e-Car e stili di guida: c’è sintonia fra gli europei

Secondo un’indagine svolta in sei paesi UE, le abitudini degli automobilisti europei si adattano perfettamente ai requisiti delle mobilità elettrica

(Rinnovabili.it) – La maggior parte degli stili di guida adottati dagli automobilisti europei sono compatibili con l’uso di veicoli elettrici. A rivelarlo è il Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione europea dopo aver condotto un’indagine in sei stati membri (Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito). La scelta di questi paesi è stata quasi obbligata dal momento che sono quelli in cui, nel 2011, sono state vendute a livello europeo il 75% delle nuove autovetture.

 

Lo scopo principale dello studio era quello di esaminare i profili di guida in modo da poter stimare potenziali corrispondenze con quelli inerenti le operazioni di ricarica veicoli elettrici. I risultati mostrano che esiste una certa sintonia tra questo di tipo di mobilità e le abitudini europee; ad esempio, la distanza media giornaliera compresa tra 40 e 80 km può essere comodamente coperta dalle attuali e-car, così come il tempo di parcheggio tra diversi viaggi in auto nel corso della giornata risulta essere di circa 6 ore, adatto per le operazioni di ricarica. Dopo l’ultimo spostamento giornaliero, la macchina è solitamente parcheggiata per più di 16 ore, ovvero una durata più che sufficiente per una ricarica completa lenta.

 

Il CCR ha inoltre esaminato gli atteggiamenti verso i veicoli plug in e a batteria in questi stessi sei paesi europei: gli automobilisti sono in grado di vedere le opportunità che questo settore della mobilità è in grado di offrire (zero rumore, zero emissioni), ma prima di poter considerare le e-car una valida alternativa devono essere soddisfatti per i guidatori è necessario che venga soddisfatta una serie di pre-requisiti, come ad esempio un prezzo più basso e un migliore driving range. Inoltre, molti automobilisti soffrono la poca familiarità con alcuni aspetti dei veicoli elettrici, in particolare il tempo e i costi di ricarica, sottolineando così la necessità di una serie di campagne di dimostrazione, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della mobilità elettrica.

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