Rinnovabili • Rinnovabili - Inform - Act - Share Background

Fisher: dalla Dynamic Architecture la Rotating Tower

L'architetto italiano ci parla del suo ultimo progetto e della Dynamic Architecture che ispirerà anche i suoi prossimi lavori. La sua concezione dell'integrazione tra edilizia e autosufficienza energetica

“Grattacielo verde” o “grattacielo rotante”: così lo hanno definito in tanti. Ma la Rotating Tower è contemporaneamente entrambe le cose. “Verde” perché con le sue 48 pale eoliche potrà produrre energia pulita in quantità addirittura superiore al proprio fabbisogno. “Rotante” perché i suoi 68 piani possono ruotare autonomamente dando così all’edificio quella caratteristica di continua mutevolezza ribattezzata per l’occasione “Dynamic Architecture”. Il progetto sarà realizzato a Dubai ma l’idea è di uno staff interamente italiano, guidato dall’architetto David Fisher; con lui abbiamo fatto una piacevole conversazione.

*Mauro Spagnolo* – *Architetto Fisher, il tema, a Lei caro, della “quarta dimensione” (il tempo), come superamento delle tre dimensioni tradizionali (lunghezza, larghezza e altezza), ha sempre affascinato sia il mondo scientifico (lo spazio-tempo di einsteniana memoria) che il mondo dell’arte (basti pensare al movimento Cubista); quali le premesse che sono alla base della sua “Dynamic Architecture”?*
*David Fisher* – Le premesse che sono alla base della Dynamic Architecture sono: a) La relativita’: la posizione, la forma, gli spazi sono concetti relativi a ciò che ci circonda. Questo edificio non soltanto darà la possibilità di modificare la vista, cioè quella che abbiamo intorno, ma anche avere infinite soluzioni di design, secondo le richieste del momento, misurate nel tempo, e quindi farci vivere in un’altra dimensione di spazio. b) Realtà ed immaginazione. Mi sono sempre chiesto dove è il confine tra realtà ed immaginazione. Quello che vediamo non è proprio ciò che esiste ma la nostra interpretazione delle cose… c) Il tempo – la dimensione che monitora la vita.
Non ho mai accettato che le nostre case non possano essere adattate alla stagione, al clima, alle nostre necessità ed alle nostre voglie. Anche il concetto di design muta continuamente.
Il disegno di un edificio, che condiziona non poco la nostra vita ed ha un notevole impatto sulle nostre città, non può essere determinato in modo ‘definitivo’ da un architetto, bravo quanto volete, per il resto della vita.
Dovremo, quindi, sganciarci da queste catene ed avere forme e, di conseguenza spazi, che potremo modificare nel tempo.

*MS* – *Il concetto di “dinamismo” evoca già in qualche modo l’idea di “energia”; rendere la torre energeticamente autosufficiente è stata più una necessità (imposta dall’inevitabile richiesta energetica per il movimento rotatorio) o rientra in una più ampia idea di progettazione integrata?*
*DF* – La produzione di energia eolica fa parte dell’idea più ampia e completa di progettazione di unità abitative integrate e cioè di un edificio autosufficiente che fa parte della natura e risponde alle varie esigenze dell’uomo: alle proprie necessità quotidiane, ai propri capricci, al valore della vista, della percezione dello spazio circostante, della forma esteriore del proprio edificio fino anche al proprio consumo energetico. Mentre il consumo per far girare un piano è minimo (consuma appena più dell’energia richiesta per far “girare” una lavatrice) una turbina eolica, e nel nostro caso ad asse verticale, produrrà energia per circa 200 appartamenti. L’edificio quindi sarà autosufficiente producendo l’energia per il proprio consumo e potrà vendere l’eccesso per circa altri 5 edifici di simili dimensioni.

*MS* – *Uno degli aspetti innovativi del progetto è l’alto contenuto tecnologico: come ciò si traduce in modalità di costruzione, tempi di esecuzione e costi di realizzazione?*
*DF* – La Rotating Tower sarà il primo grattacielo ‘prodotto’ con sistemi industriali: il 90% dell’edificio, infatti, sarà realizzato in moduli in un apposito stabilimento industriale e quindi assemblato sul cuore centrale, l’unica parte che verrà realizzata “sul posto” secondo tecniche tradizionali.
Ogni piano della Torre sarà composto da più moduli che giungono in cantiere completamente finiti, con gli impianti elettrico, idraulico e di condizionamento pronti all’uso. I moduli, poi, verranno assemblati meccanicamente al ritmo di un piano ogni tre giorni.
Questa innovazione comporterà una serie di vantaggi significativi: prima di tutto l’applicazione delle tecniche industriali di controllo qualità del prodotto finito, poi la possibilità di tailorizzare i singoli appartamenti, tempi e costi di produzione ridotti, e non ultima la riduzione dei rischi di incidenti e infortuni in cantiere. Per produzione ed installazione è infatti richiesta in cantiere la presenza di soltanto 90 tra tecnici e operai, contro gli oltre 2.000 di una comparabile costruzione tradizionale.

*MS* – *La “Rotating Tower” utilizza turbine ad asse verticale, implementandole per la prima volta nel progetto di un edificio civile; che tipo di analisi o di sperimentazione è stata fatta per poterne prevedere il comportamento in una struttura del genere?*
*DF* – Le analisi, oltre quelle necessarie alla quantificazione dell’energia, includono le ricerche circa le vibrazioni generate e le analisi legate al rumore creato dalle pale.
Per quanto riguarda le vibrazioni, viste le notevoli dimensioni del core, risultano praticamente nulle, mentre per quanto riguarda il rumore sono ancore in corso verifiche ed approfondimenti adeguati.
Le soluzioni per questo ultimo argomento vanno trovate grazie all’impiego di pale a forma “morbida” e con l’uso delle fibre di carbonio.
Esistono poi già collaudati sistemi di generazione di onda compensativa che praticamente annullano ogni tipo di rumore e sono particolarmente indicati proprio nei casi nei quali la generazione di rumore e’ “dinamica”.

