Milano: strade aperte a monopattini elettrici e hoverboard

Monopattini elettrici: conclusa la posa dei cartelli segnaletici. Via libera anche per i segway nelle aree pedonali, nelle ciclabili, ciclopedonali e zone 30. Hoverboard e monoruote solo nelle aree pedonali

monopattini elettrici
Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay

Milano, conclusa la posa dei cartelli: da oggi monopattini elettrici, hoverboard e segway potranno – quasi – liberamente circolare in città

(Rinnovabili.it) – Il Capoluogo meneghino si conferma apri fila italiano nel settore della micromobilità: da oggi, lunedì 9 dicembre, monopattini elettrici, hoverboard, segway e monoruote potranno  circolare a Milano, pur ovviamente nel rispetto di alcune fondamentali regole.  A renderlo noto è Palazzo Marino con una nota pubblicata sul sito del Comune.

La posa dei 130 cartelli segnaletici lungo la cintura esterna della città a Milano dà il via alla cosiddetta “sperimentazione” che, come previsto dalle linee guida del Ministero dei Trasporti lo scorso giugno, proseguirà fino luglio 2021. 

Questa sperimentazione è per noi molto importante e ne verificheremo l’andamento con attenzione e interesse”, ha dichiarato Marco Granelli assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici. “I monopattini e gli altri micro mezzi elettrici, al pari delle biciclette contribuiscono a migliorare la qualità della mobilità urbana ma è necessario che vengano usati con molto buonsenso. Le strade sono di tutti e i marciapiede appartengono ai pedoni, per questo siamo stati chiari nel definire gli ambiti dove possono circolare al fine di garantire la sicurezza di tutti. Chi li usa deve farlo con prudenza e attenzione per sé e per gli altri perché non sono giocattoli”.

 

Come accennato sopra, la circolazione dei veicoli, siano essi monopattini elettrici, hoverboard, segway oppure monoruote, sarà consentita solo nel rispetto di alcune regole.
Nel dettaglio, i “micro veicoli di mobilità elettrica” potranno circolare nelle aree pedonali purché la velocità del mezzo non superi i 6 chilometri orari (il decreto prevede che i dispositivi siano dotati di limitatore di velocità) e, ma solo per monopattini e segway, su piste e percorsi ciclabili, ciclopedonali e nelle Zone 30 con il limite di velocità di 20 chilometri orari. Come indicato dagli 80 cartelli posti all’ingresso delle strade, ne è invece vietata la circolazione lungo i tratti con la pavimentazione in pietra di fiume, lungo le corsie preferenziali (anche in Zone 30) contigue ai binari del tram – a meno che non siano in una sede stradale separata – , nelle aree di parcheggio a fondo cieco e nelle gallerie pedonali.

 

Altrettanto importante – sottolinea Palazzo Marino – è il rispetto delle regole in fatto di sosta e parcheggio. Com’è per le biciclette in sharing, anche i “nuovi” veicoli potranno infatti essere parcheggiati negli stalli dedicati alle biciclette – oltre 32mila, dei quali 6.900 esterni al Municipio 1 collocati nelle aree adiacenti alle fermate della metropolitana e 3.350 si lungo le piste ciclabili – oppure al lato della strada, purchè la sosta non risulti essere espressamente vietata da appositi cartelli e “mai in contrasto con quanto previsto dal codice della strada e sempre con buonsenso affinché non costituiscano un intralcio o un pericolo”. Da ultimo, sottolinea l’assessorato alla Mobilità e Lavori Pubblici, l’importanza per tutti i cittadini di utilizzare solo veicoli omologati, dotati di luci e limitatori di velocità, sempre efficienti e in buone condizioni di sicurezza.

L’annuncio, è giusto ricordarlo, arriva dieci giorni dopo il sit-in organizzato a Roma da Legambiente per chiedere al Ministero dei Trasporti l’equiparazione dei mezzi alle biciclette. Soluzione che, a detta dell’associazione, ne faciliterebbe la circolazione e la diffusione grazie ai riferimenti normativi già presenti nel codice della strada.

 

>>Leggi anche: “Così la mobilità sostenibile urbana può ridurre di 1/3 la CO2 nazionale”<<

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