Rete di ricarica veicoli elettrici, il Cipe dice sì

Via libera allo schema di accordo tra Governo e regioni. Stanzianti circa 28 milioni di euro per la realizzazione delle infrastrutture necessarie per la ricarica dei veicoli elettrici

Rete di ricarica veicoli elettrici

 

 

 

Rete di ricarica veicoli elettrici, in attesa del decreto

(Rinnovabili.it) – Un nuovo passo avanti è stato compiuto verso la realizzazione di una rete di ricarica veicoli elettrici a livello nazionale. Dopo l’intesa raggiunta in Conferenza Unificata, lo scorso marzo, sullo schema di decreto, la palla è passata al CIPE, il Comitato interministeriale per la programmazione economica. L’organo collegiale ha approvato ieri l’accordo Regioni-Stato, ufficializzando in tal modo il via libera al provvedimento. La bozza dovrà quindi essere approvata in via definitiva attraverso un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Una volta convalidato, il provvedimento metterà a regime le disposizioni del PNIRE, ossia il Piano nazionale infrastrutturale per le ricarica elettrica.

 

“L’accordo con le Regioni, cui il Cipe ha dato via libera – commenta il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio –, porterà ad una rete diffusa prevista dal Piano nazionale per la ricarica dei veicoli elettrici. Dopo la normativa Dafi per la rete nazionale di carburanti alternativi, la pianificazione nazionale di impianti di ricarica rappresenta la strada concreta per promuovere la mobilità sostenibile e per attenuare l’impatto ambientale dei trasporti”.

 

Cosa è il PNIRE?

Aggiornato l’ultima volta nell’estate 2016, il PNIRE ha come oggetto la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica e interventi di recupero del patrimonio edilizio mirati allo sviluppo delle medesime reti. È stato redatto con l’obiettivo di definire specifiche linee guida finalizzate a garantire lo sviluppo unitario del servizio di e-charge a livello nazionale ma tenendo conto dell’effettivo fabbisogno presente nelle diverse realtà territoriali. Un fabbisogno valutato concretamente sulla base degli attuali profili della congestione di traffico veicolare privato, della criticità dell’inquinamento atmosferico e dello sviluppo della rete stradale urbana ed extraurbana.

Il testo prevede l’introduzione di procedure di gestione del servizio e di agevolazioni per l’ammodernamento degli impianti, la promozione della ricerca tecnologica e la realizzazione di programmi integrati a sostegno dell’adeguamento tecnologico degli edifici esistenti. Un pacchetto completo che ha, ovviamente, nella costruzione di una rete di ricarica veicoli elettrici nazionale il suo punto clou. Il valore economico complessivo del progetto infrastrutturale ammonta a 72,2 milioni di euro. Il Ministero dei Trasporti finanzierà parte degli interventi  con un apposito Fondo in cui ha impegnato 28,7 milioni di euro.

 

“L’approvazione dell’accordo Governo-Regioni […] – ha aggiunto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – rappresenta un segnale importante: questo si inquadra in pieno nella SEN, la Strategia energetica nazionale oggi in consultazione pubblica, che prevede una diversificazione dei combustibili per i trasporti puntando su quelli che favoriscano una mobilità sostenibile. Questa misura inoltre consentirà, assieme alle altre iniziative in campo, una migliore qualità ambientale nei nostri centri urbani”.

>>Leggi anche: Trasporti e mobilità sostenibile, cosa prevede la nuova SEN 2030 <<

Articolo precedenteFare meno figli è la miglior soluzione al cambiamento climatico
Articolo successivoUn passo avanti e uno indietro sulla gestione delle foreste europee

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!