Veneto: nuovi fondi per la rottamazione dei veicoli inquinanti

Dalla Regione 850mila euro per la sostituzione delle auto inquinanti con mezzi a basso impatto ambientale. Bottacin “Continueremo a finanziare proposte di questo tipo”

rottamazione veicoli inquinanti

 

Arrivate in 2 mesi 305 domande per la rottamazione dei veicoli inquinanti

(Rinnovabili.it) – Nuove risorse dal Veneto per finanziare la lotta regionale allo smog. La Giunta, su proposta dell’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, ha approvato un aumento dei fondi concessi ai privati cittadini per alla rottamazione dei veicoli inquinanti, in linea con gli standard europei. Attività che deve essere contestuale, ovviamente, all’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale, dalle auto bifuel, ossia a doppio combustibile (GPL/Benzina o Benzina/Metano), a quelle ibride  o completamente elettriche.

 

In realtà i contributi fanno riferimento ad un bando pubblicato lo scorso agosto e chiusosi a metà ottobre. Ma le richieste pervenute nei giorni passati hanno mostrato, oltre ad un’ottima risposta da parte del pubblico, un superamento delle aspettative con ben 305 domande arrivate negli uffici veneti.

 

“Con i soldi inizialmente previsti – spiega Bottacin – venivano finanziate oltre la metà delle 275 domande ammissibili su 305 totali pervenute. La nuova delibera, aggiungendo ulteriori 350.000 euro, permette oggi di dare copertura integrale a tutte le richieste”. La somma passa così da 500 mila a 850 mila euro. “Per dare anche un aiuto sociale alle categorie meno abbienti – prosegue l’assessore – avevamo deciso di assegnare prioritariamente i contributi alle fasce di reddito più basse. Con questa nuova delibera peraltro siamo soddisfatti per aver potuto coprire tutte le istanze dando una risposta concreta ai tanti che avevano creduto nella nostra iniziativa”.

 

>>Leggi anche Smog: situazione critica in Veneto, si salva solo Belluno<<

 

Il veicolo da rottamare doveva avere le seguenti caratteristiche: appartenere alla categoria “M1” ovvero “veicoli a motore progettati e costruiti per il trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente”, essere Euro 0 oppure Euro 1 se alimentato a benzina, indipendentemente dalla cilindrata, essere Euro 0, 1, 2, 3 se alimentato a diesel, indipendentemente dalla cilindrata.

“Comunque non ci fermiamo qui – conclude Bottacin – con l’obiettivo che il governo nazionale si impegni con altrettante risorse di quelle che sta già mettendo la Regione in materia di tutela dell’aria. Come stabilito anche nell’accordo firmato in giugno a Bologna con il Ministero dell’Ambiente insieme alle altre regioni del Bacino Padano, continueremo a finanziare proposte di questo tipo. E tra le varie, visto il davvero grande interesse riscontrato dal bando sulle auto da rottamare, stiamo già ragionando per riproporlo anche l’anno venturo”.

Articolo precedenteConsumi edilizia: quell’opportunità mancata chiamata efficienza
Articolo successivoDigitalizzazione: Uno tsunami di dati stravolgerà la domanda energetica

1 commento

  1. Grande iniziativa, di cui io ho potuto usufruire. solo che ad oggi non ho ancora ricevuto l’incentivo. Il problema mi si presenta con la banca a cui ho chiesto un prestito per l’acconto nell’acquisto della mia auto ibrida. se non accelerate l’invio dell’incentivo, sono nei guai.
    Mi auguro che chi legge questo mio commento, si renda conto che non tutti abbiamo soldi da parte e che con la sola pensione non si campa facilmente al giorno d’oggi. Continuate cosi perché cercare di ridurre l’inquinamento incentivando l’elettrico o l’ibrido, sia la cosa migliore nel potere migliorare l’aria che respiriamo.
    Cordiali saluti, Paolo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!