VeGa, il cyber-veicolo “made in Italy”

Connessa, geo-localizzata e cyber sicura: così sarà VeGa, l’auto intelligente parte del nuovo progetto italiano di mobilità sostenibile

VeGa

 

(Rinnovabili.it) – C’è chi la chiama semplicemente auto intelligente e chi addirittura cyber veicolo, ma quello che per ora è sicuro è che VeGa non sarà una quattro ruote qualsiasi. La smart car sarà uno dei frutti del programma di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale elaborato da Fiat Chrysler Italia-FCI e dalla società CRF, oggetto di un protocollo d’intesa anche fra il MISE, la Provincia autonoma di Trento e le Regioni Piemonte, Campania e Abruzzo. Stamane è arriva l’approvazione ufficiale della Giunta trentina coinvolta nel progetto proprio per la parte inerente VeGa, il futuro veicolo “connesso, geo-localizzato e cyber sicuro”.

 

Spiega Alessandro Olivi, Vice presidente e assessore allo sviluppo economico della Provincia di Trento “Il progetto ci interessa per le sue ricadute sul versante della mobilità sostenibile, settore molto caro al Trentino”. Il territorio è una dei più attivi in Italia quando si tratta di trasporti ecologici. Lo prova l’ultimo piano per alimentare gli autobus trentini con il biometano ottenuto dalla raccolta dell’umido, ma anche il protocollo d’intesa tra la Provincia e Consorzio dei Comuni Trentini lo sviluppo dell’e-mobility e della rete di ricarica dei veicoli su aree pubbliche. Due esempi, solo gli ultimi in ordine di tempo su cui si fonda il piano di rinnovamento della mobilità locale.

 

 

Dall’auto intelligente VeGa alle strade digitali

Ma il nuovo progetto vuole andare oltre: “quello che ci attendiamo è anche un coinvolgimento della ricerca e delle imprese locali, in particolare quelle afferenti al Polo della Meccatronica. La prospettiva è quella di insediare nel Polo di Rovereto, entro il 2018, un nucleo di persone che si occupino della sperimentazione di veicoli digitali su strade digitali, e di attivare delle iniziative sul versante della mobilità sicura, sostenibile, intelligente che consolidino il ruolo del Trentino quale territorio-leader nel settore”.

 

Il protocollo di intesa stabilisce un impegno a definire, entro il 2017, con la società di sistema Trentino Sviluppo spa, uno specifico piano finalizzato a promuovere e a rafforzare il Polo di Rovereto. Nello specifico, dovranno essere individuate le aree di comune interesse e le azioni concrete da attivare in sinergia con gli attori pubblici e privati del territorio. “Le società si impegnano, altresì, a coinvolgere almeno 10 aziende locali attive nell’ambito Ict e della meccatronica, con l’obiettivo di creare opportunità di filiera con ricadute locali in termini di progettualità congiunta ed ampliamento delle competenze per lo sviluppo di prodotti innovativi. Sul fronte occupazionale, l’azienda si impegna, entro la conclusione del progetto, ad aumentare gli attuali livelli occupazionali di almeno il 10% e a mantenerli stabili, fino al 2022″. Il piano finanziario di massima prevede una spesa di circa 5,3 milioni di euro e il contributo provinciale sarà pari al massimo al 20% dell’investimento.

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