*MS* – *Qualche chiarimento squisitamente tecnico: che tipo di misure sono state previste per resistere ad eventuali terremoti o uragani? Com’è stato risolto il problema della rumorosità delle pale? Come si coniuga il movimento rotatorio dei piani con il posizionamento degli impianti termoidraulici?*
*DF* – Terremoti: L’edificio, costituito da piani separati e fissati su un “core” centrale è molto più resistente per il semplice motivo che è privo degli infiniti “nodi” strutturali che caratterizzano qualsiasi edificio “tradizionale” e che, subendo forze diverse l’uno dall’altro, inducono il collasso.
La mancanza di trasmissione di energia alle estremità dell’edificio fa si che la resistenza sismica di un grattacielo di questo tipo sia assai superiore .
La problematica relativa agli impianti termoidraulici è concentrata nella connessione tra la parte fissa, le colonne posizionate nel “core”, e quella mobile posizionata nei piani. È quindi necessaria una connessione “intelligente” che permetta tale collegamento in modo affidabile nel tempo.
Questa connessione è ancora coperta ancora dal segreto industriale: tuttavia si può ricordare che esistono soluzioni a “compartimento singolo” nel settore dei trasporti, cosi come in diverse macchine utensili, che permettono il passaggio controllato dei liquidi tra due parti in movimento autonomo.

*MS* – *Quali saranno i prossimi sviluppi dell’Architettura Dinamica? Ci sono in previsione progetti che riguardano anche l’Italia?*
*DF* – I prossimi sviluppi dell’Architettura Dinamica saranno in varie direzioni. Questa è la prima volta che l’architettura esprime un senso di movimento, di cambiamento, di modifica delle forme e quindi anche degli spazi.
L’architettura del futuro, se seguirà questa strada, potrà avere diverse proiezioni che saranno sviluppate dagli architetti, ovunque essi operino.
Da parte mia, intendo fare i primi 12 edifici “icona” in grandi capitali cominciando a Dubai seguendo a Milano, Londra, Berlino, New York, Mosca, Shanghai, Rio, Doha, ed Istanbul.
Si, anche per questa città di grande importanza storica stiamo portando avanti un progetto di grattacielo che esprimerà lo sviluppo e il dinamismo che caratterizzano oggi questa città, ponte tra Europa ed Asia.
Non c’è dubbio, però, che spero vivamente di veder nascere il secondo grattacielo girevole proprio a Milano, valorizzando così l’immagine della capitale economica ed industriale dell’Italia.
Il progetto viene visto, giustamente, come espressione della tecnologia e del design “made in Italy”: Milano ha sempre trovato in questi elementi un fattore fondamentale di sviluppo.

*MS* – *In un Paese, come il nostro, in cui l’edilizia assorbe più del 40% del fabbisogno energetico nazionale, quali sono, a suo parere, le responsabilità ed i doveri dell’Architettura nel cammino verso una maggiore sostenibilità d’uso delle attuali risorse?*
*DF* – L’Architettura non soltanto deve avere la responsabilità ma dovrebbe sicuramente essere anche lo strumento grazie al quale si garantisce la sostenibilità d’uso delle attuali risorse.
Infatti, edifici come il nostro non soltanto non avranno alcun consumo energetico da fonti non rinnovabili ma potranno anche fornire energia verde a al vicinato.

*MS* – *Crede che lo sviluppo di eco-grattacieli, a cui stiamo assistendo in quest’ultimo periodo, possa costituire una valida risposta ai problemi ambientali e di limitatezza di fonti energetiche non rinnovabili?*
*DF* – Lo sviluppo di Eco-Grattacieli potrà sicuramente dare un enorme contributo alla soluzione dei problemi ambientali creati dalle città stesse, anche in termini di consumo di territorio. Infine, se avranno un numero adeguato di “Grattacieli Dinamici” le città potranno teoricamente azzerare i consumi di energia tradizionale.

*ROTATING TOWER*

*Il progetto*

È firmato dall’architetto David Fisher, in collaborazione con Marco Sala, Fabio Bettazzi e con la consulenza di Leslie Robertson (dello Studio LERA di New York) per la parte strutturale.Verrà realizzato a Dubai (Emirati Arabi) entro il 2009. Il grattacielo ospiterà appartamenti, uffici, ristoranti, piscine, giardini e persino un eliporto “a scomparsa”. Innovativo il sistema di costruzione con moduli prefabbricati, completi anche di impianti, che verranno assemblati attorno ad un nucleo centrale realizzato in opera, con conseguenti riduzioni di tempi e costi.

*La tecnica*

1) prima costruzione al mondo in cui tutti i piani ruotano autonomamente
2) tra un piano ed un altro potenti turbine eoliche ad asse verticale produrranno energia
3) sulla parte esterna dei soffitti moduli fotovoltaici “cattureranno” il sole di Dubai
4) il 90% dell’edificio è in prefabbricato (solo il nucleo centrale sarà realizzato in opera)

*I numeri*

1) 313 m: l’altezza a cui arriverà
2) 65: i piani
3) 1700: i metri quadrati di superficie per piano
4) 200: gli appartamenti ospitati
5) 500 milioni di dollari: il costo totale dell’investimento
6) 5 mila: il costo, in dollari al mq, degli appartamenti da 100 a 800 mq
7) 48: le turbine eoliche montate tra i piani
8) 1200: i MWh prodotti da una turbina in un anno
9) 90: gli operai impiegati in cantiere (contro i 2.000 stimati per un edificio simile)
10)700: gli operai impiegati nei laboratori di prefabbricazione
11)3: i giorni necessari a realizzare un piano
12)18: i mesi stimati per completare l’opera

*GLI ALTRI ESEMPI NEL MONDO*

Il panorama mondiale è attualmente ricco di progetti di grattacieli ecologici che utilizzano l’energia del vento per sopperire al proprio fabbisogno; vediamo gli esempi più significativi.

