La durata media degli spostamenti degli italiani emerge da un’analisi condotta dall’Osservatorio Mobilità Sostenibile che fornisce una fotografia delle loro abitudini negli spostamenti
La durata media degli spostamenti degli italiani risulta da un’analisi redatta dall’Osservatorio Mobilità Sostenibile Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla base dei dati Isfort. Infatti nel 2007 gli italiani tra i 14 e gli 80 anni hanno impiegato quotidianamente 64,9 minuti per gli spostamenti. In relazione all’anno precedente si assiste ad un aumento di 3,6 minuti. Per l’anno in corso sarà interessante verificare se il trend di crescita continuerà, o lo vedremo in calo a causa dei continui aumenti del costo di benzina e gasolio. Dall’analisi risulta anche che il tempo impiegato negli spostamenti sia aumentato, nonostante cresca la mobilità con mezzi motorizzati rispetto a quella a piedi o in bicicletta. Ad esempio nel 2001 gli spostamenti con mezzi motorizzati erano il 73,1% mentre nel 2007 si arriva al al 79,6%. Dati che preoccupano per l’impatto della mobilità sull’ambiente. Nel 2004 gli italiani che sceglievano il mezzo pubblico erano il 13,9%; nel 2006 la quota calava fino all’11,8%, ma nel 2007 una lieve inversione di tendenza faceva segnare l’11,9%. Le aziende di trasporto pubblico delle principali città italiane hanno registrato una crescita di passeggeri nei primi mesi del 2008. Crescita che non si è fermata nemmeno dopo la chiusura delle scuole, A Milano, addirittura, l’Atm (azienda trasporti milanesi) dichiara che il numero di utenti è, all’inizio di luglio, lo stesso di aprile, (mese in cui si registra il picco di accessi delle normali giornate lavorative).
“I piccoli segnali positivi del 2007 – sottolinea in una nota l’Osservatorio Mobilità Sostenibile Airp – sono certamente incoraggianti ma ciò non toglie che il problema della mobilità resta nel nostro paese estremamente preoccupante sia per il tempo medio degli spostamenti sia per le condizioni di disagio in cui avvengono sia per l’impatto sulla qualità dell’ambiente. E’ dunque importante – continua l’Osservatorio – che accanto ad interventi infrastrutturali, che certamente sono necessari, e al proseguimento di una efficace azione di rilancio del trasporto pubblico, si mantenga una grande attenzione all’impatto sull’ambiente della mobilità incentivando tutte le pratiche virtuose, dall’impiego dei carburanti meno inquinanti, alla regolare manutenzione degli autoveicoli, alla promozione della ricostruzione di pneumatici, che prolungando la vita dei pneumatici consente di rinviarne l’esigenza di smaltimento con un benefico impatto sia sull’economia che sulla qualità dell’ambiente”.