Cobat, l’economia circolare conviene a tutti

In soli 5.400 km quadrati, il Cobat ha raccolto 4 mila tonnellate di RAEE avviandoli a riciclo in un’ottica di circular economy

Cobat, l’economia circolare conviene a tutti

 

(Rinnovabili.it) – Quanto pesano 25 aerei Boeing 747? Circa 4 mila tonnellate, una quantità pari a quella di RAEE che il Cobat (Consorzio nazionale raccolta e riciclo) ha raccolto in Liguria nel solo 2015. Niente male, per una regione di appena 5.400 chilometri quadrati. L’operato del consorzio ha fatto sì che una montagna di smartphone, tablet, elettrodomestici e batterie vittime dell’usura o dell’incessante innovazione tecnologica, siano stati indirizzati in una filiera che li porterà a trasformarsi in nuove materie prime. Il Cobat ha presentato i suoi dati nel corso del convegno “Economia circolare: il riciclo come opportunità per il territorio”, tenutosi ieri alla Camera di Commercio di Genova.

«Nella complessa geografia ligure, fatta di catene montuose che si affacciano sul mare, strade impervie e piccoli centri – spiega il consorzio in una nota – Cobat nel 2015 ha effettuato oltre 3500 ritiri di pile e accumulatori esausti, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, moduli fotovoltaici e pneumatici (una media di quasi 10 al giorno) presso 3.130 imprese e isole ecologiche. Una raccolta capillare che, grazie a una rete di logistica e trattamento costituita nella regione dai due Punti Cobat Cerosillo e Liguroil, ha permesso di raggiungere qualsiasi comune, dalla costa all’entroterra».

 

L’economia circolare, sempre più in cima all’agenda politica europea, prevede un sistema in cui il rifiuto non esiste più, ma tutto viene riciclato o riutilizzato, rientrando nel ciclo produttivo. Una vera e propria rivoluzione che, in parte, avviene già adesso anche in Liguria. Ma di strada da fare ce n’è ancora molta, soprattutto sul fronte della lotta all’illegalità.

«Stiamo parlando di prodotti che possono essere trasformati in ricchezza – ha detto il presidente del Cobat, Giancarlo Moranti – Da una batteria per auto di 14 kg, ad esempio, siamo in grado di estrarre 8 kg di piombo che viene reimmesso nel mercato, con benefici per l’ambiente e per il sistema economico, che così non deve importare nuove materie prime».

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