Pacchetto Clean Mobility: nuovi standard per le emissioni auto

Dai nuovi limiti alla CO2 alla direttiva sui veicoli puliti: la commissione Europea aggiorna la sua strategia per la mobilità approvando un ricco pacchetto di misure dedicate

Pacchetto Clean Mobility emissioni auto

 

La Commissione Europea lancia il Pacchetto Clean Mobility

(Rinnovabili.it) – Entro il 2030, le emissioni medie delle nuove auto e dei nuovi furgoni europei dovranno essere del 30% più basse rispetto al 2021. Lo prevede la nuova proposta legislativa sugli standard emissivi per autovetture e veicoli commerciali leggeri che dovrebbe disciplinare il settore comunitario dopo il 2020. Il provvedimento è parte del pacchetto Clean Mobility adottato oggi dalla Commissione Europea, un insieme di misure, legislative e non, con cui l’esecutivo aggiorna la sua strategia trasporti.

“La Commissione – spiega Violeta Bulc, Commissaria per i Trasporti – interviene in maniera decisiva per rispondere a una sfida sempre più importante: riconciliare le esigenze di mobilità degli europei con la protezione della loro salute e del nostro pianeta. Tutti gli aspetti di questa sfida sono presi in considerazione: promuoviamo veicoli più puliti, rendiamo l’energia da fonti alternative più accessibile e ottimizziamo i nostri sistemi di trasporto”.

 

L’esecutivo cerca di conciliare le richieste dell’automotive con le attuali esigenze climatiche percorrendo quelle direttive d’azione definite nella sua Strategia europea per una mobilità a basse emissioni, presentata a giugno 2016. Le proposte normative, come chiarisce Maroš Šefčovič, responsabile per l’Unione dell’energia, hanno il preciso obiettivo di far sposare competitività industriale e lotta ecologica, definendole condizioni che permetteranno ai produttori europei di condurre la transizione energetica mondiale anziché seguire gli altri. Li spronerà a fabbricare i veicoli migliori, più puliti e più competitivi riguadagnando così la fiducia dei consumatori”.

 

Ecco perché nel pacchetto Clean Mobility trovano spazio, accanto ai nuovi standard per le emissioni auto, anche la direttiva sui veicoli, una serie di  soluzioni di investimento per la diffusione a livello transeuropeo di un’infrastruttura per i combustibili alternativi e l’iniziativa europea sulle batterie. Dentro anche la direttiva sui trasporti combinati e la nuova norma sui servizi di trasporto bus per le lunghe distanze

 

Nuovi standard per le emissioni di auto e furgoni

Come anticipato, la proposta di Bruxelles prevede di tagliare, entro il 2030, le emissioni medie di CO2 per  autovetture e veicoli leggeri, del 30% rispetto ai valori del 2021. Ma aggiunge anche una fase intermedia: un primo taglio del 25% da raggiungere nel 2025.

Stop dunque alla definizione di obiettivi emissivi espressi in grammi di CO2 per km percorso, che caratterizzano invece gli attuali target comunitari per 2020 (i produttori devono raggiungere un limite di 95 g di CO 2 / km per le autovetture e 147 g di CO 2 / km per i veicoli commerciali leggeri veicoli entro la fine del decennio)

Questo cambiamento nella modalità di definizione degli standard, rispecchia un passaggio fondamentale, quello  dal ciclo NEDC (New European Driving Cycle) al WLTC (Worldwide harmonized Light vehicles Test Cycles) avvenuto il 1° settembre di quest’anno. Dietro queste due sigle si celano due differenti sistemi per valutare i livelli di emissioni inquinanti dei veicoli e per il consumo di carburante. E l’NEDC – utilizzato negli anni passati – si è dimostrato completamente fallimentare nel fornire le reali prestazioni delle vetture.

 

Il quadro proposto combina, inoltre, gli obiettivi di CO2 per il 2025 e il 2030 con un meccanismo di incentivazione tecnologicamente  neutrale per veicoli a zero e a basse emissioni.

 

Pacchetto Clean Mobility emissioni auto

 

 

Le altre misure del pacchetto Mobilità Pulita

– la direttiva sui veicoli puliti, che promuove soluzioni per una mobilità pulita negli appalti pubblici, offrendo così un forte stimolo alla domanda e all’ulteriore diffusione di soluzioni di mobilità pulita;

 

– un piano di azione e una serie di soluzioni di investimento per la diffusione a livello transeuropeo di un’infrastruttura per i combustibili alternativi, con l’obiettivo di accrescere il livello di ambizione dei piani nazionali, aumentare gli investimenti e fare in modo che i consumatori li accolgano con favore;

 

– la revisione della direttiva sui trasporti combinati, che promuove l’uso combinato di diversi modi di trasporto delle merci (ad es. Tir e treni), e che faciliterà la richiesta di incentivi da parte delle imprese stimolando così l’uso combinato di camion, treni, chiatte o navi;

 

– la direttiva sui servizi di trasporto passeggeri effettuati con autobus, che incoraggia lo sviluppo di collegamenti effettuati in bus su lunghe distanze attraverso l’Europa come alternativa all’uso delle auto private. I viaggiatori, in particolare quelli con redditi bassi, beneficeranno così di una scelta di opzioni di mobilità più ampia, migliore e più accessibile;

 

– l’iniziativa sulle batterie, che riveste un’importanza strategica per la politica industriale integrata dell’UE affinché i veicoli e altre soluzioni di mobilità del domani e i rispettivi componenti siano concepiti e prodotti nell’UE (leggi anche Bruxelles lancia l’Alleanza europea delle batterie).

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