Particelle inquinanti: guai in vista per i veicoli Nissan e Astra

Il rapporto di Transport&Environment sull’emissione di particelle inquinanti dei nuovi veicoli diesel mostra come alcuni di essi vadano oltre il limite legale di 600 miliardi di particelle emesse per km. Si va da un superamento del 32%, fino a toccare il 115%.

Particelle inquinanti
Credits: Andreas Lischka da Pixabay

Secondo i test effettuati durante il processo di pulizia del filtro, alcuni veicoli Euro 6d-temp superano il limite di emissione di particelle inquinanti.

 

(Rinnovabili.it) – Secondo il think thank Transport&Enviroment (T&E), i veicoli diesel che attraversano le strade d’Europa stanno superando il limite di emissione di particelle inquinanti. A quattro anni dal cosiddetto dieselgate della Volkswagen, in cui il re tedesco dell’auto aveva ammesso di aver truffato i test sui motori diesel statunitensi, nuovi test su due dei modelli di auto diesel più venduti in Europa nel 2018 hanno mostrato che il loro inquinamento è stato superiore di 1.000 volte rispetto ai limiti consentiti.

 

>>Leggi anche 4 anni dal dieselgate, circolano in Ue ancora 33 mln di auto a emissioni “truccate”<<

 

Si tratta, nello specifico, di Nissan Qashqai e Opel/Vauxhall Astra, le cui emissioni di particelle inquinanti, registrate durante il processo di pulizia automatizzata del filtro, erano dal 32% al 115% oltre il limite legale di 600 miliardi di particelle per km. Raggiunto da Reuters, il portavoce di Opel/Vauxhall ha dichiarato di non poter commentare perché non a conoscenza dei dettagli del rapporto di T&E, laddove il portavoce di Nissan ha dichiarato che “tutti i veicoli Nissan e i dispositivi DPF [filtro antiparticolato diesel] montati sui nostri veicoli sono pienamente conformi alla legislazione sulle emissioni”. La casa automobilistica giapponese ha inoltre affermato di supportare l’entrata in vigore di nuovi test più severi sulle emissioni e di aver introdotto nuove tecnologie per soddisfare gli standard.

 

>>Leggi anche I ministri UE approvano le nuove regole anti dieselgate<<

 

Secondo il rapporto di T&E, in Europa oltre 45 milioni di veicoli sono dotati di filtri antiparticolato, per un totale di 1,3 miliardi di pulizie automatiche del filtro all’anno. Il processo può avvenire ogni due settimane, coprendo delle distanze di circa 15 km. Date le attuali norme europee, se la pulizia del filtro avviene durante un test ufficiale i risultati non vengono considerati, il che significa che il 60-99% delle emissioni di particelle inquinanti provenienti dai veicoli testati viene ignorato.

 

I test sui due veicoli Euro 6d-temp, definizione che si riferisce alle auto immesse sul mercato dopo il 1° settembre 2017, sono stati condotti a luglio e ad agosto del 2019 dal laboratorio Ricardo (un team di consulenza ambientale specializzata nei settori dei trasporti e dell’energia) e hanno riscontrato che l’Astra emetteva il numero più elevato di particelle inquinanti durante la rigenerazione completa del filtro, con 1.300 miliardi di particelle per km. I test di rigenerazione del filtro di Qashqai, invece, hanno mostrato emissioni comprese tra 790 miliardi e 850 miliardi di particelle per km, superando il limite di circa il 32-41%.

 

>>Leggi anche Emissioni auto: sviluppato un test “anti-imbroglioni” semplice ed economico<<

 

 

 

Articolo precedenteCon la transizione energetica 40 mln di lavori nelle fonti rinnovabili
Articolo successivoIRENA: l’ADFD presterà altri 105mln per nuovi progetti di energia rinnovabile in tutto il mondo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!