In UK le auto elettriche iniziano a vendere il surplus alla rete

Parte nel Regno Unito il progetto sperimentale firmato Nissan e Enel: 100 veicoli elettrici dialogheranno con la rete nazionale per gestire i carichi di corrente

In UK le auto elettriche iniziano a vendere il surplus alla rete

 

(Rinnovabili.it) – La Gran Bretagna è pronta a testare il V2G – veichle to grid, la soluzione tecnologica per rendere le auto elettriche parti integranti dei sistemi di bilanciamento domanda/offerta d’energia sulla rete. Come? Con un nuovo progetto sperimentale firmato Nissan. La compagnia nipponica, in collaborazione con l’Enel, metterà alla prova la capacità di 100 vetture full electric di dialogare con l’infrastruttura elettrica nazionale. Grazie ad una batteria a ricarica bidirezionale – la Xstorage – ed un software di gestione, alle cento e-car sarà permesso in 100 siti predefiniti di regolare i cicli di carica, prelevando o cedendo – a seconda dei casi – energia alla rete.

 

A partecipare al progetto saranno ovviamente le celebri Leaf e i van elettrici e-NV200, prodotti dal gruppo Nissan. Il test del Vehicle-to-Grid nel Regno Unito, commenta il presidente di Nissan Europa, Paul Willcox, “rappresenta un significativo passo in avanti nella gestione dell’energia rinnovabile, contribuendo a delineare il futuro di industrie, città e società. La gestione intelligente dell’energia è una delle sfide più importanti che influiscono sul futuro di qualunque nazione e questo è il motivo per cui il test è così determinante per valutare la fattibilità nell’utilizzo di fonti di energia variabili e più flessibili”.

 

Al cuore del progetto c’è la batteria Xstorage, realizzata da Nissan Design Europe in collaborazione con la multinazionale energetica Eaton. Il sistema da accumulo con i suoi 4,2 kW di potenza e inverter integrato può sfruttare l’integrazione con impianti fotovoltaici domestici stoccare la corrente quando i costi sono inferiori per cederla durante i picchi o i black out, permettendo di rivendere all’operatore i quantitativi in eccesso.

“Siamo entusiasti del lancio di questo progetto nel Regno Unito”, sottolinea Ernesto Ciorra, responsabile Innovazione e Sostenibilità di Enel. La ricarica biderezionale “sosterrà l’integrazione dei flussi di energia rinnovabile non programmabili nella rete elettrica e contribuirà allo sviluppo della mobilità elettrica nel Paese, generando benefici per il settore energetico e per l’ambiente, oltre a avere un effetto positivo per i portafogli dei possessori di auto elettriche”.

Articolo precedenteSi apre oggi il forum italiano sull’Internet delle cose
Articolo successivoGreenbuilding, quando i robot sono protagonisti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!