Se le auto ecologiche richiedono minori spese

Uno studio del MIT rivela: i veicoli a basse emissioni sono in generale meno costosi delle automobili più inquinanti

Se le auto ecologiche richiedono minori spese

 

(Rinnovabili.it) – Inquinare meno significa anche risparmiare. Si potrebbe riassumere così il risultato del nuovo studio sulle auto ecologiche, firmato del  MIT di Boston. I ricercatori americani hanno dimostrato che quando sono inclusi nel prezzo di un veicolo anche i costi di esercizio e di manutenzione, le auto che emettono meno carbonio sono tra le opzioni meno costose del mercato. “Se si guarda, in totale, i veicoli più popolari oggi sul mercato, ci si accorge di non dover per forza pagare di più per un veicolo ecologico”, spiega Jessika Trancik, professoressa presso l’Istituto di Dati, Sistemi e Società (IDSS) del MIT, e autore senior dello studio. “In effetti, il gruppo di veicoli più economici sono anche quelli con i livelli più bassi di emissioni”.

 

Lo studio ha preso in esame 125 modelli di auto fra tradizionali, ibride ed elettriche, e ne ha stimato il costo calcolando sia il prezzo base che le spese operative sulla vita del veicolo.

I ricercatori hanno preso in considerazione anche le emissioni associate al veicolo – i calcoli includono quelle associate alla produzione dell’auto e del suo carburante – e li hanno confrontati con gli obiettivi emissivi degli USA nel settore trasporti per il periodo compreso tra il 2030 e il 2050. In base ai risultati, le auto immatricolate negli Stati Uniti nel 2014 hanno emissioni medie del 50% più alte rispetto al livello necessario per rispettare il target di carbonio del 2030. Tuttavia, evidenziano i ricercatori, la maggior parte dei veicoli ibridi ed elettrici venduti nel 2014 è in linea con l’obiettivo climatico.

 

“I nostri risultati mostrano che le ecoalternative più popolari come la Nissan Leaf permettono già oggi di risparmiare una notevole quantità di emissioni, e di essere abbastanza abbordabile quando sono considerati i costi operativi”, osserva il co-autore Marco Miotti “In particolare, il beneficio del propulsore elettrico supera di gran lunga le emissioni aggiuntive legate alla produzione della batteria”. Oltre alla ricerca, gli esperti del Mit hanno rilasciato un’applicazione e creato un sito web, carboncounter.com, dove si trovano le performance dei 125 tipi di auto analizzati, a disposizione dei consumatori che vogliono conoscere l’impatto ambientale della vettura che possiedono o di quella che vorrebbero acquistare.

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1 commento

  1. Gli interessi in gioco sono oggi ancora a favore delle auto a combustione interna. E’ pacifico che la spinta decisiva deve venire da chi Governa con incentivi appropriati, come è avvenuto per il Fotovoltaico, senza incentivi la conoscenza dell’utilizzo del fotovoltaico sarebbe ancora un elemento da laboratorio.
    Non si capisce bene la difficoltà, anche perché chi governa trasferirà una parte della tassazione attuale su nuovi veicoli, così da compensare le diverse entrate, regalando al pianeta una buona dose di risanamento ambientale.

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