*COR Building*

120 metri d’altezza e 25 piani. Sono solo due delle caratteristiche dell’edificio ecologico (in costruzione a Miami) progettato dall’architetto Chad Oppenheim. L’edificio è caratterizzato dalla presenza di un “esoscheletro iper-efficiente”, con circa 1000 fori (quelli in sommità saranno occupati da pale eoliche) e con moduli fotovoltaici per la produzione di elettricità. All’interno troveranno posto uffici, spazi commerciali e appartamenti (con costi variabili dai 300 mila a 4,5 milioni di dollari). La scelta per gli interni è ricaduta su materiali naturali quali il bambù o il vetro riciclato per le piastrelle; l’illuminazione avverrà con luci LED e la apparecchiature elettroniche saranno certificate Energy Star. Risparmio energetico previsto: 40%.

*Pearl River Tower*

Progettato dallo studio di architettura statunitense SOM (acronimo degli architetti Skidmore, Owings & Merrill), sorgerà nella città di Guangzhou, a circa 180 km di distanza da Hong Kong (Cina). La morfologia dell’edificio sorprende per le grandi fessure atte ad incanalare le correnti d’aria verso le enormi turbine nascoste all’interno dell’edificio; tale sistema permetterà di incrementare la velocità del vento e quindi amplificare di un fattore 15 la produttività energetica delle turbine eoliche. Completano la dotazione “sostenibile” dell’edificio i pannelli fotovoltaici posti in facciata, un involucro esterno in vetro a doppia pelle, un sistema di condizionamento supportato da sonde geotermiche e da sistemi bioclimatici di ventilazione naturale. I 71 piani dell’edificio, 303 metri d’altezza per una superficie complessiva di 670 mila mq di superficie, saranno completati nell’autunno del 2009.

*Bahrain World Trade Center*


Si tratta del primo edificio già in funzione che ingloba sistemi eolici per la produzione di energia elettrica. Il complesso è costituito da due torri di circa 240 metri d’altezza (50 piani) collegate da tre passerelle sospese che coprono una luce di circa 30 metri; su questo tre passerelle sono ancorate altrettante pale eoliche di 29 metri di diametro. Il progettista, Shaun Killa dello Studio Atkins, assicura che la produzione energetica totale delle turbine si aggirerà attorno ai 1200 MWh/annui, sufficienti a soddisfare il 15% del fabbisogno energetico dell’edificio. Le torri sono state completate nel marzo di quest’anno, e le turbine, già istallate e funzionanti, rimarranno in fase di test per tutto il 2007; costo totale dell’intervento 75 milioni di euro.

*Twin Towers*

L’edificio è stato concepito dal prof. Stefan Behling, dell’Università di Stoccarda, all’interno del progetto WEB (Wind Energy for the Built environment), finanziato dalla UE nell’ambito del progetto Joule III; l’obiettivo era quello di dimostrare che l’utilizzo dell’energia eolica in ambiente urbano può essere una risposta realistica ai problemi ambientali attuali. Per una buona integrazione delle turbine eoliche negli edifici, la performance aerodinamica di una ampia gamma di edifici è stata analizzata e testata usando la tecnica del Wind-Tunnel Testing and Flow Visualisation Techniques on Scale Models and CFD (Computational Fluid Dynamics) Simulations. L’utilizzo di modelli tridimensionali e la successiva realizzazione di un vero e proprio prototipo di turbina del tipo HAWT (Horizontal Axis Wind Turbines) ha permesso di concludere che l’energia prodotta da una turbina montata all’interno di un edificio, rispetto ad una non integrata ma inserita nel paesaggio in maniera isolata (Stand-alone) porterebbe ad un aumento del 25% nella produzione annuale di energia.

*Wind Shaped Pavilion*

Concludiamo la rassegna con un prototipo a carattere puramente sperimentale. Ideato dal designer americano Michael Jantzen, il Wind Shaped Pavilion si presenta come un edificio di sei piani i quali possono muoversi autonomamente sotto la pressione del vento, generando così elettricità che viene immagazzinata per lo ore serali. L’involucro è realizzato in struttura leggera ed è imperniato attorno ad un nucleo centrale costituito da un unico spazio aperto a tutt’altezza. Nelle intenzioni dell’ideatore l’edificio ha una configurazione di “partenza” in cui tutti i piani sono allineati, dopodiché sarà il “soffio” del vento ad alterarne casualmente la disposizione. La stessa forma dei vari piani è stata ottimizzata per facilitare il convogliamento dei venti e quindi realizzare il movimento rotatorio. L’edificio potrebbe essere destinato ad uso residenziale o commerciale; nel primo caso gli stessi inquilini potranno controllare la rotazione e adattarla alle proprie esigenze (miglior visuale esterna, soleggiamento, ecc).

*PER SAPERNE DI PIU’*:

*Rotating Tower*

“http://www.dynamicarchitecture.net/”:http://www.dynamicarchitecture.net/
“http://www.architetturaedesign.it/index.php/2006/12/05/rotating-tower-dubai-david-fisher-architettura-futuro-torre-rotante.htm”:http://www.architetturaedesign.it/index.php/2006/12/05/rotating-tower-dubai-david-fisher-architettura-futuro-torre-rotante.htm
“http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/08_Agosto/25/dubai.shtml”:http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/08_Agosto/25/dubai.shtml
“http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=8461&iDCat=3”:http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=8461&iDCat=3
“http://www.acquistiverdi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=610&Itemid=24”:http://www.acquistiverdi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=610&Itemid=24
“http://www.ecoblog.it/post/1953/grattacielo-eolico-a-dubai”:http://www.ecoblog.it/post/1953/grattacielo-eolico-a-dubai
“http://www.interfree.it/118/IDNotizia7763.htm”:http://www.interfree.it/118/IDNotizia7763.htm
“http://www.casaenergia.tv/Objects/Pagina.asp?ID=1002”:http://www.casaenergia.tv/Objects/Pagina.asp?ID=1002

*COR Building*

“http://www.oppenoffice.com/index2.htm”:http://www.oppenoffice.com/index2.htm
“http://www.edilportale.com/edilnews/Npopup.asp?IDDOC=9157”:http://www.edilportale.com/edilnews/Npopup.asp?IDDOC=9157
“http://www.towrs.com/wiki/index.php/COR”:http://www.towrs.com/wiki/index.php/COR
“http://www.miamibeach411.com/real_estate/condo-cor.htm”:http://www.miamibeach411.com/real_estate/condo-cor.htm
“http://www.edilone.it/canali/index.php?page=details&id=511&canale=Strutture”:http://www.edilone.it/canali/index.php?page=details&id=511&canale=Strutture
“http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=5605”:http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=5605
“http://www.zeroemission.tv/Objects/Pagina.asp?ID=388”:http://www.zeroemission.tv/Objects/Pagina.asp?ID=388

