Regole Ue più severe per controllare l’inquinamento navale

Approvati da Strasburgo limiti più rigidi al tenore di zolfo dei combustibili navali nel tentativo di migliorare la qualità dell’aria lungo le coste europee e ridurre il numero di decessi associati

(Rinnovabili.it) – Ogni anno l’inquinamento atmosferico provocato dalle navi causa la morte prematura di 50mila persone. Un dato allarmante a cui sta tentando di porre rimedio la nuova legislazione europea. Il testo è stato approvato oggi, in 1a lettura, dall’Europarlamento e impone limiti più stringenti alle percentuali di zolfo contenute ne carburanti alle aree navigabili. “I combustibili navali altamente inquinanti hanno un grave impatto sull’ambiente, ma questa normativa rappresenta anche la riforma sanitaria più importante di questo mandato parlamentare. Con l’inquinamento atmosferico navale pronto a superare le emissioni terrestri entro il 2020, risulta oggi urgente intervenire con azioni correttive”, ha affermato il relatore Satu Hassi dopo che  la sua relazione è stata approvata con 606 voti favorevoli, 55 contrari e 3 astensioni.

Le nuove regole porteranno la legislazione europea in linea con i limiti stabiliti dall’Organizzazione marittima internazionale abbassando il massimo tenore di zolfo consentito dal 3,5% al ​​0,5% entro il 2020, mentre quello dei carburanti impiegati nelle zone SEC dovrà passare dall’attuale 1% allo 0,1% entro il 2015. I nuovi vincoli possono essere soddisfatti utilizzando carburanti più puliti o tecnologie innovative, come ad esempio l’istallazione a bordo di sistemi di filtraggio in grado di fornire un risultato equivalente. Inoltre, nel quadro della revisione della legislazione sulla qualità dell’aria, la normativa chiede alla Commissione di considerare di estendere i limiti delle aree SECA a tutte le acque territoriali dell’Unione europea, vale a dire entro le 12 miglia nautiche dalla costa.

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