Con Bike to school la città per i piccoli diventa ciclabile

L’iniziativa, che a Roma ripartirà il prossimo 19 settembre, coinvolge più di 20 istituti. Obiettivo: sensibilizzare i piccoli all’uso della bici pedalando a scuola un giorno a settimana

Scuola, bici e fantasia: con Bike to school la città per i piccoli diventa ciclabile

 

(Rinnovabili.it) – Potresti incontrarli la mattina presto, allungando l’occhio dal finestrino della macchina o del bus o sfrecciando in motorino. Anche loro solcano il groviglio di strade capitoline, tra sanpietrini e buche, e vanno a scuola… in bicicletta. Caschetti colorati, pettorine e campanelli tintinnanti: eccoli i piccoli ciclisti romani protagonisti del Bike to School. Iniziativa tutta green nata lo scorso anno dalla volontà di genitori appassionati di bici che, per un giorno a settimana, hanno scelto di accompagnare i propri figli a scuola pedalando.

 

10660657_10204850955056688_1835369151_nCOME FUNZIONA IL BIKE TO SCHOOL Si salta in sella tutti assieme, per pedalare compatti. Grandi e piccoli, di prima mattina a fianco, per scoprire che se si vuole, anche il Grande Mostro di strade romane può esser ciclabile. Stabilito un percorso base con due soste per prendere i bambini che vengono da altre strade, si segnala il tragitto alla rete del Bike to School per individuare altre famiglie ed eventuali volontari che vogliano aggregarsi alla carovana a pedali. Ilaria Cicola, attivista Salvaicilisti, è una di loro: “ È un gran lavoro, solo su Roma sono più di trenta nell’organizzazione”.  Ma ne vale la pena: “È divertentissimo vedere i bambini pedalare in mezzo alla strada protetti da noi. Si avvicinano in quella che, si spera, sarà un’esperienza futura di bici; iniziano a capire che la strada è un posto in cui bisogna stare con delle regole. E la consapevolezza che crei è la cosa più bella”.

 

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GENITORI, FIGLI, INSEGNANTI E VOLONTARI IN SELLA Tutto nasce lo scorso anno proprio a Roma nella scuola elementare Di Donato, all’Esquilino. Complice un’associazione genitori molto attiva, la passione per le bici e la volontà di far amare le due ruote ai piccini. A dar via al bel progetto è stata Anna Becchi, ciclista abituale e mamma. Anche grazie alla rete di Salvaiciclisti ben radicata nella Capitale, il Bike to school sta coinvolgendo più di venti scuole. Il 29 novembre 2013, durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, l’evento nazionale del Bike to School Day è stato un successone, svolgendosi parallelamente in altre città come Milano, Napoli e Bologna. “Il Comune di Roma ci ha dato il patrocinio, fornendoci anche le pettorine”, spiega Anna Becchi. A partecipare sono quasi tutte scuole elementari, qualche materna e una scuola media, la Mazzini. “La cosa che mi piace molto –continua la mamma ciclista- è che tantissimi quartieri sono stati coinvolti; non soltanto scuole del Centro o con strade facilmente ciclabili”. Presenti a quasi a tutte le iniziative anche la Polizia municipale, con gli occhi puntati sugli attraversamenti pedonali, e senza la macchina ad accompagnare il corteo. L’appuntamento qui a Roma è ogni ultimo venerdì del mese, il giorno in cui si svolge l’ormai consueta Critical Mass, raduno dei ciclisti urbani che si “prendono” per qualche ora le strade romane, sensibilizzando all’uso delle due ruote. I genitori sono soddisfatti, e i bambini? “Loro sono felici – racconta Anna Becchi– Gli sembra una cosa normale e si chiedono perché non si faccia sempre. Si sono accorti che le macchine non gli facilitano la vita. Molti automobilisti non si comportano dignitosamente, anche se ci si aspetterebbe che vedendo tanti bambini in bici…”.

PICCOLI PEDALI PER SENSIBILIZZARE Genitori appassionati e non necessariamente integralisti della bici: il Bike to School è stato accolto con entusiasmo da tante scuole, prima tra tutte la Pistelli, nel quartiere Prati. Lì la componente Salvaiciclisti non c’era, ma in un quartiere facilitato perché ricco di ciclabili, è stato il buon senso dei genitori a supportare l’iniziativa. L’ostruzionismo talvolta c’è. In alcuni casi genitori e presidi sono stati contrari. Un supporto, quello di questi ultimi, che fa la differenza. Servono i permessi per parcheggiare le bici nei cortili ma anche la volontà di diffondere il progetto, anche attraverso un’efficiente comunicazione scuola-famiglie. E anche il Comune di Roma ha mostrato interesse per istituzionalizzare l’iniziativa: l’Assessorato alla Mobilità dovrebbe inserire nel Bici Plan della Capitale anche i percorsi tracciati dal Bike to School. Tragitti che vogliono invitare l’amministrazione capitolina ad agire in zone in cui la ciclabilità è quasi impossibile, come nel tratto percorso da chi da San Lorenzo deve raggiungere la scuola Di Donato all’Esquilino, passando sotto al tunnel di Santa Bibiana.

 

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TUTTI PRONTI PER IL 19 SETTEMBRE Lasciare la macchina a casa al mattino si può, anche solo una volta a settimana, e pure far saltare in sella i propri figli. Napoli, Torino, Genova, Trieste, Mestre, e presto anche Venezia: il Bike to School sta prendendo piede in tante città. Esperimento tutto italiano che viaggia contro la velocità delle automobili, la frenetica quotidianità che sfreccia già dal mattino, e le strade spesso pericolose. Ma per i figli, si sa, si pedalerebbe anche sulla luna. E poi gioca la fantasia. Alla Scuola tedesca, ad esempio, prima di mettersi al lavoro sui banchi di scuola, i bambini pedalano un’ora nel verde di Villa Pamphili. Tutto è pronto dunque per il 19 settembre, quando, proprio durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2014 e in coincidenza con l’apertura delle scuole, riprenderà il Bike to School. I soliti ci saranno, ma si aspettano anche adesioni dell’ultimo minuto per quella sana pedalata mattutina che unisce grandi e bambini in una Roma che può diventare ciclabile da quando si è piccoli così.

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