*Pearl River Tower*

“http://www.som.com/content.cfm/www_home”:http://www.som.com/content.cfm/www_home
“http://www.architetturaedesign.it/index.php/2007/04/06/pearl-river-tower-grattacielo-sostenibile-energia-rinnovabile.htm”:http://www.architetturaedesign.it/index.php/2007/04/06/pearl-river-tower-grattacielo-sostenibile-energia-rinnovabile.htm
“http://archrecord.construction.com/features/digital/archives/0612casestudy-1.asp”:http://archrecord.construction.com/features/digital/archives/0612casestudy-1.asp
“http://jetsongreen.typepad.com/jetson_green/2006/08/pearl_river_tow.html”:http://jetsongreen.typepad.com/jetson_green/2006/08/pearl_river_tow.html
“http://www.worldarchitecturenews.com/index.php?fuseaction=wanappln.projectview&upload_id=462”:http://www.worldarchitecturenews.com/index.php?fuseaction=wanappln.projectview&upload_id=462
“http://www.metropolismag.com/cda/story.php?artid=2227”:http://www.metropolismag.com/cda/story.php?artid=2227
“http://urbanity.blogsome.com/2006/09/06/pearl-river-tower-guangzhou-china/”:http://urbanity.blogsome.com/2006/09/06/pearl-river-tower-guangzhou-china/

*Bahrain World Trade Center*

“http://bahrainwtc.com/”:http://bahrainwtc.com/
“http://www.treehugger.com/files/2007/03/bahrain_install.php”:http://www.treehugger.com/files/2007/03/bahrain_install.php
“http://www.blogeko.info/index.php/2007/03/26/grattacielo_energia_eolica_bahrain”:http://www.blogeko.info/index.php/2007/03/26/grattacielo_energia_eolica_bahrain
“http://www.inhabitat.com/2007/03/28/bahrain-world-trade-center-has-wind-turbines”:http://www.inhabitat.com/2007/03/28/bahrain-world-trade-center-has-wind-turbines
“http://www.edilportale.com/edilnews/Npopup.asp?IDDOC=7008”:http://www.edilportale.com/edilnews/Npopup.asp?IDDOC=7008
“http://www.atkinsglobal.com/news/25360/7170753_Internet”:http://www.atkinsglobal.com/news/25360/7170753_Internet
“http://smarteconomy.typepad.com/smart_economy/2006/06/bahrain_world_t.html”:http://smarteconomy.typepad.com/smart_economy/2006/06/bahrain_world_t.html

*Twin Towers*

“http://www.bdsp.com/web/”:http://www.bdsp.com/web/

*Wind Shaped Pavilion*

“http://web.mac.com/ellenjantzen/iWeb/Michael/PORTFOLIO.html”:http://web.mac.com/ellenjantzen/iWeb/Michael/PORTFOLIO.html
“http://archiforge.com/index.php?page=news_item&id=173656565346211ab12845f7z44740018”:http://archiforge.com/index.php?page=news_item&id=173656565346211ab12845f7z44740018
“http://www.ecoblog.it/post/2159/padiglione-eolico/last”:http://www.ecoblog.it/post/2159/padiglione-eolico/last
“http://www.linternaute.com/savoir/grands-chantiers/06/diaporama/architecte/michael-jantzen/5.shtml”:http://www.linternaute.com/savoir/grands-“http://bldgblog.blogspot.com/2006/08/breeze-driven-pavilion-and-some-bridge.html”:http://bldgblog.blogspot.com/2006/08/breeze-driven-pavilion-and-some-bridge.html

About Author / La Redazione

Rinnovabili • Giornata mondiale della terra

Giornata mondiale della terra: cos’è e quando si festeggia?

Giornata della Terra: l'evento che ogni anno mobilita un miliardo di persone per la salvaguardia del Pianeta Terra. - Earth Day

Giornata (mondiale) della Terra

Giornata mondiale della terra
Giornata Mondiale della Terra

La Giornata Mondiale della Terra è una manifestazione internazionale per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta.

Conosciuta nel mondo come Earth Day, la Giornata della Terra di aprile, è levento green che riesce a coinvolgere il maggior numero di persone in tutto il pianeta. Si calcola infatti che ogni anno, nel periodo dell’equinozio di primavera, si mobilitino circa un miliardo di persone.

Storia della Giornata Mondiale della Terra

L’Istituzione della Giornata mondiale della Terra si deve a John McConnell, un attivista per la pace che si era interessato anche all’ecologia: credeva che gli esseri umani abbiano l’obbligo di occuparsi della terra e condividere le risorse in maniera equa. Nell’ottobre del 1969, durante la Conferenza dell’UNESCO a San Francisco, McConnell propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e per promuovere la pace. Per lui la celebrazione della vita sulla Terra significava anche mettere in guardia tutti gli uomini sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici minacciati, dai quali dipende tutta la vita sul pianeta.

La proposta ottenne un forte sostegno e fu seguita dal festeggiamento del “Giorno della Terra” della città di San Francisco: la prima celebrazione della Giornata della Terra fu il 21 marzo 1970. La proclamazione della Giorno della Terra ufficializzava, con un elenco di principi e responsabilità precise, un impegno a prendersi cura del Pianeta. Questo documento venne firmato da 36 leader mondiali, tra cui il Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant, Margaret Mead, John Gardner e altri (L’ultima firma di Mikhail Gorbachev è stata aggiunta nel 2000).

