria per tal ragione.
    Quello che potrei dire invece è che se esiste un flusso d’aria di base per effetto convettivo dall’esterno verso l’interno dell’abitazione si vengono a creare dei flussi d’aria più veloci e con vortici che si comportano come un ventilatore per chi si trova all’interno, ma nulla più.
    In altre parole a dare sollievo è l’evaporazione del nostro sudore, ma ad una misura fatta semplicemente con un termometro non mi aspetto differenze con e senza eco-cooler.

    • Ma non segue il principio fisico dell’effetto Joule-Thompson? Che afferma, in soldoni, che un gas espandendosi o comprimendosi varia la sua temperatura? Tra l’altro l’effetto spiega perché l’H2 è infiammabile, questo gas prevede un effetto Joule-Thompson negativo ed espandendosi si riscalda fino ad una fase critica di combustione.

  2. L’aria viene compressa all’esterno, e per questo si riscalda, per la compressione. Prima di entrare cede parte di questo calore aggiunto e, quando entra nella stanza, si dilata e perciò si raffradda, assorbendo il calore della stanza.

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