Litio da fonte geotermica, la nuova sfida tecnologica di Enel cerca talenti

Sulla piattaforma openinnovability.com è attiva la nuova challenge “BRINEMINE – Extracting Lithium from Geothermal Brines”. Premio fino a 30 mila dollari al miglior progetto per estrarre il litio dalle salamoie geotermiche

litio

 

 

(Rinnovabili.it) – Hai un’idea o una tecnologia che potrebbe trasformare la tradizionale industria del litio, rendendo l’estrazione di questo metallo più economica ed ecologica? Esiste un posto in grado di valorizzarla e farle prendere forma: è openinnovability.com, la piattaforma di crowdsourcing di Enel aperta a start up, studenti, imprenditori, associazioni, ricercatori e chiunque aspiri a creare soluzioni capaci di coniugare innovazione e sostenibilità. L’obiettivo, come spiega la stessa società, “è coinvolgere efficacemente il più ampio numero di interlocutori, fare scouting di nuove proposte e idee relative al core business di Enel”, con occhio sempre aperto anche sulle sfide ambientali e sociali.

Un concetto ben dimostrato dall’ultima “challenge” lanciata dalla azienda, una call for ideas che entra nel vivo di uno più attuali problemi energetici: l’approvvigionamento del litio. Elemento nevralgico delle moderne batterie ricaricabili, il litio sta velocemente espandendo i suoi orizzonti applicativi dalla classica elettronica portatile all’elettromobilità e allo stoccaggio di rete, due settori destinati ad un vero e proprio boom nel breve-medio periodo.

Ma come per tutte le risorse naturali, anche il litio esiste in quantità limitata.

 

Questo metallo è ottenuto da due fonti: miniere e salamoie. E mentre le prime scarseggiano, le seconde risultano decisamente più difficili da trattare, soprattutto se si tratta di riserve sotterranee. Come parte degli studi di settore, negli ultimi anni sta guadagnando interesse lo sfruttamento delle salamoie geotermiche, fluidi ipersalini che vengono reiniettati nel sottosuolo a valle del ciclo di produzione elettrica nelle centrali geotermiche che contengono al loro interno quantità concentrate di metalli disciolti, come il lito e la silice.

Questa opzione, in passato scartata per l’assenza di vantaggi competitivi rispetto alla tradizionale estrazione in miniera, ha acquistato velocemente un nuovo valore in vista dell’esaurimento delle fonti di approvvigionamento tradizionali. Non solo. I minerali presenti nei fluidi di reiniezione oltre a costituire una preziosa risorsa non ancora valorizzata, rappresentano una criticità nella gestione del ciclo di produzione geotermico a causa della tendenza a creare depositi e ostruzioni nell’impiantistica, riducendo la produttività.

Realizzare una soluzione che possa trasformare queste criticità in una fonte di risorse ad alto valore, come il litio, potrebbe offrire nuove opportunità anche di carattere commerciale.

 

Estrarre il litio dalle salamoie geotermiche: la call di Open Innovability

La sfida che Enel lancia oggi a innovatori, ricercatori e startupper è semplice: trovare nuovi metodi o idee per estrarre economicamente il litio dalle salamoie geotermiche. L’obiettivo è realizzare un impianto pilota per l’estrazione di risorse dai fluidi geotermici che sia scalabile e in grado di mostrare costi di produzione dei minerali competitivi con i prezzi di mercato.

Le proposte dovranno includere una descrizione dettagliata della soluzione e dell’innovazione apportata con precisi dettagli di implementazione. Un comitato di esperti selezionerà le migliori proposte valutandole secondo criteri come la fattibilità scientifica e tecnica generale; il potenziale economico di concetto, il potenziale di business per Enel, la quota di novità e creatività, il potenziale di posizione proprietaria (se la tecnologia è nuova e brevettabile), la funzionalità ed esperienza di utilizzo, il realismo e il livello di maturità della soluzione proposta. In palio vi sono 30mila dollari per la soluzione che soddisferà tutti i requisiti tecnici della fase 2.

La scadenza per presentare idee e progetti è fissata al 31 dicembre del 2019

 

Maggiori informazioni e il regolamento completo della sfida sono disponibili sulla piattaforma OpenInnovability.

 

La call è in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che i 193 Paesi membri dell’ONU si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. Per la precisione, la challenge segue l’obiettivo nove (SDG 9) “Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile” e l’obiettivo dodici (SDG 12) “Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo”.

Dall’apertura della piattaforma sono oltre 60 le challenge lanciate da Enel agli innovatori di tutto il mondo per cercare nuovi progetti in campo della generazione termica, delle energie rinnovabili, di infrastrutture e reti, della digitalizzazione delle soluzioni per i consumatori. Progetti che, una volta cresciuti e pronti al balzo a livello industriale, sono entrati a far parte del portfolio d’innovazioni del gruppo Enel. E oggi sono più di 4 mila le start-up aderenti al Network coordinato da Open Innovability, con oltre 200 progetti attivi.

#EnelOpenInnovability

 

In collaborazione con Enel
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