Un mese dopo, il 22 aprile 1970, la definitivaGiornata della Terra – Earth Day” veniva costituita dal senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson, come evento di carattere prettamente ecologista. Questa Giornata della Terra era però pensata come una manifestazione prettamente statunitense, fu Denis Hayes (il primo coordinatore dell’Earth Day) a rendere la manifestazione una realtà internazionale: dopo aver “contagiato” le città americane, Hayes fondò l’Earth Day Network arrivando a coinvolgere più di 180 nazioni.

giornata mondiale della terra 2023
Villaggio per la Terra 2023 a Roma

La proclamazione della Giornata della Terra si inseriva in un contesto storico dove si era appena presa coscienza dei rischi dello sviluppo industriale legato al petrolio: nel 1969 a Santa Barbara, California, una fuoriuscita di greggio aveva ucciso decine di migliaia di uccelli, delfini e leoni marini. L’opinione pubblica ne fu scossa e gli attivisti iniziarono a ritenere necessaria una regolamentazione ambientale per prevenire questi disastri.

earth day giornata terra
Nel 2020 si è celebrato il 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra – Earth Day

Giornata Mondiale della Terra: le prime celebrazioni

Le prime celebrazioni del Giorno della Terra si svolsero in duemila college e università , circa diecimila scuole primarie e secondarie e centinaia di comunità negli Stati Uniti. Anche se l’evento ebbe una portata nazionale si dovette aspettare il 1990 per vedere un altro Earth Day significativo.

Nel 1990 la Giornata della Terra mobilitò 200 milioni di persone in 141 paesi ponendo l’attenzione sulle questioni ambientali nel palcoscenico mondiale. Le attività del giorno della Terra nel 1990 diedero un impulso enorme alla cultura del riciclo in tutto il mondo e contribuirono ad aprire la strada per il Summit della Terra organizzato dalle Nazioni Unite nel 1992 a Rio de Janeiro.

Per trasformare la Giornata della Terra in un evento annuale, piuttosto che uno che si verificava ogni 10 anni, Nelson e Bruce Anderson, organizzatori principali dell’ Earth Day New Hampshire nel 1990, hanno costituito Earth Day USA. Questo comitato ha coordinato le successive celebrazioni del Giorno della Terra fino al 1995, incluso il lancio di EarthDay.org. Dopo il 25 °anniversario del 1995, l’organizzazione passò all’attuale Earth Day Network.

Nel 2000 la Giornata mondiale della Terra combinò lo spirito originale dei primi Earth Day con l’internazionalismo dell’evento del ’90. Il 2000 fu il primo anno in cui venne usato Internet come strumento principale di organizzazione: questo si rivelò prezioso a livello nazionale e internazionale. Kelly Evans direttore esecutivo, arruolò più di 5.000 gruppi ambientali al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone con un record di 183 paesi. Leonardo DiCaprio fu l’ospite ufficiale dell’evento, e in circa 400.000 parteciparono all’evento principale non ostante la pioggia fredda di quel giorno.

Alcuni scatti dal Villaggio per la Terra 2018 (Earth Day – Giornata della Terra a Roma)

La Giornata Mondiale della Terra Oggi: Una Festa Globale

Grazie al crescente interesse per la manifestazione, oggi la Giornata mondiale della Terra è diventata la Settimana mondiale della Terra: nei giorni vicini al 22 aprile, numerose comunità festeggiano per un’intera settimana con attività incentrate sulle tematiche ambientali più attuali. Gli eventi vengono utilizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche della sostenibilità, e dagli attivisti, per fare analisi degli scenari odierni e proporre soluzioni concrete. Nel 2017, durante la Settimana della Terra e in aperto contrasto con le nuove “politiche negazioniste” di Trump,  si è svolta in decine di città, la Marcia per la Scienza, seguita dalla mobilitazione popolare del clima (29 aprile 2017).

Nell’ambito dell’Earth Day Network, “Earth Day Italia” è considerato uno dei migliori comitati organizzativi, tanto che nel 2015 l’organizzazione italiana è divenuta sede europea del network internazionale. L’edizione del 2016 ha rappresentato un momento di straordinaria importanza per Earth Day Italia, grazie al succedersi di eventi importanti fra cui l’eccezionale visita a sorpresa di Papa Francesco e il collegamento in live streaming con il Ministro Galletti da New York, in occasione della storica firma del primo accordo universale sul cambiamento climatico (COP21).

Villaggio per la Terra – Roma 2017

Ogni anno a Roma, nella bella cornice di Villa Borghese, prende vita il Villaggio per la Terra: una settimana di eventi per tutte le età, che culminano con una serie di imperdibili concerti.

Nel 2017 tra la Terrazza del Pincio e il Galoppatoio di Villa Borghese, Earth Day Italia ha organizzato 5 giorni in cui si sono alternati eventi sportivi, concerti, esposizioni, mostre, convegni, spettacoli, laboratori, attività didattiche, giochi per bambini e ottimo cibo.

Tra i tanti eventi che hanno caratterizzato il Villaggio per la Terra 2017, il principale è stato il Concerto per la Terra. La serata gratuita, che ha preso il nome di “Over the Wall, Mecenati della Bellezza”, è stata presentata da Fabrizio Frizzi ed ha visto la partecipazione degli Zero Assoluto, Noemi, Sergio Sylvestre, Soul System, Ron e La Scelta.

Nel Galoppatoio di Villa Borghese il Villaggio dello Sport ha offerto a tanti la possibilità di praticare decine di discipline sportive differenti, di sperimentare simulatori sportivi virtuali, di assistere alle dimostrazioni di grandi campioni e di lanciarsi in gare, tornei e contest sempre divertenti e all’insegna della sostenibilità. In questo contesto il Coni, il Comitato Paralimpico e decine tra federazioni, associazioni e società sportive, club e campioni hanno offerto un importante contributo in difesa dei valori più autentici dello sport e dell’ambiente.

A caratterizzare maggiormente le attività per i giovani studenti romani è stato il premio “Io Ci Tengo” (#IoCiTengo). Nato per portare l’attenzione delle scolaresche sulle tematiche ambientali, il premio ha cercato di catalizzare progetti, lavori artistici e reportage che raccontassero in maniera innovativa e rivoluzionaria come trasformare il deserto di cemento delle nostre città in una foresta. Fu proprio Papa Francesco, con una partecipazione a sorpresa durante l’edizione 2016, a lanciare il messaggio “Voi trasformate deserti in foreste”. Le scuole hanno partecipato in tanti modi: foto, disegni, articoli, storie e video; con fantasia e immaginazione hanno conquistato l’attestato di Testimone della Terra 2017, mentre i vincitori sono stati nominati Ambasciatrici della Terra 2017.

