In Gran Bretagna stop a diesel e benzina dal 2040 per respirare meglio

Dopo Francia, Norvegia e Olanda, anche il Regno Unito si dà l’obiettivo di abbandonare i motori diesel e benzina in un paio di decenni

diesel

 

Il governo ha un piano per eliminare i mezzi diesel e benzina in 23 anni

 

(Rinnovabili.it) – Niente più auto a benzina o diesel entro il 2040. Anche la Gran Bretagna si aggiunge al gruppetto di stati europei che tirano la volata della mobilità a basse emissioni. Francia, Olanda e Norvegia hanno già reso pubblici i loro impegni: la prima ha fissato anch’essa l’asticella al 2040, mentre olandesi e scandinavi sono pronti ad “attaccare la spina” già dal 2025. La decisione di un colosso come Volvo di produrre solo auto elettriche e ibride dal 2019, dunque, non è un fulmine a ciel sereno. E sebbene l’Agenzia internazionale per l’energia conti ad oggi appena 2 milioni di veicoli elettrici in tutto il mondo, le prospettive sembrano incoraggianti.

La tecnologia sta galoppando verso nuove mete, e lo dimostra la nuova analisi di Bloomberg, secondo cui le vendite di EV in tutto il mondo cresceranno costantemente nei prossimi anni, dal record di 700 mila unità immatricolate nel 2016 a 3 milioni entro il 2021.

 

>>Leggi anche: In 10 anni le auto elettriche costeranno meno di quelle a benzina <<

 

Da qui la decisione del governo, che si proietta nell’ordine di idee che i mezzi ibridi ed elettrici saranno il futuro. La scelta è inoltre resa necessaria dall’impatto inutile ed evitabile che l’inquinamento da ossidi di azoto sta generando sulla salute delle persone. Infatti l’annuncio è contenuto in un piano più vasto di miglioramento della qualità dell’aria, che però complessivamente non piace agli ambientalisti. Il piano, che sarà reso pubblico entro fine mese, prevede misure che le autorità locali trovate in violazione delle norme UE devono adottare urgentemente: ad esempio l’adeguamento degli autobus e degli altri mezzi pubblici, modifiche alla viabilità, riprogrammazione dei semafori ma niente misure davvero risolutive. Manca infatti la “tassa tossica” (T-charge) che invece ha varato Londra di recente, chiedendo 10 sterline ogni giorno feriale alle auto troppo vecchie e inquinanti che entrano in alcune particolari zone della città.

Articolo precedenteA Roma partono i primi esperimenti di mobilità a idrogeno
Articolo successivoContro il NYMBY la nuova centrale nucleare Moorside sputerà arcobaleni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!