Progetto CHIC: Con i bus a idrogeno Bolzano ha tagliato 600 t di CO2

Presentato al Safety Park il bilancio dell’iniziativa di ricerca. Rinner: “Ora capire come questa tecnologia possa essere utilizzata ancora di più nel trasporto pubblico”

l'Autobus a idrogeno di Bolzano (foto di h2-suedtirol)
L’autobus a idrogeno di Bolzano (foto di h2-suedtirol)

 

(Rinnovabili.it) – La mobilità a fuel cell ha un punto fermo in Europa: il progetto CHIC, iniziativa di ricerca condotta da 23 partner proveniente da 8 Stati membri. Lanciato nel 2010, l’obiettivo di CHIC è quello di mettere in funzione sulle strade di 8 città europee (differenti per clima e urbanistica) nuovi bus a idrogeno e le relative infrastrutture di ricarica, valutandone gli aspetti ambientali ed economici.

 

I risultati ottenuti fino ad ora sono stati presentati in questi giorni al Safety Park di Vàdena, in provincia di Bolzano. L’amministrazione provinciale è, infatti, uno dei partner attivi del progetto, e ha testato in questi anni, cinque dei 56 autobus a fuel cell realizzati. L’incontro è servito per fare il punto sul progetto pilota: gli autobus a idrogeno – è la conclusione degli esperti – hanno svolto regolarmente i servizi di linea urbani e hanno dimostrato di essere un’alternativa affidabile, convincente, e, soprattutto, a zero emissioni, per la mobilità cittadina.

 

Una delle conclusioni più significative del programma di test è stata il miglioramento dell’economia di carburante: 8kg di idrogeno per 100 km, pari ad un miglioramento del 30% in termini di efficienza del carburante rispetto ai mezzo diesel. Ma non solo.

 

A Bolzano, gli autobus a idrogeno sono in servizio dal 2013 sulle linee 10A/10B, percorrono circa 5000 chilometri al mese e per il loro pieno è stata realizzata una stazione di rifornimento che produce il gas a partire dall’elettrolisi dell’acqua grazie alle energie rinnovabili. A fine agosto 2016 il contachilometri segnava ben 530.000 chilometri e “questo significa – spiega la responsabile del progetto, Marlene Rinner – che sono state immesse nell’atmosfera 600 tonnellate di CO2 in meno rispetto all’uso di bus diesel convenzionali”.

Il prossimo passo sarà quello di capire come questa tecnologia possa essere utilizzata ancora di più nel trasporto pubblico in modo che sia “competitiva anche in termini di costi di gestione”.

 

“Vogliamo rendere la mobilità ancora più sostenibile e l’utilizzo di autobus a idrogeno è un passo in questa direzione“, spiega l’assessore alla mobilità Florian Mussner, spiegando come la Provincia intenda continuare a far parte dei programmi Ue sull’idrogeno. A questo scopo lo scorso anno è stato trasmesso alla Commissione Europea un protocollo d’intesa e a breve entreranno in servizio nuovi bus elettrici.

Articolo precedenteLa mobilità elettrica continua a contagiare Poste italiane
Articolo successivoRiscaldamento globale, mai così caldo da 115.000 anni

1 commento

  1. Complimenti per l’iniziativa rendete noto a tutta la nazione con molta pubblicità. Nella mi piccola officina ho montato diversi impianti ad idrogeno che producono idrogeno tramite una cella con elettrolisi sulle vetture inquinamento va a zero ma il risparmio è minimo sui mezzi agricoli oltre a zero emissioni si risparmia il trenta per cento di gasolio credo che si potrebbe migliorare

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!