Inoltre, durante il Villaggio per la Terra, sono state dedicate delle intere giornate sia alla mobilità sostenibile che ai libri, riconoscendo alla mobilità green e alla cultura ruoli fondamentali nel cambiamento verso una cultura della sostenibilità.

Villaggio per la Terra – Roma 2018

La Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite è stata celebrata anche nel 2018 con una grande partecipazione che ha portato a Villa Borghese oltre 150.000 persone. Questa 48ª edizione ha visto un Earth Day ricchissimo di iniziative ed venti. Cinque giornate (dal 20 al 25 aprile) dedicate alla tutela del Pianeta con un focus sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite con altrettante piazze multimediali dedicate agli obiettivi che hanno ospitato talk, laboratori e mostre.

Le attività per i giovani erano inquadrate dal Villaggio per lo Sport, dal Villaggio per Bambini e dal Villaggio per ragazzi.

Il Villaggio per lo Sport ha offerto tantissimi giochi gratuiti e assistiti, ma anche dimostrazioni e tornei. Il Villaggio per Bambini ha ospitato molte attività didattiche che hanno divertito i piccoli, dal grande Parco della Biodiversità dei Forestali, alla Pompieropoli dei Vigili del Fuoco, dagli esperimenti su vulcani e terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica, al Planetario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Il Villaggio dei Ragazzi, dedicato ai più grandicelli e alla scuola è stato protagonista del Festival dell’Educazione alla Sostenibilità e degli Stati Generali dell’Ambiente dei Giovani. A completare i programma per gli adolescenti tanti workshop, iniziative e la staffetta planetaria per la pace #RUN4UNITY.

Durante tutte e cinque i giorni i bambini si sono potuti cimentare con l’Orienteering, il canottaggio simulato, pallavolo, cavalcata sui pony, scherma, ping pong, e-bike, pallamano, tennis, calcio, tiro a segno con la fionda, tiro con l’arco e una alta parete da arrampicata.

Giornata della Terra 2019, proteggiamo la nostre specie

Protect our species – Proteggi le nostre specie”. Questo il tema della Giornata della Terra 2019. Oggi gli scienziati parlano senza troppe remore di una sesta estinzione di massa, di un “annichilimento biologico” della fauna selvatica. E a differenza delle precedenti cinque estinzioni di massa, causate da catastrofi e disastri naturali, questo sarebbe il primo evento provocato dall’uomo. La distruzione e lo sfruttamento degli habitat unitamente agli effetti del cambiamento climatico stanno, infatti, guidando la perdita di metà della popolazione mondiale di animali selvatici.

Tutti gli esseri viventi hanno un valore intrinseco e ognuno gioca un ruolo unico nella complessa rete della vita – scrive Eart Day Network – Dobbiamo lavorare insieme per proteggere le specie minacciate e in via di estinzione: api,  barriere coralline, elefanti, giraffe, insetti, balene e altro ancora. La buona notizia è che il tasso di scomparsa può ancora essere rallentato e molte delle nostre specie in declino possono recuperare ma solo a patto di lavorare assieme per costruire un movimento globale di consumatori, elettori, educatori, leader religiosi e scienziati che pretendano un’azione immediata”.

L’appuntamento 2020 con la Giornata Mondiale della Terra diventa una maratona online

Nel 2020 la manifestazione ha celebrato il suo 50esimo anniversario in corrispondenza delle prime chiusure nazionali per arginare la pandemia di COVID-19. Ma la crisi del coronavirus non ha intaccato lo spirito della manifestazione che, in risposta ai lockdown e alle cancellazioni degli eventi in pubblico, si è trasformata in una gigantesca maratona virtuale. Una staffetta digitale che, per 24 ore, ha attraversato il globo raccogliendo azioni grandi e piccole, testimonianze e impegni a favore del Pianeta. “Il coronavirus può costringerci a mantenere le distanze, non ci costringerà a mantenere bassa la voce”, hanno spiegato gli organizzatori dell’Earth Day 2020. “L’unica cosa che cambierà il mondo è chiedere tutti assieme un nuovo modo di procedere. Potremmo essere separati, ma grazie al potere dei media digitali, siamo anche più connessi di prima”. Tema dell’edizione, l’azione per il clima. La pandemia virale ha sottolineato ancora una volta l’importanza di continuare a impegnarsi per contrastare i cambiamenti climatici. D’altra parte il riscaldamento globale è stato segnalato tra le concause della diffusione del Sars-Cov2, assieme all’intenso sfruttamento ambientale e alla distruzione della biodiversità e degli habitat naturali. Gli scienziati hanno avvertito che abbiamo poco più di un decennio per dimezzare le emissioni ed evitare gli impatti più devastanti su fornitura alimentare, sicurezza nazionale, salute globale, condizioni meteo e altro ancora. Tra le azioni da mettere in campo, la Giornata ha promosso la partecipazione all’Earth Challenge 2020, progetto dedicato alla creazione della più grande comunità di Citizen Science (Scienza dei cittadini). Grazie ad un app, disponibile in 11 lingue, è possibile divenire delle sentinelle ambientali, raccogliendo dati che saranno integrati in un’unica piattaforma su qualità dell’aria, l’inquinamento da plastica, qualità idrica, sicurezza alimentare e impatto sul clima locale.

Nel 2021 la maratona per la Giornata Mondiale della Terra era online con una lunga diretta multimediale.

Nel 2021 la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) è stata una maratona multimediale con 13 ore di diretta televisiva. La diretta televisiva è iniziata alle 7:30 del 22 aprile per proseguire fino alle 20:30: dagli studi televisivi di Via Asiago RaiPlay si è collegata con tanti programmi RAI durante tutta la giornata.

In diretta e on demand anche sulla piattaforma www.onepeopleoneplanet.it , numerosi sono stati i contributi, dalla galassia di partner, associazioni, istituzioni, testimonial, esponenti del mondo della scienza, della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport.

