Ultimo Miglio, anche la logistica urbana chiede sostenibilità

Nasce il progetto finalizzato alla redazione di un vero e proprio Manifesto della sostenibilità nel settore urbano del trasporto merci

(Rinnovabili.it)  – Appuntamento a Roma per gli attori del settore del trasporto merci. Nella capitale il prossimo venerdì 30 novembre di aprirà infatti un tavolo di confronto per riflettere sui driver che determineranno lo sviluppo tecnologico nel comparto della mobilità sostenibile delle merci nel contesto urbano. L’appuntamento è uno dei punti nevralgici di “Ultimo Miglio”, progetto promosso da Pentapolis, associazione per la responsabilità sociale e lo sviluppo sostenibile, in collaborazione con EcCo! – Ecological Courier.

 

“Ricerca, innovazione tecnologica e sviluppo di sistemi di trasporto pubblico e privato devono diventare sempre più parte della nostra cultura, perché solo comprendendone a fondo l’impatto sul quotidiano si potranno raggiungere risultati fondamentali per una conversione ecologica dell’intera economia di settore”, si legge nella nota stampa.

 

Il convegno le soluzioni concrete intraprese dalle amministrazioni pubbliche e dalle imprese sul tema con l’obiettivo di redigere un vero e proprio Manifesto della sostenibilità per il segmento che affronti cooperatiiva in maniera i principali problemi della logistica urbana: la congestione, l’approvvigionamento energetico, l’inquinamento, la sicurezza, l’inefficienza economica.

 

“E’ chiaro che nessuna impresa o ente è in grado di generare da solo tutte le innovazioni necessarie. Pertanto, devono essere stabilite reti complesse ed estese tra diverse entità, devono essere riconosciuti fabbisogni comuni di ricerca e di innovazione e occorre individuare soluzioni “intelligenti” che portino a un reciproco vantaggio, raggiungendo dimensioni e masse critiche sufficienti per accrescere la competitività del sistema e delle imprese ad esso correlate”.

Articolo precedenteSiemens consegnerà 270 turbine eoliche onshore in Europa e Sudafrica
Articolo successivoEmissioni auto: Europa divisa