L’innovazione tecnologica di ENEA alla Maker Faire

Dal 18 al 20 ottobre, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile presenterà le sue ultime soluzioni tecnologiche. Particolare attenzione è dedicata al cibo e alla filiera agroalimentare.

ENEA
Credits: Alexas_Fotos da Pixabay

Bioplastica, coltura idroponica e nuovi sistemi di compostaggio: ecco le novità di ENEA

 

(Rinnovabili.it) – ENEA – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – presenterà alla Maker Faire Rome 2019le sue nuove soluzioni tecnologiche per produrre packaging 100% biodegradabile e coltivare microverdure a bordo di veicoli spaziali.

 

Fra le attività sperimentali presentate da ENEA nel settore agroalimentare per la diminuzione dell’impatto ambientale degli scarti di filiera e la valorizzazione dei rifiuti, spicca la realizzazione di un processo innovativo attraverso cui le acque reflue della filiera casearia sono utilizzate per produrre bioplastica per imballaggi e packaging per la conservazione degli alimenti. Il risultato sono vaschette per i formaggi o bottiglie per il latte 100% biodegradabili e compostabili. Il progetto, condotto da Enea in collaborazione con la start-up pugliese EggPlant, è stato sviluppato nell’ambito del bando della Regione Puglia INNONETWORK e finanziato con 1,4 milioni di euro.

 

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Ma non c’è solo questo. Nell’area della Maker Faire dedicata ad ENEA si potrà visionare “Hortextreme”, il prototipo innovativo che, senza pesticidi né agrofarmaci, permette di coltivare microverdure a bordo di veicoli spaziali. Realizzato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Università di Milano nell’ambito della simulazione di una missione su Marte a cura dell’Austrian Space Forum, l’orto consiste in un sistema a contenimento di 4 m2 dove vengono coltivate quattro specie di microverdure selezionate per completare il ciclo vitale in 15 giorni e garantire un corretto apporto nutrizionale ai membri dell’equipaggio, grazie a un sistema idroponico con riciclo dell’acqua.

 

 

Tra i progetti in mostra anche un sistema per il monitoraggio e il controllo del processo di compostaggio per trasformare i rifiuti della filiera agroalimentare in risorse quali integratori, creme di bellezza, mangimi e altri prodotti di qualità. Si tratta di “Compostino”, un sistema a basso costo in grado di rilevare e mantenere le condizioni ottimali per la bio-ossidazione e l’umificazione dei rifiuti, rilevando eventuali anomalie. Il sistema si avvale della piattaforma open source Arduino, di un network di sensori di controllo e monitoraggio dei parametri del compost, di un sistema di sonde costruite con stampanti 3D e di una rete di trasmissione wireless dei dati. Tramite i sensori, Compostino acquisisce dati quali temperatura, emissioni (CO2 e ammoniaca), ma anche umidità e PH del compost e li trasmette via Bluetooth a un database remoto.

 

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Farà compagnia a Compostino, MIG, la mini-fattoria hi-tech mobile per produrre verdure e ortaggi destinati al personale militare impiegato in operazioni di pace in aree povere o prive di risorse naturali. Realizzato nell’ambito del Piano Nazionale della Ricerca Militare del Ministero della Difesa, in collaborazione con le aziende Acta Invicta e G&A Engineering, MIG consente la coltivazione idroponica di microverdure all’interno di uno speciale container computerizzato e dotato di illuminazione LED, senza l’impiego di personale specializzato.

 

Infine, verrà presentato il progetto SIMBA (Sustainable Innovation of MicroBiome Applications in Food System) per migliorare la produttività, la qualità e la sostenibilità delle catene alimentari utilizzando il microbioma, vale a dire l’insieme di batteri, funghi e virus, dei loro genomi e delle interazioni che questi stabiliscono in un determinato ambiente. Nell’ambito del progetto, spettano all’ENEA la selezione di ceppi microbici con funzioni di promozione della crescita delle piante, al fine di migliorarne la capacità di difesa e di assorbimento dei nutrienti.

 

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