Nel 2022 la Giornata mondiale della Terra sarà una maratona caratterizzata dal Concerto per la Terra di Earth Day Italia, con la direzione artistica del Maestro Giovanni Allevi 

villaggio per la terraAllevi, compositore di fama internazionale, è stato nominato Ambassador dello Earth Day European Network durante la COP26 di Glasgow. Il concerto sarà uno spettacolo che il Maestro vuole dedicare alle nuove generazioni in vista della prossima Conferenza sul Clima dell’ONU. L’evento vuole mettere in collegamento tanti artisti provenienti da tante parti del mondo: un’unione artistica in grado di superare ogni confine e diversità, la “Voce della Terra”.

Come ogni anno Rinnovabili.it sarà media partner e trasmetterà parte della diretta sul sito e sui canali social. Segui la diretta visitando il sito OnePeopleOnePlanet

Segui gli hashtag ufficiali #OnePeopleOnePlanet #EarthDay2022 #OPOP22 #IoCiTengo

Earth Day Italia 2023: una staffetta di voci per il Pianeta

In occasione della Giornata Mondiale della Terra 2023, torna con la sua quarta edizione la Maratona Multimediale #OnePeopleOnePlanet (#OPOP) di Earth Day Italia. Una staffetta live che dalla Nuvola di Fuksas porterà in diretta su Rai Play dalle 8 di mattina talk show, collegamenti internazionali, testimonianze artistiche, scientifiche e istituzionali. Per culminare alle 21.00 nell’atteso Concerto per La Terra, con grandi cantanti del calibro di Leo Gassmann, Ermal Meta e Tommaso Paradiso.

Ma prima di arrivare alla maratona del 22 aprile, il Galoppatoio di Villa Borghese aprirà le porte il Villaggio per la Terra: 17 piazze multimediali guidate da giovani universitari di diversi atenei che dal 21 al 25 aprile approfondiranno 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Nel palco principale allestito sulla Terrazza del Pincio, invece, si daranno il cambio quotidianamente Talk Show e performance di street artist di fama internazionale che realizzeranno delle opere sul tema ambientale.

 “Le celebrazioni italiane della Giornata della Terra  – spiega Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia – hanno caratteristiche uniche perché nascono da una storia unica. Storia d’incontro e di dialogo con centinaia di organizzazioni, che negli anni, insieme al Movimento dei Focolari, abbiamo imparato ad accogliere e valorizzare. Crediamo che il nostro vero lavoro sia proprio questo: creare ponti tra persone, tra organizzazioni, tra Paesi, che hanno davvero tanto da dire e da dare ma che a volte solo nel nostro evento trovano l’occasione giusta per iniziare a lavorare insieme”.

Giornata Mondiale della Terra 2024, Pianeta vs Plastica

“Pianeta contro Plastica”, questo il tema che contraddistingue la 54ma edizione della manifestazione. La Giornata Mondiale della Terra 2024 non poteva che affrontare uno dei problemi più sentiti a livello globale quando si parla di tutela amabientale. Riflettori puntati dunque sull’inquinamento dei rifiuti plastici, con l’obiettivo di sollecitare un’azione che riduca l’usa e getta, metta al bando il fast-fashion e investa in tecnologie e materiali alternativi ai polimeri di origine fossile. Chiedendo un riduzione del 60% della produzione di plastica entro il 2024.

In Italia il conto alla rovescia verso l’Earth Day 2024 sarà scandito quest’anno da due eventi:

  • il Villaggio per la Terra a Villa Borghese e sulla suggestiva Terrazza del Pincioa Roma: 600 eventi gratuiti e aperti a tutti, tra laboratori ludici e didattici, lezioni, incontri e dibattiti sui temi della sostenibilità ambientale, sociale e dell’innovazione, presentazioni di libri, proiezioni, giochi, dimostrazioni e pratiche sportive, spettacoli, esibizioni musicali e artistiche, e altri eventi culturali.
  • il Festival dell’Innovability presso la Casa del Cinema a Roma, pensato per celebrare anche la Giornata mondiale della Creatività e dell’Innovazione che le Nazioni Unite.

Entrambi si apriranno il 18 aprile per proseguire fino a domenica 21 per culminare il 22 aprile nella ormai consueta #OnePeopleOnePlanet, la maratona multimediale di 16 ore, dall’auditorium della Nuvola di Fuksas.

Giornata mondiale della terra 2021

Giornata mondiale della terra 2020

Giornata mondiale della terra 2019

Visita il sito di Earth Day Italia

Visita il sito del Villaggio per la Terra 2018

Visita la pagina dedicata al Villaggio per la Terra 2017

Visita la pagina dedicata alla Marcia per la Scienza 2017

Visita il sito di Earth Day Network

Leggi il nostro articolo sul Earth Day 2017

About Author / La Redazione

Rinnovabili • Batterie al sodio allo stato solido

Batterie al sodio allo stato solido, verso la produzione di massa

Grazie ad un nuovo processo sintetico è stato creato un elettrolita di solfuro solido dotato della più alta conduttività per gli ioni di sodio più alta mai registrata. Circa 10 volte superiore a quella richiesta per l'uso pratico

Batterie al sodio allo stato solido
via Depositphotos

Batterie al Sodio allo Stato Solido più facili da Produrre

La batterie allo stato solido incarnano a tutti gli effetti il nuovo mega trend dell’accumulo elettrochimico. E mentre diverse aziende automobilistiche tentano di applicare questa tecnologia agli ioni di litio, c’è chi sta percorrendo strade parallele. É il caso di alcuni ingegneri dell’Università Metropolitana di Osaka, in Giappone. Qui i professori Osaka Atsushi Sakuda e Akitoshi Hayash hanno guidato un gruppo di ricerca nella realizzazione di batterie al sodio allo stato solido attraverso un innovativo processo di sintesi.

Batterie a Ioni Sodio, nuova Frontiera dell’Accumulo

Le batterie al sodio (conosciute erroneamente anche come batterie al sale) hanno conquistato negli ultimi anni parecchia attenzione da parte del mondo scientifico e industriale. L’abbondanza e la facilità di reperimento di questo metallo alcalino ne fanno un concorrente di primo livello dei confronti del litio. Inoltre l’impegno costante sul fronte delle prestazioni sta portando al superamento di alcuni svantaggi intrinseci, come la minore capacità. L’ultimo traguardo raggiunto in questo campo appartiene ad una ricerca cinese che ha realizzato un unità senza anodo con una densità di energia superiore ai 200 Wh/kg.

