Troppa qualità può uccidere l’auto a idrogeno?

Liste d’attesa lunghe due anni in Giappone per la Toyota Mirai. Solo 13 persone lavorano alla sua produzione. Così l’auto a idrogeno rischia il flop

Troppa qualità può uccidere l’auto a idrogeno-

 

(Rinnovabili.it) – Troppa qualità. Potrebbe essere questo il paradossale motivo della sconfitta della Toyota nella produzione della sua nuova auto a idrogeno. La casa giapponese ha recentemente svelato il “dietro le quinte” della produzione della Mirai, la berlina a celle a combustibile che ha sedotto perfino il presidente nipponico, Shinzo Abe. Un team di sole 13 persone ne assembla tre al giorno, e la casa automobilistica giapponese sta puntando su questo rigoroso processo per assicurare la massima qualità a ciascun veicolo. Ma è sorta qualche preoccupazione sul fatto che la Mirai potrebbe diventare vittima del suo crescente successo. La società ha riferito di avere già 2.000 ordini solo in Giappone, e la lista d’attesa è lunga oltre due anni.

 

Troppa qualità può uccidere l’auto a idrogeno

 

Queste cifre sono destinate a crescere, e di molto, appena i clienti in altre parti del mondo avanzeranno le proprie richieste. Il lancio negli Stati Uniti è previsto per questo autunno in California, mentre le vendite in Europa dovrebbero aprirsi da quest’estate . La casa automobilistica sta tenendo la domanda del Nord America un po’ sotto controllo, dato che immagina di vendere massimo 200 veicoli sulla costa occidentale nel 2015.

 

Troppa qualità può uccidere l’auto a idrogeno_

 

Ciò nonostante, a meno che la Toyota non riesca ad aumentare i ritmi di produzione, la lista d’attesa non potrà che allungarsi. Gli analisti si spingono anche a immaginare che la società potrebbe correre il rischio che i clienti perdano interesse se costretti ad attendere tempi biblici per avere la Mirai. Anche perché le concorrenti stanno facendo passi avanti nel tentativo di accorciare il distacco con la casa giapponese. In particolare, potrebbe essere il caso della nuova Prius che dovrebbe essere svelata entro la fine dell’anno e sottrarre clientela alla Mirai. Toyota ha fiutato il pericolo, e sembra stia cercando di correre ai ripari. Nel mese di dicembre, la casa automobilistica ha investito 168 milioni dollari per aggiungere altre due linee di montaggio per la batteria a celle a combustibile il serbatoio dell’idrogeno.

Articolo precedenteDdl ecoreati: ok dal Senato, ora tocca alla Camera
Articolo successivoRifiuti ed escrementi sull’Everest: il Nepal annuncia sanzioni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!