A Scampia la legalità viaggia sugli pneumatici fuori uso

Il nuovo campo di calcio di ultima generazione, inaugurato nel difficile quartiere di Napoli, contiene 77 mila kg di granulo derivato dal riciclo degli pneumatici fuori uso, raccolti da Ecopneus grazie al Protocollo contro gli abbandoni nella Terra dei Fuochi

pneumatici fuori uso

 

Ecopneus inaugura un nuovo campo in pneumatici fuori uso

 

(Rinnovabili.it) – È un gesto carico di significato, non soltanto simbolico ma anche molto pratico quello che Ecopneus ha voluto compiere, contribuendo alla realizzazione del terreno di gioco dello Stadio Antonio Landri di Scampia. Sarà un campo da calcio in erba sintetica di ultima generazione, ottimizzato dai granuli di gomma derivati dal riciclo degli pneumatici fuori uso, a portare il nome di una giovane e innocente vittima della camorra. Il problematico quartiere di Napoli ha ricevuto questo dono grazie al Protocollo contro l’abbandono dei pneumatici nella Terra dei fuochi, siglato nel 2013 dal’azienda lombarda di recupero dei PFU insieme a Ministero dell’Ambiente, Incaricato per il contrasto ai roghi in Campania, Prefetture e Comuni di Napoli e Caserta.

Il Protocollo ha già permesso di togliere dalle strade di 41 Comuni del territorio oltre 16.500 tonnellate di PFU e l’inaugurazione del campo di Scampia è una dimostrazione di come il ciclo di recupero di questi materiali possa trovare la sua chiusura: il nuovo campo dello Stadio Antonio Landieri di Scampia contiene, infatti, oltre 77 mila kg di gomma riciclata proveniente da pneumatici fuori uso. Si tratta di una tecnologia che si sta diffondendo anche ai massimi livelli del calcio, con numerose squadre di serie A e B che utilizzano terreni di questo tipo per i loro allenamenti.

 

pneumatici fuori uso

 

La realizzazione è durata meno di tre mesi, se si esclude la pausa estiva. Iniziati a luglio, i lavori sono terminati ad ottobre. L’inaugurazione appena avvenuta ha coinvolto abitanti, studenti e associazioni del quartiere, insieme al sindaco Luigi de Magistris, il Consigliere del Ministero dell’Ambiente Vittorio Sepe, il Prefetto incaricato per il contrasto ai roghi in Campania Michele Campanaro e Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus.

pneumatici fuori uso«Siamo onorati di aver contribuito a lasciare sul territorio un nuovo segno concreto delle attività del Protocollo – ha detto Corbetta – La gomma riciclata grazie alle sue caratteristiche è un materiale ideale per il mondo dello sport e quello inaugurato oggi rappresenta un campo ai massimi livelli. Siamo convinti della necessità di iniziative come questa di Scampia per rimarcare ancora una volta che le criticità ambientali possono essere affrontate e risolte con successo».

Per questo motivo il Protocollo è affiancato anche da una campagna di comunicazione specifica per il territorio: si intitola “Io scelgo la strada giusta” e affianca le attività di prelievo straordinario di PFU abbandonati nella Terra dei Fuochi. sottraendoli alla pratica criminale che li fa diventare spesso materiale di innesco dei roghi tossici.

Se incendiati o utilizzati come combustibile per i roghi, infatti, gli pneumatici sono dei potenziali detonatori dei disastri ambientali. Al contrario, se gestiti correttamente, rappresentano una fonte di materiale prezioso, sicuro e dalle eccezionali prestazioni. La campagna inoltre lancia un appello contro l’acquisto in nero di pneumatici, fenomeno da cui ha origine un importante flusso di abbandoni.

 

Un protocollo di successo

Oltre agli interventi di recupero pneumatici fuori uso sul territorio campano, Ecopneus sta utilizzando il Protocollo firmato nel 2013 come valido strumento di sensibilizzazione del pubblico e dei decisori politici sui temi dell’ambiente e della legalità. Gli interventi pratici, realizzati in luoghi sensibili, che hanno coinvolto cittadinanza e istituzioni intorno al tema della gomma riciclata, hanno permesso di proseguire un dibattito necessario e urgente nel nostro paese: quello dell’economia circolare, delle sue potenzialità e dei suoi campioni che già oggi mettono in atto pratiche all’avanguardia in territori difficili.

pneumatici fuori usoMa come funzionano le attività del protocollo? Tutto parte dai Comuni, che attraverso le società da cui sono già serviti effettuano la raccolta sul suolo pubblico e concentrano i PFU in zone di stoccaggio. A questo punto avviene il prelievo gratuito da parte di Ecopneus, che avvia a proprie spese il materiale a recupero di materia o di energia. Il protocollo è stato nel tempo aggiornato, mettendo a disposizione nuove risorse per interventi “speciali”. Può accadere infatti che le particolari caratteristiche del sito richiedano l’intervento di soggetti terzi specializzati.

Ad oggi, grazie all’intesa tra Ecopneus, Ministero, Prefetture e Comuni sono già state tolte dalle strade di 41 Comuni delle Province di Napoli e Caserta quasi 2 mila tonnellate di PFU. A queste si aggiungono le 8.483 tonnellate prelevate da Scisciano, in provincia di Napoli, dove giacevano abbandonate da oltre 20 anni, e le 6.136 tonnellate di PFU rimosse da un deposito illegale nel centro abitato del capoluogo campano. Complessivamente sono quindi 16.557 le tonnellate di PFU raccolte grazie alle attività del Protocollo: se messi in fila, potrebbero unire Napoli all’Austria.

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