Integrare questa tecnologia con l’impiego di elettroliti solidi potrebbe teoricamente dare un’ulteriore boost alla densità energetica e migliorare i cicli di carica-scarica (nota dolente per le tradizionali batterie agli ioni di sodio). Quale elettrolita impiegare in questo caso? Quelli di solfuro rappresentano una scelta interessante grazie alla loro elevata conduttività ionica e lavorabilità. Peccato che la sintesi degli elettroliti solforati non sia così semplice e controllabile. Il che si traduce in un’elevata barriera per la produzione commerciale delle batterie al sodio allo stato solido.

Un Flusso di Polisolfuro reattivo

É qui che si inserisce il lavoro del team di Sakuda a Hayash. Gli ingegneri hanno messo a punto un processo sintetico che impiega sali fusi di polisolfuro reattivo per sviluppare elettroliti solidi solforati. Nel dettaglio utilizzando il flusso di polisolfuro Na2Sx come reagente stechiometrico, i ricercatori hanno sintetizzato due elettroliti di solfuri di sodio dalle caratteristiche distintive, uno dotato della conduttività degli ioni di sodio più alta al mondo (circa 10 volte superiore a quella richiesta per l’uso pratico) e uno vetroso con elevata resistenza alla riduzione.

Questo processo è utile per la produzione di quasi tutti i materiali solforati contenenti sodio, compresi elettroliti solidi e materiali attivi per elettrodi“, ha affermato il professor Sakuda. “Inoltre, rispetto ai metodi convenzionali, rende più semplice ottenere composti che mostrano prestazioni più elevate, quindi crediamo che diventerà una metodologia mainstream per il futuro sviluppo di materiali per batterie al sodio completamente allo stato solido“.  I risultati sono stati pubblicati su Energy Storage Materials and Inorganic Chemistry .

Rinnovabili •
About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • fotovoltaico materiale quantistico

Fotovoltaico, ecco il materiale quantistico con un’efficienza del 190%

Un gruppo di scienziati della Lehigh University ha sviluppato un materiale dotato di una efficienza quantistica esterna di 90 punti percentuali sopra quella delle celle solari tradizionali

fotovoltaico materiale quantistico
via Depositphotos

Nuovo materiale quantistico con un assorbimento solare medio dell’80%

Atomi di rame inseriti tra strati bidimensionali di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. Questa la ricetta messa a punto dai fisici Srihari Kastuar e Chinedu Ekuma nei laboratori della Lehigh University, negli Stati Uniti, per dare una svecchiata alla prestazioni delle celle solari. Il duo di ricercatori ha così creato un nuovo materiale quantistico dalle interessanti proprietà fotovoltaiche. Impiegato come strato attivo in una cella prototipo, infatti, il nuovo materiale ha mostrato un assorbimento solare medio dell’80%, un alto tasso di generazione di portatori fotoeccitati e un’efficienza quantistica esterna (EQE) record del 190%. Secondo gli scienziati il risultato raggiunto supera di gran lunga il limite teorico di efficienza di Shockley-Queisser per i materiali a base di silicio e spinge il campo dei materiali quantistici per il fotovoltaico a nuovi livelli. 

leggi anche Fotovoltaico in perovskite, i punti quantici raggiungono un’efficienza record

L’efficienza quantistica esterna

Tocca fare una precisazione. L’efficienza quantistica esterna non va confusa con l’efficienza di conversione, il dato più celebre quando si parla di prestazioni solari. L’EQE rappresenta il rapporto tra il numero di elettroni che danno luogo a una corrente in un circuito esterno e il numero di fotoni incidenti ad una precisa lunghezza d’onda

Nelle celle solari tradizionali, l’EQE massimo è del 100%, tuttavia negli ultimi anni alcuni materiali e configurazioni avanzate hanno dimostrato la capacità di generare e raccogliere più di un elettrone da ogni fotone ad alta energia incidente, per un efficienza quantistica esterna superiore al 100%. Il risultato di Kastua e Ekuma, però, rappresenta un unicum nel settore.

Celle solari a banda intermedia

Per il loro lavoro due fisici sono partiti da un campo particolare della ricerca fotovoltaica. Parliamo delle celle solari a banda intermedia (IBSC – Intermediate Band Solar Cells), una tecnologia emergente che ha il potenziale per rivoluzionare la produzione di energia pulita. In questi sistemi la radiazione solare può eccitare i portatori dalla banda di valenza a quella di conduzione, oltre che direttamente, anche in maniera graduale. Come?  “Passando” per l’appunto attraverso stati di una banda intermedia, livelli energetici specifici posizionati all’interno della struttura elettronica di un materiale creato ad hoc. “Ciò consente a un singolo fotone di provocare generazioni multiple di eccitoni attraverso un processo di assorbimento in due fasi“, scrivono i due ricercatori sulla rivista Science Advances.

Nel nuovo materiale quantistico creato dagli scienziati della Lehigh University questi stati hanno livelli di energia all’interno dei gap di sottobanda ideali. Una volta testato all’interno di una cella fotovoltaica prototipale il materiale ha mostrato di poter migliorare l’assorbimento e la generazione di portatori nella gamma dello spettro dal vicino infrarosso alla luce visibile. 

La rivoluzione dei materiali quantistici

Il duo ha sviluppato il nuovo materiale sfruttando i “gap di van der Waals”, spazi atomicamente piccoli tra materiali bidimensionali stratificati. Questi spazi possono confinare molecole o ioni e gli scienziati dei materiali li usano comunemente per inserire, o “intercalare”, altri elementi per ottimizzare le proprietà dei materiali. Per la precisione hanno inserito atomi di rame tra strati di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. “Rappresenta un candidato promettente per lo sviluppo di celle solari ad alta efficienza di prossima generazione – ha sottolineato Ekuma – che svolgeranno un ruolo cruciale nell’affrontare il fabbisogno energetico globale“.

Rinnovabili •
About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.